LA RIFLESSIONE
E' COME SE UN FILM SI FOSSE BLOCCATO.
CRISI ECONOMICA, FINANZIARIA E SOCIO-POLITICA
IL film dell'Italia si è bloccato. E' partito il fermo-immagine in quella serie di fotografie che con straordinaria efficacia simbolico-linguistica presentano il governatore della Banca d'Italia e i competenti organismi Europei per documentare i mutamenti del nostro Paese. Quella figura mostra un "orizzonte smorto" davanti al quale staziona un'Italia insolitamente fiacca, incerta, delusa, tutta ripiegata sulle difficoltà del presente. L'immobilità della fotografia, però, permette di cogliere i dettagli di una profonda trasformazione, ancora nascosta dall'abbaglio della visibilità a tutti costi, demone ossessivo della nostra vita pubblica. Una metamorfosi lenta e profonda, ma i cui caratteri sono già evidenti, almeno per chi abbia la pazienza e la lucidità per coglierli.
Come si possono ricaricare "le pile esaurite" della nostra società? Questo è un Paese che ha dato il meglio di sè quando ha attraversato l'angoscia per darsi serietà: nel poverissimo dopoguerra, nei drammatici anni '70, nella crisi finanziaria dell'estate-autunno '92 ...
Insomma, si tratta di spegnere i sorrisi, di non credere ai miracoli, neanche a quelli televisivi, e di accendere la fiducia nella serietà del lavoro ben fatto, quello fondato sulla competenza specifica e la preparazione professionale. Potrebbe non bastare per evitare all'Italia il preconizzato declino. Ma le altre strade si sono rivelate davvero deludenti.
Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
il 01/11/2018 alle 07:57
Inviato da: Brillante.Nero
il 06/09/2018 alle 23:51
Inviato da: casadei.lisetta
il 24/04/2018 alle 10:49