« Messaggio #174                        ... »

Post N° 175

Post n°175 pubblicato il 14 Dicembre 2006 da mulholland_drive0
Foto di mulholland_drive0

aiutare a pensare e proporre risposte ai problemi.
due attività sempre volutesi distinte. l' una tutelata da un sapere tanto incerto tanta n'è la pretesa d' insegnare il giusto modo di porsi nelle problematiche esistenziali, la filosofia; l' altra invece, ultralegittimata dalla "cultura della terapia" di disagi sempre più mutanti quante sono le aspettative che la psicologia contribuisce a creare. la prima un nocciolo molle per l' infondatezza dei criteri validati con metodi sperimentali, la seconda, dominante però per prestigio e dispositivi strutturati da potenti quanto suggestive tecniche scientifiche, entrambe deficitarie e invidiose l' una dell' altra.

ecco che lo psicologo cerca di avvicinarsi ai settori più potenti dell' economia,
quella della consulanza dei vertici dirigenziali e il filosofo svegliatosi dal suo letargo millenario esce nei titoli più attinenti nell' arena editoriale. risveglio della filosofia che soppianta il dominio della sua prima figliol prodiga?  promozione allo smaltimento delle library a basso costo in possesso alle case editrici? ricezione dei bisogni diffusi di un disagio che ormai disilluso dal trovare una risposta efficace, ripiega nell' accontentarsi delle risposte che offre chi contradditoriamente afferma di stimolare solo domande?

io vorrei dare una prima risposta, dal mio regno di presunta criticità, anche chiamarla presunzione non mi guasterrebbe la festa, visto che a tutti piace divertirsi.
con un piccolo escamotage però, che molti conoscono per dirimere l' eccesso di responsabilità, quel brutto scoglio che nessuno vorrebbe oggi certo.
siamo o no nella società del disimpegno e del tutto e subito? ( e di tanta freddezza elaborante mascherata d' ascolto). 
ecco che lascio la parola ad una sociologa (che non pubblicizzo però perchè scontrosa) infatti, la terza via. lei non biasima lo straripamento dagli argini del bisogno di cura della proliferante cultura terapeutica, oculando però nel regno della spregiudicatezza del soggetto che dovrebbe tendere la mano in nostro aiuto.

le prime tre domande da porsi difronte a questo accattivante soggetto sono: si tratta di un consiglio che rimanda ad un paradigma di fiducia o di cautela? ha a che fare con l' espressione dei propri bisogni emotivi o piuttosto con la strategia per tenerli sotto controllo? c' è una proposta di stimolare l' attenzione calda verso l' altro oppure l' individuo ideale da raggiungere deve cavarsela da solo e senza sostegno degli altri, e che tutto sommato abbia poche esigenze? ecco, rispondendo a quelle domande sapremo l' in più dell' ideologia guida dell nostro magnanime curatore, possiamo accettarla o rifiutarla, l' importante è esserne coscienti.
se la sociologia volesse espungere le altre discipline dal regno delle cure?
io non si sa, oltre la sottile vena disfapolemica.  

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963