Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
finchè vita non vi separi
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Archivio messaggi

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Contatta l'autore

Nickname: psicologiaforense
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 62
Prov: PD
 

umorismo e satira

 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

Archivio messaggi

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

 

 
« SCUOLA E ANTI SCUOLAASINI, DISIMPEGNATI E NO... »

ESSERE E BENESSERE

Post n°1127 pubblicato il 24 Agosto 2008 da psicologiaforense
 

Quando la mente va sulle montagne russe...

IL "DISTURBO BIPOLARE" ( PSICOSI MANIACO-DEPRESSIVA).

E' come se la psiche viaggiasse sulle montagne russe, su e giù per salite ripidissime e discese da cardiopalmo. E’ il DISTURBO BIPOLARE, proprio a significare questa alternanza di momenti di DEPRESSIONE PROFONDA e di IPERATTIVITÀ MANIACALE E DELIRANTE (c’è chi sperpera in un giorno patrimoni di famiglia e chi pensa di poter controllare con la mente i semafori), inframmezzati da periodi, anche prolungati, di normalità. Anzi di apparente normalità, perché dal disturbo bipolare non si guarisce mai. Visto che è sì una malattia multifattoriale, ma ha una componente genetica importantissima.
Molto indicata per il disturbo bipolare è la psicoterapia interpersonale e dei ritmi sociali, messa a punto negli Stati Uniti e basata sull’importanza che riveste per questi pazienti una vita dai ritmi quanto più regolari possibili. Una routine fatta di pasti regolari, ore di sonno sufficienti, possibilmente al riparo da stress ambientali eccessivi.
E’ OVVIO CHE LA SOLA PSICOTERAPIA NON BASTA IN NESSUN CASO perché  il disturbo bipolare è una delle patologie psichiatriche a componente biologica più spiccata.  Sono pertanto  I N D I S P E N S A B I L I  farmaci che mettano ordine quanto più possibile nello squilibrio dei neurotrasmettitori cerebrali – serotonina e dopamina – alla base della malattia. Anche perché il rischio di suicidio in questi pazienti è 20-30 volte superiore a quello della popolazione generale.
FRINALMENTE l’Emea ha autorizzato l’impiego dell’aripiprazolo (un farmaco utilizzato nel nostro Paese già dal 2005 per il trattamento della schizofrenia) per la cura della fase maniacale acuta e per la prevenzione delle recidive nel disturbo bipolare. Il farmaco ha un meccanismo d’azione diverso sia dal litio sia da tutti gli altri antipsicotici atipici attualmente utilizzati, in quanto non è un antagonista della dopamina ma uno stabilizzatore di questo neurotrasmettitore.
Un suo grande vantaggio rispetto agli altri farmaci impiegati finora  è il fatto di essere neutro dal punto di vista metabolico. In particolare il trattamento con aripiprazolo NON INDUCE AUMENTO DI PESO, non provoca alterazioni dell’assetto lipidico né della glicemia. Non dà inoltre sedazione, e questo consente un ottimo recupero sociale del paziente che non si sente “drogato” dalla terapia.

 

NOTA INTEGRATIVA 

LA PSICOSI MANIACO-DEPRESSIVA O “DISTURBO BIPOLARE” ( che nella metà dell'800 veniva definita " FOLLIA CIRCOLARE" o "FOLLIA A DOPPIA FORMA")  è una patologia  caratterizzato da alterazioni ciclico-periodiche dell'umore, talora intervallate da periodi asintomatici. Nelle forme più tipiche del disturbo bipolare, fasi depressive si alternano a periodi connotati da esaltazione dell'umore (mania), episodi di opposta polarità (da cui il termine di "disturbo bipolare") che possono essere o meno intervallati da periodi di eutimia (normotimia o umore in asse). Recenti studi epidemiologici indicano il Disturbo Bipolare ugualmente comune negli uomini e nelle donne . Se le fasi depressive si alternano alla mania si parla di disturbo bipolare di tipo I. Se invece le fasi depressive si alternano all'ipomania si parla di disturbo bipolare di tipo II,  è sufficiente un solo periodo di ipomania, della durata di almeno quattro giorni per la diagnosi. Ancora la ciclotimia è un alternarsi di fasi depressive ed ipomaniacali, però mai così gravi e debilitanti da richiedere un ricovero ospedaliero o da compromettere totalmente l'attività sociale e lavorativa dell'individuo.

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963