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LE FONTI DI ERRORE NELLA VALUTAZIONE DI ABUSO SESSUALE: UN ESEMPIO.

Post n°224 pubblicato il 28 Maggio 2007 da psicologiaforense
 

immagineRISPONDO A : PIPPO217,ELIANALDO,SILVIA.TO,
MANXOS, LUIGIARUSSO, FLOZANUSSI, AUPAZ,
EDU, ARZA, SUMMA, DEONTO, BIBI, DES,
S.A., AGOSTINO,  E A TUTTI GLI ALTRI AMICI CHE MI HANNO CHIESTO UN ESEMPIO SUL "FALSO RICORDO" ECC....

Poniamo che una bambina ( QUATTRO ANNI) dica alla mamma:
“Ho visto il pisello di papà. Ma che bel pisello ha papà, un bel pisellone lungo lungo”.
Se la mamma ed il papà vanno d’accordo, può accadere che la madre si metta a ridere, o dica: “scusa la mamma sta cucinando i carciofi sai che non deve essere disturbata mentre cucina” sperando che l’argomento venga superato. Oppure che dica:
“Ma non dire scemenze” o ancora che dica al padre: “Senti, non ti far vedere nudo, che la bambina mi fa dei discorsi che non mi piacciono, e non voglio che poi ne parli all’asilo con i compagni”.
A questo punto il marito può dire: “Sì, mi ha visto nudo, e allora? È bene che sappia che queste cose esistono, siamo dei genitori moderni”, oppure: “mah, starò più attento la prossima volta”.
Poniamo invece che i partner si stiano separando, e che per questo ci sia grave conflitto in famiglia.
Bene, la sequenza potrebbe essere questa: la madre, ascoltata la frase della bambina, le chiede: “hai visto il pisello di papà? – in tono preoccupato – quando? Com’era?”
La bambina: “mah, era un pisello”
“Sì, ma era morbido o no?” e così la bambina sa che può essere in vario modo.
“Mah, mi sembra di sì”
“Ti sembra o sei sicura? Poteva essere duro?”
“Mmmm, sì, poteva”
“Senti, usciva qualcosa da lì?”
“Mah, forse la pipì”
“Che colore aveva?” Così la bambina sa che potrebbe avere un colore diverso dal giallo.
“Mah, mi sembra giallo”
“E qualche altro colore?”
“Mah, verde (abbiamo davvero un caso), rosso, bianco”
“Ah, bianco… Ma bianco come? Come il latte?”
“Sì, più o meno come il latte”.
Come si vede, gli scenari delle due situazioni sono completamente differenti nonostante l’identico esordio. In questo caso, tengo a sottolineare, SIA LA MAMMA SIA LA FIGLIA SONO IN BUONA FEDE, NON INGANNANO VOLONTARIAMENTE. È importante specificarlo, perché usualmente non pensiamo che il linguaggio sia in grado di costruire la realtà. Siamo cioè portati a immaginare che la madre abbia detto alla figlia di dire che è stata molestata, poiché troviamo difficile pensare a una situazione in cui la struttura stessa delle domande possa indurre ad una certa risposta.

Nella vita sociale, invece, il semplice proporre una frase in un determinato modo piuttosto che in un altro, rende esplicita o nasconde una determinata realtà.

psicologiaforense  ..    ( segue nei prossimi post)

 
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