Creato da: davide1985555 il 15/11/2007
Una verità scomoda. Articoli misandrici. Per la loro violenza, se non hai 14 anni, non puoi visionare il contenuto del mio blog.

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"LA VITA RIPARTE DA UNA DONNA"

Post n°483 pubblicato il 09 Gennaio 2008 da davide1985555

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Gli uomini sarebbero delle creature sporche, che vagano nei campi, nudi e con lo sguardo da animali feroci, divorano erba, arbusti e fiori, brancolando a quattro zampe come degli animali.

Senza umanità ed un qualsiasi segno di civiltà.

Poi alla fine dello spot, ecco apparire Lei, la candida salvezza sotto forma di donna: una ragazza bionda, vestita con una tunica bianca come fosse la profetessa di una Nuova Era.

Alla fine dello spot, appare lo slogan di sciovinismo femminista: "La vita riparte da una donna".

La fondazione "Pangea Onlus", che ha prodotto questo video, è un'organizzazione il cui principale scopo (si legge nel loro sito) è di aiutare le donne vittime di violenza in ogni parte del mondo.

E per combattere la "violenza sulle donne", non hanno trovato niente di meglio che fare della violenza loro stessi, violenza psicologica.

Già, perchè ciò che l'autore di quello spot è riuscito a produrre, sotto forma di "arte figurativa", è niente di meno che la deumanizzazione dell'intero Genere Maschile:   

"Quand'è che l'uomo può aggredire?
Quand'è che può torturare, può diventare violento, distruttivo?
Quando riduce l'altro a oggetto, quando in sostanza deumanizza l'altro.
Se fate attenzione, tutte le propagande di guerra sono volte a deumanizzare l'altro.
Cioè l'altro viene mostrato come un mostro, come una bestia, come un essere che non ha nulla o pochissimo di umano. Questo perché si sa benissimo che se noi riconosciamo nell'altro una persona come noi, non l'aggrediamo più.
"

( Citazione: conferenza di Silvia Bonino dal titolo "Adulti in pace Educatori di pace"; p. 48 e s. )

Deumanizzazione che, guarda caso, proprio come nello spot ricorre sempre alla raffigurazione/rappresentazione degli uomini come degli animali. Sono passati solo pochi mesi da quando Ireen von Wachenfeldt, una ex esponente del partito svedese 'Iniziativa Femminista', durante un'intervista televisiva disse "tutti i maschi sono degli animali".

Oltre alla deumanizzazione di tutti gli appartenenti al genere maschile, nello spot della Pangea Onlus viene anche proposta la soluzione alla barbarie maschile: le donne.

Quando si tratta di deumanizzare un qualche gruppo umano infatti, assieme al "problema" viene sempre presentata la "soluzione": soluzione che è indispensabile e base di partenza stessa alla deumanizzazione del "nemico".

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Il livello di civiltà di una nazione non si misura dal numero dei grattacieli o della tecnologia che è capace di produrre, ma dalla capacità delle persone di indignarsi quando qualcosa di palesemente sbagliato come la deumanizzazione di un intero gruppo umano inizia a diventare molto simile ad una propaganda ossessiva.

Lo spot della "Pangea Onlus" invece sembra quasi essere passato inosservato.
Non si è sollevato nessun polverone e nessuno ha chiesto che non venisse più mandato in onda.

E pensare che secondo molti "benpensanti", in Italia regnerebbe la misoginia.

Misandria, questa è la parola.

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FONTE : http://antifeminist.altervista.org/

 
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