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EDITORIALE DELLA NOTTE, PENSIERI, IDEE, OPINIONI, SUGGESTIONI.... PER IL NUOVO GIORNO

Post n°4930 pubblicato il 13 Novembre 2010 da psicologiaforense

EDITORIALE DELLA NOTTE

LA VECCHIAIA: UN MARE DI PAURA (SPECIALMENTE PER I MASCHI)

Il fantasma dell'età che passa è una presenza interna inquietante con cui tutti, uomini e donne, prima o poi, devono confrontarsi. Eppure si è portati a pensare che sia esclusivamente la donna a portare nella sua realtà fisica e psicologica i segni del tempo che, inesorabilmente, assieme alla bellezza, consumano i sogni, i desideri non realizzati, le aspettative deluse. Uno stereotipo di evidente matrice maschilista, infatti, indica nel sopraggiungere della mezza età il declino delle sicurezze femminili, identificando con la fine dell'età fertile il venir meno di una capacità creativa «globale». Un'analisi più obiettiva e attenta del ciclo della vita della donna, al contrario, mette in luce una nuova fecondità scandita proprio dal sopraggiungere di una fase biologica ben definita che, se affrontata senza complessi d'inferiorità indotti, rappresenta un passaggio vitale specifico che comporta nuova stabilità, equilibrio, capacità di vivere la consapevolezza del proprio valore. Parallelamente l'uomo, sempre più abile nel mascherare crisi e debolezze, sembra non subire il passare degli anni, perché il declino delle sue potenzialità fisiche, non coincidente con il venir meno della possibilità procreativa, lo fa apparire inossidabile. L'esperienza concreta, invece, mette in luce una crisi profonda e dolorosa che investe l'identità maschile del cinquantenne, il quale, impegnato ad affrontare l'inevitabile cambiamento delle sue potenzialità psico-fisiche, appare disorientato, confuso, spesso infantile nella pretesa di volere a tutti i costi rimanere giovane e non rinunciare ai sogni irrealizzati. Diversamente dalle donne per le quali l'età è «un'esperienza», per gli uomini essa rappresenta «un enigma» difficile da risolvere. Aggrappati potentemente alle loro illusioni vivono una  crisi,  forte, autentica, dolorosa, senza dubbio più sofferta rispetto a quella femminile.

 
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