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TAG A PIU' VOCI, "CREDERE", PSICOALCHIMIE, STAFFETTA IN COMMUNITY, MARTEDI' 16 NOVEMBRE 2010, BABBO NATALE

Post n°4937 pubblicato il 16 Novembre 2010 da psicologiaforense

DA UN'IDEA DI ALBA SADDI (BLOG PSICOALCHIMIE):
STAFFETTA TRA BLOGGER

CREDERE O NO IN BABBO NATALE ?



Le renne, la slitta, il sacco di doni, il cappello bianco e rosso. Sarà anche vero che Babbo Natale non c'è, come ci hanno rivelato un triste giorno molto lontano. Certo la sua immagine esiste - e resiste - nelle speranze, nei sogni, nelle aspettative dei bambini, sfidando il disincanto del tempo presente, gli stimoli martellanti della pubblicità, la prevalenza della logica sulla religione. Babbo Natale resiste per tutti, non solo per i più piccoli:  bambine vestite da donna, orecchini e lucidalabbra, affidano a una e-mail il loro desiderio, proprio quello di cui i genitori non vogliono neppure sentire parlare: «Caro Babbo, mi porteresti un telefonino nuovo?». Credere o no a Babbo Natale? L'ufficio postale di Nuuk, in Groenlandia, è al collasso: oltre centomila tra lettere, pacchetti, disegni e perfino il fieno per le renne impacchettato e spedito da chissà dove. Al quartier generale di Korvantunturi, in Lapponia, va ancora peggio. E anche noi ci difendiamo bene: ogni anno le Poste organizzano un servizio apposito per smistare le buste per Babbo Natale che intasano cassette e uffici. I centri regionali  mandano a tutti una risposta personalizzata. L'anno scorso sono arrivate quarantamila lettere. Il record di contatti tocca comunque a Internet: duecentomila bambini di tutte le età e di tutto il mondo si sono collegati con il sito www.santa.gl, inviando auguri, disegni e filmati. Stessa storia sull'italiano www.miocarobabbonatale.it, dove i messaggi catalogati sono stati più di diecimila. Un esercito di piccoli uomini e piccole donne per altri versi cresciuti in fretta, bombardati da mille stimoli tecnologici ed estetici, si aggrappa a un sogno assai poco moderno, di difficile collocazione negli status vincenti dei nostri giorni: Babbo Natale non è forte fisicamente, non è bello o elegante, nè ricco e potente. È solo un benevolo dispensatore di doni, che conosce la parte buona dentro ognuno di noi.
A più di cento Natali di distanza, vale ancora l'articolo che Francis P. Church scrisse nel 1897 sul «Sun», rispondendo alla domanda di Virginia O'Hanlon, nove anni. «Esiste o no Babbo Natale? Cara Virginia, il mondo invisibile è coperto da un velo che nemmeno l'adulto più forte potrebbe strappare... C'e' chi crede solo a ciò che vede, chi crede che non possa esistere nulla che la mente non possa capire. Ma tutte le menti, di adulto o di bambino, sono piccole. Grazie a Dio Babbo Natale vive e sempre vivrà. Di qui a mille anni, anzi di qui a dieci volte mille anni, continuerà a far felici i bambini».

 
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