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LA RIFLESSIONE DELLA NOTTE, ASSOCIAZIONE A DELINQUERE

Post n°6903 pubblicato il 08 Novembre 2012 da psicologiaforense

Cos'è la pubblicità sociale, chi la promuove, come si costruisce, con quali linguaggi? Se aumenta oggi la quantità delle campagne sociali, si può affermare che stia migliorando anche la loro qualità?

PUBBLICITA' SOCIALE: MANEGGIARE CON PRECAUZIONE

“Associazione a delinquere, creatori di impotenza e anoressia, ipocriti”. Forse non tutti ricordano che questo  durissimo “j'accuse” era firmato Oliviero Toscani. Suo bersaglio  erano i pubblicitari italiani. “Considerano le persone consumatori di prodotti, oppure di dolore e di sofferenza, ma sempre consumatori”, diceva l'autore delle foto CHOC delle pubblicità di Benetton. La guerra tra i creativi  scoppiò sul campo della pubblicità sociale. I settimanali ospitarono le opinioni degli operatori del settore e delle associazioni di volontariato. Alcuni replicarono a Toscani che la pubblicità è sociale quando è "no profit", cioè non serve a vendere un prodotto, ma a sostenere la causa di associazioni di volontariato o di altre minoranze deboli. Se si usa la morte per reclamizzare un marchio, poi non bisogna accusare gli altri di essere delinquenti. FU SCANDALO. MA ERANO ALTRI TEMPI, OGGI NESSUNO CI FAREBBE CASO...  

 
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