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DI STORIA IN STORIA, VITA, CORAGGIO, FIDUCIA, AUTOSTIMA, LA LEGGE DELLE CONVINZIONI, CONVINCERE SE STESSI

Post n°7963 pubblicato il 30 Giugno 2014 da psicologiaforense

L'UOMO SUL PONTE

Un  uomo la cui azienda  si trovava in grosse difficoltà economiche  non sapeva se continuare a lottare oppure dichiararsi fallito. Una sera mentre stava disperato su un ponticello e guardava in basso verso l'acqua  spuntò dall'oscurità  un signore che ve­dendolo così abbattuto, si fermò e gli chiese che cosa gli fosse capitato. L’imprenditore gli raccontò tutti i suoi guai. L'uomo lo ascoltò attentamente e quindi intervenne: «Credo di poterla aiutare». Estrasse dalla tasca il carnet degli assegni, gli chiese come si chiamava e ne staccò uno, glielo mise in mano e disse: «Prenda questi soldi. Ci incontreremo qui esat­tamente tra un anno da oggi e allora mi restituirà il de­naro ». Quindi si voltò e scomparve nel buio. Tornato nel suo ufficio, l'imprenditore spiegò l'assegno e scoprì che si trattava di  1.000.000 di euro. Pensò che fosse uno scherzo sino a che non lesse la firma dell’uomo più ricco d’Europa:  Bernard Arnault.  In un primo momento pensò di incassarlo e di risolve­re ogni suo problema finanziario. In seguito, invece, de­cise che avrebbe chiuso l'assegno in cassaforte, sapendo di poterlo riscuotere in qualsiasi momento. Avrebbe sfruttato l'idea di avere a sua disposizione quella somma di denaro per trattare con maggiore tranquillità con for­nitori e creditori, e per rimettere in piedi l'azienda. Con rinnovato entusiasmo si rituffò negli affari e chiuse contratti, negoziò accordi, estese i termini di pa­gamento, concluse parecchie vendite  importanti.  Nel giro di  qualche mese  la sua azienda era di nuovo al top, era uscita dai debiti  e generava profitti.  L'anno dopo ritornò al ponte nel parco con in mano l'as­segno non ancora incassato: non vedeva l'ora di raccon­tare al suo  benefattore che cosa era successo. Preci­samente all' ora convenuta l'uomo emerse ancora una volta dall' oscurità. Proprio mentre stava per restituirgli l'assegno, e raccontargli del suo entusiasmante successo e dei risultati ottenuti nei precedenti dodici mesi dal buio  due infermieri si precipitarono  di corsa verso l' uomo, afferrandogli  le  braccia. Poi si scusarono  con l’ imprenditore dicendo: « Meno male che l' abbiamo ritrovato. L’ha disturbata? Conti­nua a scappare dalla casa di cura  e va a dire in giro di esse­re  Bernard Arnault, l’uomo più ricco d’Europa». Quindi,  caricato l'anziano su un’autoambulanza, lo condussero via.  Sbalordito, l'uomo d'affari non riusciva a muoversi. Per tutto l'anno si era dato da fare, aveva gestito acquisti e vendite, aveva ricostruito l'attività  con la calma e la si­curezza che gli derivavano dal sapere di avere in cassa­forte un assegno da cinquecentomila dollari incassabile in qualsiasi momento. Improvvisamente comprese che il successo negli affa­ri era dipeso dalle sue convinzioni, anche se l’ informa­zione su cui si basavano era falsa. La causa della svolta era stata la fiducia in se stesso. 
 

NOTA:Ogni riferimento a persone o fatti realmente avvenuti è puramente casuale. Questa storia nasce solo dalla fantasia ed è tratta dal web 

 
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