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RIFLESSIONI,COMMENTI, PENSIERI, OPINIONI, SUGGESTIONI.... PER UN NUOVO GIORNO

Post n°3219 pubblicato il 16 Novembre 2009 da psicologiaforense

OPINIONI&CULTURA

CASO, DESTINO O DISEGNO SUPERIORE?

 

Nel  bellissimo romanzo, Il ponte di San Luis Rey , dello scrittore americano Thornton Wilder, risalente al 1928, ma apparso nel nostro paese nel 1964. Wilder descrive il disastroso crollo di un famoso ponte su cui stavano transitando 5 persone, tutte morte. Il romanziere immagina che a quella tragedia abbia assistito un missionario, Fra Ginepro, anch'egli in procinto di attraversare il ponte: «Qualunque altra persona», commenta Wilder, «avrebbe detto fra sé con gioia segreta: “Fra dieci minuti anch'io!...”. Ma il pensiero che colpì frate Ginepro fu un altro: “Perché è toccato a quei cinque?”».
La domanda di frate Ginepro, se, cioè, «noi siamo vivi per caso e per caso moriamo, o viviamo secondo un piano, e secondo un piano moriamo», è vecchia quanto il mondo. La “sapienza inarrivabile” degli antichi propendeva per la seconda ipotesi. Basta ricordare il ventiduesimo canto dell' Iliade , il duello tra Ettore e Achille, nel corso del quale non fu il dio a decidere della loro sorte: Giove, infatti, alzò verso il cielo le “bilance auree”, per sapere dal Fato a quale dei due guerrieri toccasse il “sonno eterno”: « e del duce troiano il fatal giorno cadde ». A differenza degli antichi, la cultura moderna, a cominciare dal “razionalismo scettico” degli illuministi francesi, ha sostituito il “destino” – senza del quale, è stato detto, l'esistere è soltanto occasionale, privo di senso – con Sa Majesté le Hazard , Sua Maestà il Caso, mentre l'idealismo di Hegel è approdato alla conclusione che «la ragione governa il mondo», per cui ciò che accade poteva anche non accadere, ma il fatto stesso di essere accaduto è prova della sua “necessità”; e il discorso potrebbe continuare.

 
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