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ATTUALITA', CRONACA, SUICIDIO, COSTUME, SOCIETA', VITA, DEPRESSIONE, PSICOLOGIA, INDIFFERENZA, DISPERAZIONE

Post n°3803 pubblicato il 04 Marzo 2010 da psicologiaforense

San Donà, ventenne si impicca al parco: «La gente guardava senza fare nulla»

 

 

«La gente guardava e non faceva nulla. Sono rimasta allucinata dall'indifferenza di tutte quelle persone». Mia Manzatto è una delle persone che ieri a mezzogiorno, nel Parco Europa di San Donà di Piave ha rinvenuto il corpo senza vita di Christian Xavier Bastos, un ragazzo di 20 anni che si è impiccato all'interno di una locomotiva storica posta nel parco.
«Ad un certo punto ho sentito una signora urlare che c'era qualcuno impiccato nella locomotiva. Mi avvicino e c'era un uomo che lo indicava alla figlia. Quando ho detto che bisognava chiamare i soccorsi la risposta che mi ha dato è stata che non aveva credito nel cellulare». Mia Manzatto racconta dall'esterno quello che è accaduto dopo il suicidio del ragazzo, racconta dell'indifferenza, o forse dello sbigottimento dei presenti: «C'erano cinque persone, poi dieci, tutti uomini e io unica donna: nessuno che facesse nulla. Allora mi sono arrampicata ed ho provato a tastare il polso del ragazzo: le mani erano fredde, ma il corpo sembrava caldo. Mi chiedo perchè nessuno abbia fatto nulla, perchè non si è corsi al Pronto soccorso, raggiungibile anche a piedi? L'indifferenza è ovunque. E questo ti fa pensare che puoi fare ogni cosa, in ogni posto e ora e nessuno si muove».
Ma prima di arrivare a quel momento, prima dell'orrore, c'è la storia di quel ragazzo di soli 20 anni, Christian Xavier Bastos, che soffriva di depressione. Christian era arrivato in Italia nel 2004, quando aveva 15 anni. Aveva vissuto con la famiglia a Jesolo Paese, ma nel novembre del 2009 si era trasferito a Mussetta di San Donà di Piave, in un'abitazione che condivideva con un amico. Lavorava come magazziniere e, da qualche tempo, era soggetto a crisi depressive, tanto che uno psicologo gli aveva consigliato di rivolgersi al Cim, il Centro di igiene mentale dove ieri avrebbe dovuto andare per la prima volta.
Invece Christian ha deciso di fermarsi al parco. Prima ha chiamato la fidanzata, ha inviato un sms ed è rimasto solo all'interno della locomotiva storica che fa da arredo e memoria al Parco Europa, un'area verde situata a ridosso dell'ospedale proprio vicino al Cim. Le sigarette, il telefonino accanto, poi qualcosa che facesse da corda e il gestto estremo: il suicidio per impiccagione. Christian si uccideva mentre gli amici lo cercavano ovunque, allertati dalla fidanzata, preoccupati per la sua fragilità. Ma lui l'aveva già fatta finita, intorno al suo corpo alcuni passanti, quelli che lo hanno ritrovato, immobili, impietriti di fronte alla disperazione di un ragazzo.

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FONTE: IL GAZZETTINO

 
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