LA RIFLESSIONE DELLA NOTTE
PER SALVARE LA GIUSTIZIA?
MAGISTRATI INDIPENDENTI MA ANCHE PIU' IMPARZIALI
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Ho sempre sostenuto con forza, già in tempi non sospetti, che l'autonomia della magistratura è indispensabile per garantire l'imparzialità nei confronti di tutti i cittadini e di ogni potere costituito. Ma non meno vale e forse ancor più la reciproca, e cioè che l'imparzialità del magistrato è condizione indispensabile per garantire e preservare l'autonomia della magistratura. Senza imparzialità non avrebbe senso l'autonomia dei giudici. Ogni comportamento del magistrato che "in ufficio o fuori" si ponga in contrasto con la divisa e l'immagine stessa dell'imparzialità si risolve in un vero e proprio attentato all'indipendenza della magistratura. Allo stesso modo i pubblici ministeri che sono “figure sui generis” perchè parte del processo ma ugualmente sottoposti all'abito mentale e comportamentale dell'imparzialità: cio' esclude accanimenti persecutori che siano dettati da faziosità o pregiudizi ideologici e, tanto meno, tollera coinvolgimenti personali. Il magistrato è una sorta di sacerdote laico - laddove "laicità significa onesta adesione a un'idea senza restarne succube e senza escludere l'onestà di chi non la condivide -, ostile al comodo compromesso quanto al moralismo arcigno e bigotto, fedele al "Vangelo" della Costituzione e al tempo stesso dotato di quell'umiltà senza la quale la giustizia dell'uomo non è più umana e, forse, non è neanche giustizia.
Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
il 01/11/2018 alle 07:57
Inviato da: Brillante.Nero
il 06/09/2018 alle 23:51
Inviato da: casadei.lisetta
il 24/04/2018 alle 10:49