QUESTO POST E' NOIOSISSIMO E L'HO SCRITTO SOLO PER MANTENERE LA PROMESSA FATTA AI MIEI QUATTRO AMICI LETTORI CHE SI DILETTANO DI CRIMINOLOGIA . QUINDI LASCIATELO PERDERE E PORTATE PAZIENZA ..... Secondo alcuni il cosiddetto
“ RAPTUS” sarebbe il risultato di una sommatoria che avviene "sotto la coscienza" non tanto per un trauma subito nell'infanzia o chissà dove, quanto piuttosto per una situazione traumatica di tipo ecologico, cioè una traumaticità globale, a 360 gradi, quotidiana, microscopica, continua. E' come un accumulatore che in determinate situazioni scatena un’esplosione. Così come un vulcano, che ha preparato per secoli la sua eruzione, può improvvisamente scatenarsi… Voi sentite sempre: "una persona così…chi l'avrebbe mai detto…", “…era stimatissimo, un uomo e un professionista esemplare…” etc. , questo non si dice di una persona che è nota per avere comportamenti violenti. Allora il “RAPTUS” potrebbe essere visto come un qualcosa che inaspettatamente si verifica in un contesto difficilmente DECIFRABILE prima. Il “RAPTUS” come reazione violenta a qualcosa che arriva dal mondo esterno, dalle fantasie inconsapevoli che possono trarre da un minimale elemento qualcosa per scatenare una violenza interna… che appare improvvisamente e che si riesce a spiegare soltanto dopo che è avvenuto. Prima, no ! Almeno dicono. VEDIAMO ORA IL PROBLEMA DEFINITORIO. Qualcuno, lo chiama "RAPTUS" , altri "CORTO CIRCUITO", "DISCONTROLLO OMICIDA", addirittura, nell'800, avevano inventato questo magnifico termine della "MONOMANIA OMICIDA".
Perché tanti nomi? Perché, evidentemente il problema esiste, il problema di spiegare questi delitti secondo termini razionali…. Spesso delitti senza alcun vantaggio tangibile, per lo meno immediato o una esplosione di aggressività feroce….. E allora…tutto un fiorire di nomi. Ma i nomi non sono spiegazioni. Gli antichi dicevano: "l'oppio addormenta perché ha la VIS DORMITIVA". Queste sono tautologie, e il raptus è l'araba fenice dello psicologo forense, certe volte lo si trova nella patologia (raptus melancholicus, raptus schizofrenico, raptus ansioso), allora esiste una patologia, e la spiegazione è relativamente più facile… Quando invece è un'emergenza di tipo semplicemente emotivo, ci soccorre l’articolo 90 del Codice che precisa: "gli stati emotivi e passionali non intervengono sull'imputabilità". QUINDI, se un atto, ancorché spropositato rispetto alla motivazione, ancorché apparentemente poco spiegabile, etc. etc. è "solo" un'esplosione di tipo emotivo, ebbene, qui il soggetto paga; potrà avere delle attenuanti, forse, ma è dichiarato responsabile. Il nostro Codice reputa che delle emozioni, delle passioni noi dobbiamo avere il controllo.
Giusto? Non giusto? Lascio la questione aperta alle vostre opinioni
Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
il 01/11/2018 alle 07:57
Inviato da: Brillante.Nero
il 06/09/2018 alle 23:51
Inviato da: casadei.lisetta
il 24/04/2018 alle 10:49