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« LA RIFLESSIONE DELLA SER...LA FOTO DEL GIORNO »

L'EDITORIALE DELLA SERA: QUI PADOVA, FESTA SANTO ANTONIO, IL SANTO ANCHE PER CHI NON CREDE, SANTO SENZA NOME, 13 GIUGNO,

Post n°4327 pubblicato il 13 Giugno 2010 da psicologiaforense

MIO EDITORIALE DELLA NOTTE 13 giugno 2010


SANTO ANTONIO DA PADOVA: UNA DEVOZIONE SENZA CONFINI



PADOVA LA CITTA' CON IL SANTO SENZA NOME..... IL CAFFE' SENZA PORTE...... IL PRATO SENZA ERBA


PER DIRLA TUTTA SANT'ANTONIO da PADOVA è  il compatrono di Torino. E questo, inutile nasconderlo, a noi padovani dà un qualche fastidio. Però nel 1705 la città di Torino si trovò minacciata dall'armata francese: la saggia decisione fu di affidarsi a SANt'ANTONIO e dedicargli il ruolo di compatrono accanto a SAN Giovanni. Pochi mesi dopo cominciò l'assedio in cui si sacrifica Pietro Micca e si conclude con la vittoria savoiarda in settembre. La città, giustamente,  diede il merito al nuovo SANTO, la cui festa cade il  13 e viene ricordata nel santuario a lui dedicato (in via SANt'ANTONIO da PADOVA 7). Quest'anno dice il rettore,  poniamo l'accento sulla carità del SANTO, qualità che cerchiamo di proporre anche nel nostro  santuario. Abbiamo, infatti, una mensa per i poveri, che accoglie trecento persone al giorno, e da domenica 9 a venerdi' 14 organizziamo un banco di beneficenza i cui ricavati andranno proprio alla nostra mensa.

NOTIZIA DELL'ULTIMA ORA, lungi da me essere irriverente... ma questa sera c'è stato un miracolo sportivo in cui nessuno credeva, nemmeno il sindaco e le altre aurtorità: il PADOVA ha vinto 3 a 0 contro la triestina, così, MIRACOLOSAMENTE,   resterà in serie B.
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NOTA INTEGRATIVA

OGGI , 13 giugno, Padova festeggia il suo patrono: Sant’Antonio, che ha offerto alla città “una splendida testimonianza di vita evangelica, che dalla fonte del Vangelo ha attinto e profuso sulla città la grazia di un rinnovamento profondo dei cuori, delle coscienze, delle relazioni sociali, fondate sulla giustizia e la solidarietà, aperte su orizzonti di universalità e speranza”, come ha ricordato mons. Antonio Mattiazzo, vescovo della città. L’invito del presule ai cittadini - riportato dal Si - è proprio quello di rinnovare le radici della propria fede in funzione di una vita sociale rivolta al bene comune, sulle orme di Sant’Antonio. Il vescovo, commenta poi così lo straordinario afflusso di fedeli all’Ostensione del corpo del Santo, lo scorso febbraio: “Le persone percepiscono Sant’Antonio come un ‘amico’ vicino a Dio – ha detto – e sono quante intuiscono che le risorse puramente umane della società, anche le più progredite, non sono in grado di rispondere ai bisogni e alle aspettative più profonde della vita”. Nel messaggio, poi, mons. Mattiazzo si sofferma sulla crisi economica e sulla necessità di “vincere l’idolatria del profitto materiale, mali sociali quali la disoccupazione, la diffusione tragica della droga, la disgregazione della famiglia” e lancia un appello “affinché sia affrontato seriamente il declino demografico della città e la vicinanza alla sofferenza di tante persone depresse”. Infine il presule invita tutti, e specialmente le 68 comunità parrocchiali che compongono la città, a pregare “il nostro patrono affinché interceda presso Dio un vero rinnovamento per la nostra città e i suoi abitanti e conceda a tutti misericordia, conforto, pace e speranza”.

 
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