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LA FARAONA RIPIENA, DONNE CHE SI FANNO MALE, ANORESSIA E BULIMIA, FARE PACE CON SE STESSA E CON IL CIBO

Post n°7687 pubblicato il 17 Settembre 2013 da psicologiaforense

NON è proprio la malattia delle principesse, anche se Diana d'Inghilterra e Sissi d'Austria ne incarnavano tutti gli aspetti. Anche molte ragazzine della porta accanto ne soffrono: vittime di attacchi improvvisi di fame, vomitano subito dopo aver mangiato, per non perdere la linea. Questa è la bulimia a peso normale per distinguerla dalla forma classica di bulimia che, non accompagnata dal vomito, porta all'obesità......

DONNE CHE SI FANNO MALE

La bulimia di Diana assomigliava per alcuni aspetti all'anoressia nervosa: un diverso disturbo dell'alimentazione, di cui fu vittima un secolo fa l'imperatrice Sissi d'Austria che, ossessionata dalla magrezza, si impose per tutta la vita digiuni, diete rigorosissime ed esercizi fisici estenuanti. Oggi, molto più di un tempo le adolescenti e le post-adolescenti sono  colpite da forme più o meno gravi di anoressia e bulimia, tanto che si parla di malattia sociale, proprio come lo era, sul finire del secolo scorso, l'isteria, di cui ebbe modo di interessarsi Sigmund Freud. L’ anoressia e la bulimia sono disturbi socialmente strutturati, l'espressione della mancanza di potere della donna e una maniera “alla moda” di acquisire unicità tramite la devianza. E’ pur vero che oggi una donna è più libera di un tempo. Nei fatti, però, si scopre che molte giovani sono imbrigliate in un reticolo di regole implicite, tra cui quella di dover essere attraenti, magre e “alla moda”, cioè di aderire a uno stereotipo imposto dai media. Essere magre significa adeguarsi a un modello imposto dalla pubblicità, cosicchè il controllo narcisistico del proprio corpo finisce per divenire un obiettivo dominante, una possibilità di controllare una realtà delimitata nell'impossibilità di controllarne una più vasta oppure più nascosta, come potrebbe essere una conflittualità familiare o il timore della sessualità, in un'epoca in cui tra l'altro essa viene posta a rischio dai pericoli dell'Aids. In questo senso l'anoressia nervosa, così come la “bulimia a peso normale” possono rappresentare una sorta di luogo simbolico della difficoltà di trovare una identità soddisfacente e una sufficiente fiducia in se stessi e anche un segno di ribellione individuale ai valori e agli atteggiamenti del contesto in cui si vive.

 
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