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RIFLESSIONI, PENSIERI, IDEE, SUGGESTIONI IN TEMA DI CRIMINOLOGIA, PSICOLOGIA FORENSE,AMARSI PERICOLOSAMENTE

Post n°4687 pubblicato il 19 Settembre 2010 da psicologiaforense

LA RIFLESSIONE DELLA SERA

Giovani gelosi e segnati da sentimenti che sembravano superati

COSA VOGLIONO LE DONNE? PRIMA DI TUTTO NON ESSERE ASSASSINATE .........

LA NOTIZIA:(45 minuti fa). E' successo di nuovo: un uomo ha ucciso la moglie, nel corso di un violento litigio sotto gli occhi del figlio  e poi ha tentato il suicidio. E' accaduto in una abitazione popolare di via del Maestrale, a Napoli. Non si conoscono ancora le generalità della coppia.Sul posto è intervenuta la polizia. L'uomo ha accoltellato a morte la donna, e poi si è ferito gravemente alla gola con la stessa lama. E' ora ricoverato in condizioni  disperate nell'ospedale San Giovanni Bosco.



LA RIFLESSIONE

Anche in questo ultimo anno si sono verificati “delitti passionali”  ovunque:  nel profondo Nord, in città altamente industrializzate, nelle periferie degradate del sud ma anche  nell'hinterland milanese  e  in Sicilia. Tratto comune delle vittime, essere quasi tutte ancora giovani, per il resto erano di diverse classi sociali e diverse etnie: studentesse, impiegate, imprenditrici, ragazze dell’est con fidanzati italiani troppo gelosi. Gelosi, ossessionati, in preda a “deliri di possesso” che sembravano superati; non esattamente “passionali” a vedere bene. Anche nei casi più sadicamente spietati con  vittime giovanissime, riferiscono  le cronache, “di famiglie perbene” o “di ottima famiglia”, o “ di ragazzi esemplari” o di giovani che nessuno avrebbe mai pensato fossero capaci di una cosa simile. Altro luogo comune. Smentito da altri luoghi comuni ancora, purtroppo confermati da statistiche; secondo i quali i delitti passionali, insomma la violenza su partner ed ex partner che diventa omicidio, sono interclassisti, interetnici, naturalmente globalizzati. Ci sono assassini operai e cardiochirurghi; le vittime sono sempre in stragrande maggioranza donne, ovunque. In molti paesi, la prima causa di morte per le donne dai 14 ai 44 anni sono le violenze di mariti, fidanzati o ex. Nei paesi avanzati non è più un'azione socialmente accettata/tollerata/richiesta per salvare l'onore, ovviamente. A leggere le storie dei ragazzi improvvisamente assassini (non sempre improvvisamente; quasi sempre avevano già picchiato, impaurito, minacciato) sembrano questioni personali maschili molto moderne: insicurezza, paura, odio provocato da abbandono. Ennesimo luogo comune. Ma le storie quelle sono. Ex fidanzati che si sentivano persi dopo l'abbandono, svirilizzati dopo aver saputo che la ragazza stava con un altro, inferociti per un tradimento, fino alla coltellata. Perchè il coltello è l'arma preferita e probabilmente l'unica disponibile, per ragazzi «di ottima famiglia». Che finiscono a uccidere in luoghi normali: generalmente in casa, sotto casa, sulla strada per l'università e la scuola, o dentro la scuola. Ultimo luogo comune, sono “delitti passionali” a cui nessuno può e vuole appassionarsi. Niente adulti-adulte dalla vita torbida, niente misteri, niente serial killer, nessun intreccio da seguire morbosamente. Nessun epilogo se non una ragazzina morta, un ragazzino dalla vita distrutta, famiglie disperate, e un po’ di soldi già stanziati per creare unità di supporto psicologico agli adolescenti. Qualche dibattito sul disagio dei giovani, e poi basta, sperando non succeda di nuovo. Quasi meglio citare un film di successo di qualche anno fa, «What Women Want», su cosa vogliono le donne. Cosa vogliono? Prima di tutto non essere ammazzate, specie prima della maturità.

 
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