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« Comunicazione e signific...Il significato »

Post n°34 pubblicato il 15 Novembre 2006 da ilMaro
Significato
...Oggettivo o soggettivo?

Nel corso degli anni il significato è stato spesso oggetto di studio, per riuscire a darne una definizione precisa, completa e per capire come si giunga a comprenderlo.

In via più semplice, il significato di una parola o una frase può essere visto come dato dal collegamento tra il linguaggio e la realtà.
Prendiamo ad esempio la parola matita: ad essa corrisponde un oggetto reale e quindi posso fare una rappresentazione mentale di tale oggetto, cioè la posso visualizzare nella mia mente.

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Il significato sarebbe dato proprio da questa relazione. Lo stesso vale per frasi più complesse, come ad esempio il cane è seduto, in quanto posso fare un rappresentazione mentale della realtà descritta dalla frase stessa.

immagine
Inoltre si può anche fare riferimento ad un mondo possibile, che non rappresenta l'effettivo stato delle cose. Prendiamo ad esempio la frase il sole è azzurro: pur non essendo effettivamente reale, sono in grado di rappresentarlo mentalmente.

Altra componente che partecipa alla formazione del significato è la lingua (intesa come sistema comunicativo), perché la struttura di una frase o di un testo ne vincola e modifica la rappresentazione mentale. Basti prendere la frase "La capitale del Tavindo è Lunesia": Tavindo e Lunesia non sono due parole esistenti, però dalla conformazione della frase si può capire lo stesso a cosa si riferiscono (Tavindo uno stato, Lunesia una città).

Se ci fermassimo qui con la nostra analisi, si potrebbe affermare che il significato sia prettamente oggettivo.
Però non non si possono tralasciare i processi mentali collegati alla comprensione del significato, perché il linguaggio è un'attività che non può essere considerata separata dalle altre funzioni della nostra mente. Quando una persona elabora un significato, inevitabilmente fa riferimento alle proprie conoscenze, alle proprie esperienze passate ed è influenzato dall'appartenenza ad una determinata cultura, dal contesto in cui ci si trova e dal tipo di relazione esistente tra i comunicanti. E'proprio questo particolare che dà una certa soggettività alla comprensione del significato.

In conclusione, si può dire che il significato sia dato da tutti questi diversi aspetti, dei quali i più soggettivi si innestano su quelli più oggettivi per giungere alla definitiva comprensione.
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Commenti al Post:
amanda_amaranda
amanda_amaranda il 20/11/06 alle 14:47 via WEB
Ma te sei lo stesso che ha fatto la pubblicità contro la chiusura del corso? Sai che non ho ben capito lo scopo ultimo di questo post? Ho capito che ti riferisci a tre livelli: linguaggio, realtà e processi mentali... Ma alla fine quando io parlo, quando scrivo sul blog o compro il pane.... questa distinzione è utile? Scusa se sobno un po' provocatoria... mi viene spontaneo... ma solo quando gli stimoli sono di buona qualità e VOI lo siete (di buona qualità intendo!)
 
exetex
exetex il 19/05/08 alle 00:07 via WEB
Ciao. Ti scrivo perchè mi occupo anche io di comunicazione, sebbene ad un livello piuttosto formale anzichè verbale. La questione e' che per parlare di comunicazione stai usando già la comunicazione. Si tratta di un circolo vizioso dal quale puoi tirartene fuori solo se cominci ad usare qualche formalismo che non e' proprio consono delle scienze delle comunicazione. Insomma, per farla breve: Una scienza deve anche avere qualche rappresentazione formale. Per la verità ho scritto qualcosa nel mio sito di rifermento fuori da libero: http://www.temietici.it Sebbene non sembri dal nome, in questo sito c'e' tutta una sezione dedicata alla comunicazione e alla percezione dal punto di vista dei processi minimi. Mi piacerebbe poter parlare di comunicazione ad esempio definendo l'osservatore, le immagini percepite e concettuali, lo spazio di memoria, il ciclo di misurazione, le esigenze energetiche che spingono alla comunicazione, i fluidi comunicativi, i principi dei gruppi ecc. Se ci sarà occasione spero di poterne riparlare. Intanto ti saluto
 
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