MARCO PICCOLO

IL CORSIVO

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... MA LA VERGINITA' NON E' UNA  MALATTIA!

Come verrebbero accolti oggi  i giovanotti americani di ambo i sessi, appartenenti all'associazione cristiana «L'Anello d'Argento», che predicano ai coetanei le delizie della verginità prima del matrimonio? Meglio di quanto possa pensare qualche sessantottino con le rughe, dato che qualsiasi iniziativa contro il “Pensiero Unico” è apprezzata dai giovani per la ventata di anticonformismo che diffonde nell'aria. E una società che considera i vergini dei disadattati è asfittica al pari di quelle che perseguitano i libertini. Per fortuna le nuove generazioni, cresciute in piena sbornia libertaria, non applicano più alla verginità un marchio di infamia, avendo intuito che in un mondo di stressati il vero problema non è che si comincia a farlo troppo tardi, ma che si smette troppo presto.
Un ragazzo che accende la tele o sbircia una rivista si imbatte ogni giorno in una massa di adulti ritardati e guardoni che usano il sesso per vendere delle merci e farne il soggetto di allusioni continue e scontate. Con la scusa di abbattere un tabù lo hanno perpetuato all'infinito, continuando a trasmettere l'idea che si trattasse di qualcosa di peccaminoso, anzichè di sacro come affermavano le culture più antiche. Sentir parlare del sesso in modo spirituale sarà quindi per molti adolescenti una rivelazione. Magari lo fosse anche per qualche sessantottino con le rughe.