MARCO PICCOLO

Il maliardo, il dandy, il "mondain à la mode", il "viveur" colto e gaudente. Tutte persone convinte che vi siano alimenti che influiscono positivamente sugli stimoli e sulle prestazioni sessuali...


LE DELIZIE DEGLI DEI

L’ostrica è stata detronizzata. Già tanti anni fa fu il giapponese Mikimoto a punire il nobile mollusco inventando la perla artificiale, oggi è la volta degli onnipresenti sessuologi riuniti a congresso  che hanno decretato la «frigidità» del prezioso frutto marino definito da Dumas «l'orecchio di Venere». L'ostrica, a detta di questi tecnici delle disillusioni, non sarebbe più erotogena. E, a suo maggior scorno, lei, frequentatrice di tavoli raffinati e champagne d'annata, è stata soppiantata dalla rustica e pesante polenta. Infatti quest'ultima, anche se meno romantica, sarebbe davvero in grado di stimolare l'appetito erotico per la totale assenza di elementi che contribuiscono a formare l'ormone della calma. Come dire che, di conseguenza, la polenta è amica della tensione, dunque anche di quella sessuale. Supposizione più scoperta scientifica. E c'è di più. Sempre per questi esperti, dopo la polenta, nella classifica dell'erotismo, ci sarebbero le rane. Sì («horresco referens» direbbero gli antichi romani) proprio loro, grazie alla cantaridina che possiedono, e cioè a un potente stimolante già conosciuto da Monsieur De Sade. Che tempi, amici miei. Ma io resto del parere che l'ostrica, con tutto il rispetto per i sessuologi, sia sempre uno stupendo suggeritore d'amore. Provare per credere