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ESSERE E BENESSERE, SONNO, SOGNI, INCUBI, AUTOTERAPIA, PSICOLOGIA, PSICOPATOLOGIA, PSICHIATRIA, SCIENZE, MEDICINA

Post n°4098 pubblicato il 26 Aprile 2010 da psicologiaforense

Metti il "mostro notturno" su carta.
Ammazza l' incubo: scrivi tu il finale,  non sarai più inseguito, mangiato e  violentato...

Potrebbe essere la fine dell' incubo. Persone ossessionate per anni addirittura per decenni dal solito sogno angosciante, possono sperare di voltare pagina con una terapia abbastanza semplice, che ha il vantaggio di poter essere applicata senza l' intervento diretto del medico. Passaggio fondamentale  e risolutivo e' il racconto scritto dell' incubo e la sostituzione del finale drammatico con una conclusione a scelta. Dopodichè, il sogno rivisitato viene ripetuto mentalmente dal paziente, un esercizio che deve essere rispettato con meticolosità ogni giorno per un mese. L' incubo e' il sintomo di un conflitto che il soggetto non riesce a dominare. Far parlare del sogno consente quindi di spogliarlo della sua portata emotiva. Modificarne il finale, inoltre, permette addirittura di padroneggiarlo, di fare coscientemente un passaggio che nel sonno risulta impossibile. Esiste un' infinità di tipologie di  incubo ricorrente, le più comuni sono quelle di cadere, di essere inseguiti da qualcosa di oscuro o di essere uccisi, rovinati, distrutti, violentati, ecc…

 
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