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L'EDITORIALE DELLA NOTTE: VEGETARIANI, VEGAN, ALIMENTAZIONE, SALUTE, VITA, ANIMALI, PRESERVATIVI VEGETARIANI

Post n°4629 pubblicato il 06 Settembre 2010 da psicologiaforense

EDITORIALE

UN FENOMENO CHE FA PROSELITI: VIVERE NELLA NATURA ANCHE A TAVOLA.


Vegan, molto più che vegetariani. Bandiscono dal menù qualsiasi cosa venga da animali.

In Italia i VEGETARIANI sono più di tre milioni e se si considerano anche i «simpatizzanti» il numero raddoppia. Una tendenza che ha avuto un impennata dopo mucca pazza e che con uno sponsor del calibro dell'ex ministro Umberto Veronesi è destinata a crescere ancora. In questo mondo di alimentazione «non violenta» occorre distinguere diverse anime. I VEGETARIANI mangiano i prodotti degli animali, come i latticini e le uova, mentre i vegan (o vegetaliani) rifiutano qualsiasi cosa provenga dall'amico a quattro zampe e concentrano la loro alimentazione su cereali, seitan (proteine a base di glutine di frumento), frutta e verdura. Il rifiuto per i derivati animali è totale è comprende anche la lana, la seta, la pelle, cosmetici. Da qualche anno ci sono anche i preservativi «VEGETARIANI» in cui il latte di mucca, utilizzato durante la lavorazione industriale del lattice di gomma, viene sostituito dalla polvere di cocco. Un pianeta di oltranzisti che spesso si confondono con un'altra categoria di persone che allarga ogni giorno le fila, ossia gli ortoressici, coloro che sviluppano una fobia per tutti i cibi che considerano «non sani» e che passano ore a pianificare un'alimentazione salutisticamente corretta. Un vero disturbo alimentare che ha iniziato a colpire negli Stati Uniti e che si sta diffondendo rapidamente anche da noi. Un esempio di «malato» è il vecchio Thorne di Beautiful, Clayton Norcross, che ha svelato i sintomi di questo malessere durante il reality «La Fattoria». Il biondo attore ha perseguitato tutti con la sua ossessione per un regime alimentare «perfetto». Difficile distinguere ortoressici e vegetaliani se non per il fatto che nelle scelte dei secondi è determinante la motivazione etica, la volontà di non far del male a niente che abbia «occhi». E infatti gli organizzatori del raduno di Torino (concerti, buona cucina, ma anche conferenze e informazione) spiegano che vivere vegan significa scegliere di non fare del male: agli animali, all'ambiente, ai popoli del Sud del mondo. «Un inno alla vita, che fa star bene con se stessi e con gli altri». Una vera lobby, ormai, quella dei vegetaliani che indirizza anche le scelte di acquisto. Tanto che un colosso come la Timberland ha annunciato all'associazione animalista PETA (People for the Ethical Treatment of Animals) che non venderà più prodotti contenenti lana merino australiana, sino a che non cesseranno i maltrattamenti negli allevamenti e il trasporto di animali vivi. Una decisione presa anche da altre marche, come la statunitense Abercrombie & Fitch. Per capire meglio questo mondo c'è il libro «Diventa vegan in 10 mosse», di Marina Berati e Massimo Tettamanti (Edizioni Sonda, 2005). Mentre lo studio su «Ecologia della nutrizione: Valutazione dell'Impatto Ambientale di diverse tipologie di alimentazione» spiega i motivi «ecologisti» di questa filosofia alimentare. «Negli ultimi anni sono stati pubblicati alcuni interessanti articoli sull'American Journal of Clinical Nutrition, dai quali risulta che le diete a base vegetale sono ambientalmente migliori delle diete a base di carne», afferma Tettamanti. Una dieta punitiva? Non secondo chi li fa che si concede anche qualche sfizio come gli «Hot veg» (wurstel di seitan con maionese di soia o ketchup o senape), i «Burger» (burger di soia con lattuga, pomodoro e maionese di soia o ketchup ). Tra i fan dello stile di vita Vegan molti nomi famosi. Primo fra tutti Paul Mc Cartney che ha allevato in questo credo anche i suoi figli tanto che Stella Mc Cartney, astro della moda londinese, è famosa per aver progettato da Gucci una linea di accessori tutti in eco-pelle e tessuti naturali. Il suo rifiuto di usare prodotti animali è totale tanto che viaggia solo su aerei che abbiano sedili non di vera pelle. Ma la lista dei «VEGANI» è lunga e include anche un campione di Wrestling come Chris Campbell, Edwin Moses (oro nei 400 m a ostacoli alle Olimpiadi di Montreal nel 1976 ed a quelle di Los Angeles nel 1984), i musicisti Bryan Adams e Peter Gabriel, la tennista Martina Navratilova molte attrici di Hollywood come Tea Leoni, Rosanna Arquette, Daryl Hannah. le modelle Naomi Campbell e Jasmine Le Bon e altre modelle famose (VEDI FOTO QUI SOTTO). Un elenco lunghissimo continuamente aggiornato dalle associazioni vegane e vegetariane alla ricerca di facce note che aiutino la loro missione.

 




 
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