MARCO PICCOLO

E' la giornata mondiale dell'orgoglio mancino

MONDO MANCINO

Vi siete mai domandati se il vostro gatto o il vostro cane sono destri o mancini? Già, perchè il mancinismo non è solo dell'uomo ma può riguardare anche i nostri amici a quattro zampe.
Oggi, 13 agosto, si celebra in tutto il mondo la giornata mondiale dell'orgoglio mancino: se volete saperne di più sulla lateralità, scoprire chi sono i mancini più famosi e perchè, essere mancini a volte è un vantaggio (FOCUS).

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NOTA INTEGRATIVA

Tutti i mancini che hanno più di quarant'anni nascondono nel cuore della memoria almeno una maestra arcigna che li obbligava a scrivere con la destra, e che indicando le innocenti cinque dita dall'altra parte, rosea manina di bambino di sei anni, proclamava senza rendersi conto di quant'era cretina: «Quella è la mano del diavolo!». Invero, la preminenza dell'uso della mano destra ha lasciato un'impronta indelebile sulla nostra struttura mentale. Le persone all'inizio del mondo erano semplici, inventavano comandamenti essenziali e di efficacia ancora insuperata: non rubare, non uccidere, non tradire. E avendo notato che la maggior parte degli esseri umani utilizzava di preferenza la mano destra, ne dedussero che chi usava di preferenza la mano sinistra era strano, era sospetto, era malvagio. Questo giudizio non è stato costante e lineare nella storia dell'umanità. Ci sono state epoche, luoghi e circostanze in cui i mancini sono stati apertamente disprezzati e altri in cui sono stati tollerati o addirittura ammirati, anche se perfino nell'ammirazione si può notare una punta di disagio. Nel campo del disprezzo, l'umanità ha dato prova di convinzione e fantasia senza pari: ad esempio, nel dialetto dell'Irlanda del Nord esistono 19 diverse parole per definire i mancini, e nessuna è particolarmente elogiativa. Oppure, per cambiare genere e paese, lo scrittore Francisco De Quevedo, nel 1608, diceva a proposito dei mancini: «Sono gente che non può fare cose dritte...noi dubitiamo se siano uomini o altro, perchè nel mondo sono solo di fastidio o malaugurio: è gente fatta a rovescio, e c'è persino da dubitare che sia gente». Ma se volete sentire qualcuno che veramente i mancini li considerava l'ultima feccia, fidatevi di Cesare Lombroso, un uomo che non perse mai una buona occasione per scrivere a sproposito: per lui il "sinistrismo" , come lo chiamava, era indice di una regressione mentale, e quindi sosteneva che fosse molto più diffuso, indovinate un pò, «fra le donne e le razze inferiori». Altri studiosi di pari levatura sottolineavano la correlazione certa fra MANCINISMO e idiozia, strabismo, balbuzie, mancanza di equilibrio psichico e fisico e ogni altra possibile "turpitudine"; ad esempio un certo dottor Fliess, grande amico di Freud, faceva l'interessante osservazione che «laddove c'è il mancinismo, il carattere sessuale opposto sembra prevalere», ovvero, i gay sono più mancini degli etero, o anche, i mancini sono più gay dei destri.