MARCO PICCOLO

E' giunto il momento, anche per il Vecchio Continente, di tornare a nutrirsi con queste "delizie" della natura.


PERCHÉ NON MANGIARE GLI INSETTI?

Secondo un recente studio dell'Università di Wageningen, in Olanda, formiche, cavallette e grilli potrebbero essere una valida alternativa alle bistecche: secondo gli scienziati la carne di insetto è infatti nutriente come quella di mucche, polli e maiali, ma a impatto zero. I ricercatori hanno calcolato la quantità di gas serra - metano e ossido di azoto - prodotta dagli insetti e l'hanno comparata a quella di bovini e suini, scoprendo che gli insetti inquinano, al chilo, circa il 99% in meno dei ruminanti e almeno la metà dei suini. Un bel risparmio, soprattutto considerando che l'industria della carne è responsabile di circa il 18% delle emissioni globali di CO2 (e quindi concausa del cambiamento climatico).Tanti popoli già mangiano insetti, e non solo i primitivi, anche civiltà antichissime come la cinese o tecnologiche come quella giapponese. E' giunto il momento, anche per il Vecchio Continente, di tornare a nutrirsi con queste "delizie" della natura. Certo, qualcuno potrà inorridire di fronte a ingredienti come vermi e ragni, ma, vinto il primo legittimo sussulto, sarà divertente conoscere quanti e quali insetti possono essere trattati in cucina, con la garanzia di scoprire sapori e profumi deliziosi.