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« La taglia di 500 euro ha...HOTEL PER LE PROSTITUTE »

NOVITA' EDITORIALI/ESPERIENZA RELIGIOSA/LOURDES

Post n°570 pubblicato il 07 Febbraio 2008 da psicologiaforense
 

La Borghese,
volontaria coi

pellegrini,
racconta il santuario visto dai malati
 


Andare a Lourdes,
tornare alla Grotta.
Parte da un’espe­rienza elementare (per molti cristiani) ma profon­da Alessandra Borghese, nel nuovo libro dedicato a «Lourdes. I miei giorni al servizio di Maria» (Mon­dadori, pp. 120, euro 16,50) in uscita in questi giorni: l’ultimo dei suoi venti pel­legrinaggi alla spianata di Massabielle (il primo, di­ce, fu compiuto un po’ di malavoglia a 18 anni die­tro insistenza della madre, perché «faceva parte delle esperienze che una ragaz­za di buona famiglia dove­va fare»).
 
Ma ha un senso tornare tante volte nello stesso luo­go, foss’anche un santua­rio e il più famoso del mon­do?
 
Per la nobildonna ro­mana, che in altri fortuna­ti volumi ha raccontato la storia del suo ritorno al cri­stianesimo, indubbiamen­te sì: anche perché oggi la Borghese fa parte della confraternita degli Ospita­lieri francesi e dunque co­me addetta alle piscine di Lourdes partecipa regolar­mente al movimento di 15 mila volontari che ogni an­no collaborano all’acco­glienza di 6 milioni di pel­legrini.
«Il mio desiderio è quello di condividere con altri l’e­sperienza sempre intensa di Lourdes», scrive l’autri­ce. E infatti le sue note non sono né un reportage né un’inchiesta o un’indagine sociologica, bensì gli «ap­punti di viaggio» di una «personale, vissuta e senti­ta testimonianza».
  Il testo narra di un pelle­grinaggio un po’ speciale, accanto a un giovane sa­cerdote italiano rimasto in­fermo dopo un incidente automobilistico. I gesti so­no quelli di sempre, di ogni devoto: la preghiera da­vanti alla Grotta, il «bagno della Grazia» alle piscine, i flambeaux... La Borghese vi aggiunge gli episodi osser­vati durante il suo servizio ai malati e considerazioni sulla storia di Bernadette, sulla «teologia» di Lourdes, sulla sua considerazione da parte degli ultimi Papi. In­somma: una guida di viag­gio che non punta sulle «curiosità» locali, ma va al cuore di ciò che ogni pelle­grino cerca davvero.

 

 
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