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LA SENTENZA DI CASSAZIONE, DIRITTO&ROVESCIO, MATRIMONIO NULLO,

Post n°4022 pubblicato il 12 Aprile 2010 da psicologiaforense

LA SENTENZA DI CASSAZIONE

copyright by PSICOLOGIAFORENSE RIPRODUZIONE RISERVATA

Matrimonio nullo se si tacciono i sintomi di una grave malattia

 

 

Aver taciuto al futuro coniuge di avere i sintomi di una possibile grave malattia, anche se comparsi in forma «prodromica» e non in male «conclamato» e certo, può essere causa di nullità del matrimonio. Lo ha stabilito la Cassazione (sentenza 12423). In particolare i supremi giudici hanno accolto il ricorso di Stefano P. al quale la moglie, Laura E., aveva tenuto nascosto di aver avuto le iniziali manifestazioni della sclerosi (paresi, disturbi motori, infiammazioni nervose) fin da quando era adolescente. Dopo dieci mesi di matrimonio si manifestò la gravità della malattia che affliggeva Laura, la quale fu più volte ricoverata soprattutto per le ricadute depressive della patologia che avanzava inesorabile. Dai medici Stefano apprese che la moglie aveva manifestato alcuni dei sintomi precursori della sclerosi già molti anni prima del matrimonio. Sentitosi tradito per non essere stato messo a conoscenza di questa situazione prima del matrimonio, Stefano si rivolse ai giudici per ottenere la nullità delle sue nozze. In sostanza voleva che fosse dichiarato nullo il matrimonio, ai sensi dell'articolo 122 del codice civile che prevede la non validità del consenso qualora dato senza essere informati dell'«esistenza di una malattia fisica o psichica o di una anomalia o deviazione sessuale, tali da impedire lo svolgimento della vita coniugale». Ma sia il Tribunale, che successivamente la Corte di Appello di Milano respinsero la richiesta dell'uomo in quanto la consulenza tecnica sul male di Laura aveva chiarito che «alla luce dei sintomi che sono andati nel tempo instaurandosi, non si poteva con assoluta certezza ritenere che gli episodi sarebbero evoluti versi la sclerosi multipla». Invece, secondo la Cassazione, sebbene non sempre questi sintomi evolvano nel temibile male, pure essi non vanno taciuti.

 
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