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« LA NOTIZIA CURIOSA DEL G...LA VIGNETTA DEL GIORNO »

LA RIFLESSIONE DELLA SERA, OPINIONI, PENSIERI, SUGGESTIONI, IDEE....PER UN NUOVO GIORNO

Post n°6304 pubblicato il 29 Aprile 2012 da psicologiaforense

A PENSAR MALE TI FAI DAVVERO MALE!


L'origine della superstizione è radicata nella storia, nel­le tradizioni e nella religione. Fin dall'antichità gli individui hanno sentito il bisogno di interpretare alcuni feno­meni naturali a cui non sapevano dare una spiegazione affidandosi alla possibilità di ingraziarsi una divinità per avere dei vantaggi. Queste convinzioni hanno finito con il diffondersi fino a dare vita a una serie di credenze che sopravvivono ancora oggi.


 

IN TEMPI DI CRISI GLOBALE, LA SUPERSTIZIONE E' IN CRESCITA ESPONENZIALE

L'idea che qualcosa porti fortuna  o sfortuna è legata alla paura atavica degli uomini di vivere in un universo che non governano: i metodi antisfiga alimentano l'illusione di poter avere il controllo di eventi futuri

 

 
La fortuna, si sa, è cieca e aiuta gli audaci. A voler dare retta ai proverbi, però, bisognerebbe aggiungere anche che la sfiga, invece, ci vede benissimo. Alcuni, allora, non possono fare a meno di correre ai ripari contro l'infalli­bilità garantita  «dieci decimi» della sfortuna. Ma come?  A quale ancora di salvezza aggrapparsi per scansare la malasorte specie in periodi di crisi come quello che sta attraversando l’Italia? A dispetto dei progressi scientifici, per un numero crescente di persone, complice la congiuntura economica, la soluzione sembra essere racchiusa in una sola parola: superstizione.  Ripetere gli stessi gesti in vista di un appuntamento importante, toccare ferro o stringere un cornetto di co­rallo, ridurre le attività al minimo in coincidenza di giorni ritenuti nefasti come il venerdì 17 o evitare di sedersi in 13 a tavola. Sono alcuni esempi di gesti quotidiani che, per molte persone, forniscono l'illusione di poter guidare gli eventi attraverso le proprie azioni. Con il termine superstizione si indica un insieme di credenze per lo più di natura irrazionale, che alcuni fanno proprie nella convin­zione, più o meno consapevole, che gli eventi futuri siano influenzabili da particolari comportamenti senza che vi sia una relazione causale.

 
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