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SCIENZA , CULTURA, ASTROFISICA, LEGGENDE , STEREOTIPI, PREGIUDIZI, LUOGHI COMUNI

Post n°3421 pubblicato il 23 Dicembre 2009 da psicologiaforense

Marte fra storia e leggenda

VI RICORDATE IL TESTO "Marte fra storia e leggenda" di Luigi Prestinenza? Un lunghissimo percorso, che va dal primo rudimentale schizzo del napoletano Fontana agli ultimi dettagliati rilievi dei robot oggi in attività attorno al"gemello della Terra" e sul suo stesso suolo. In mezzo, una lunga storia, non di rado intrisa di controversie e di polemiche. Marte, unico pianeta del sistema del Sole che si approssimi alla Terra per condizioni ambientali, proprio per questo ha richiamato l'attenzione non soltanto degli specialisti ma del gran pubblico, sedotto dalla pretesa rivelazione dei "canali" scoperti da Schiaparelli sul finire dell'Ottocento e frettolosamente considerati opere di alta ingegneria idraulica, destinate a ricercare l'acqua delle "nevi" polari a un intero mondo in via di disseccamento. Questa visione, resa popolare dagli scritti di Camille Flammarion e di Percival Lowell, recò con sé la leggenda dei Marziani, temibilmente progrediti tanto da minacciare e invadere la Terra, come nella «Guerra dei mondi» di Wells. Leggenda che ha ispirato un intero filone di letteratura fantascientifica e una quantità di film più o meno riusciti e suggestivi: ma che non ha alcuna base di realtà. Le condizioni attuali sul suolo di Marte sono molto severe: non esiste acqua allo stato liquido, l'atmosfera è estremamente rarefatta, la temperatura gelida e soggetta a fortissime escursioni. E tuttavia si pensa, dietro una serie di importanti indizi, che il pianeta, in un lontano passato, fruisse di condizioni ambientali meno dure; e che negli ampi specchi d'acqua allora esistenti potessero essersi sviluppate forme elementari di vita, di cui sarebbe molto importante e significativo ritrovare oggi le tracce. Una parte di quell'acqua potrebbe essersi conservata ancora in sacche sotterranee, come avviene nel nostro Sahara. Di tutto ciò si parla nel libro, nel linguaggio semplice, di tutti i giorni, di un giornalista che si muove sulle tracce degli studi e delle informazioni più attendibili, seguendo il costante sforzo della scienza di interpretare le caratteristiche della superficie di Marte, oggi e anche ieri. Il mistero non è ancora del tutto svelato, ma si ha ormai la sensazione di trovarsi vicini a un'interpretazione, a una ricostruzione aderente alla realtà. Fra le immagini che illustrano il testo figurano disegni inediti di Giovanni Schiaparelli, usciti dagli archivi dell'Osservatorio di Brera.

 
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