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NUDE AL LOUVRE, STUPRO, FOTOGALLERY, L'INDICIBILE, UN MARCHIO NELL'ANIMA, IL CORPO E IL REATO, DA VITTIMA A CARNEFICE

Post n°6793 pubblicato il 03 Ottobre 2012 da psicologiaforense

Nude sotto la Venere di Milo nella sala del Louvre di Parigi. E' questa la prima protestata messa in atto dalle attiviste di Femen, dopo la creazione della loro "accademia" nella capitale francese. Le proteste di oggi si riferiscono alle accuse mosse dalla giustizia tunisina a una donna stuprata da un poliziotto, accusata di condotta immorale.

LOUVRE, NUDE COME LA VENERE CONTRO LA VIOLENZA

 

Disonorata dalla legge degli uomini. Una incolpevole  e integerrima   ragazza tunisina  ha subito violenza sessuale di gruppo da tre poliziotti. Quando ha denunciato il fatto-reato drammaticamente occorsole invece di  ottenere giustizia è stata  accusata di oltraggio al pudore. Per questo, oggi, 7 attiviste  del gruppo Femen, fondato si sono spogliate dentro il Louvre  e hanno mostrato ai presenti le scritte No=No sul petto, poi hanno scavalcato le recinzioni e appeso sulla statua della Venere di Milo un cartellone con la scritta "Stupratemi, sono immorale".

Dopo  alcuni minuti le donne sono state allontanate dallo staff di sicurezza del Museo, senza incidenti. Inna Shevchenko, la 22enne ucraina rifugiata in Francia per timore di persecuzioni nel suo paese, si è fatta accompagnare da sei donne francesi: "Siamo qui per chiedere giustizia contro gli stupratori", ha gridato Shevchenko. La donna tunisina, 27 anni, è stata violentata da un gruppo di tre poliziotti ad inizio settembre, dopo essere stata fermata perché si trovava - secondo la  versione fornita dagli stessi  degli stupratori - in un "atteggiamento immorale" con il suo fidanzato. Uno degli avvocati della donna, Ahlem Belhadj, ha detto che la sua assistita è in una condizione psicologica "molto fragile" ma che ha deciso di battersi.

Ieri mattina circa 200 persone hanno manifestato davanti al tribunale di Tunisi, dove la ragazza era interrogata dal procuratore, per dimostrarle il loro sostegno. I manifestanti hanno mostrato cartelli e striscioni sui quali era scritto "Rivoluzione rubata, donna velata, ragazza violentata" (in francese i tre verbi sono molto simili 'voler, voiler, violer') e "Nel mio paese la polizia mi violenta e la giustizia mi accusa". Fra gli slogan scanditi anche inviti agli islamici al governo a farsi da parte: "Scomparite, banda di ignobili!", o ancora "Il popolo vuole una giustizia indipendente!".

 
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