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TEMI TRASCURATI, I DISTURBI DELL'IO, L'IO NARCISISTA, SCIENZA DELLA VITA, PSICOPATOLOGIA, PSICHIATRIA, VITA

Post n°8039 pubblicato il 08 Ottobre 2014 da psicologiaforense

Avendo un ego così falso, deve dimostrare continuamen­te la sua superiorità cercando l'approvazione e gli elogi degli altri, perché questo è l'unico modo che ha per otte­nere le conferme di cui ha bisogno. Nemmeno lui crede in questa grandezza che trasmette agli altri. Tuttavia, quando riceve delle critiche, esse distruggono la sua fragile costruzione. Quindi reagisce con inaudita violenza, perché vede messo in discussione il suo valore personale


NARCISO E GLI ALTRI

 Il termine narcisismo deriva dal mito classico di Narciso, un giovane che, contemplando la propria immagine riflessa nell'acqua di una sorgente, si innamorò di se stesso, tentò di abbracciarsi e annegò....  L'autostima è indispensabile come l'aria che respiriamo, ma dobbia­mo darle il giusto peso. Per essere apprezzati dagli altri, è necessario piacersi ma, il narcisista, ha modi­ficato la propria visione della realtà. La sua concezione di sé è così sopravvalutata che non è in grado di interessarsi a qualcosa che non sia se stesso. L'elemento che lo contraddistingue  è la sua incapacità di ricono­scere quello che è. In più, ha una serie di caratteristiche che lo differenziano da una persona semplicemente vani­tosa:

È egocentrico.

È egoista perché  manca di empatia.

È incline ad attività che hanno come scopo

un riconoscimento in società.

Non conosce né modestia né vergogna.

Vive lontano dalla realtà.  

Giustifica i suoi fallimenti incolpando gli altri.

Si circonda solo di persone che lo elogiano.

Intrattiene diversi tipi di relazioni dove comunque si deve sentire “leader” .

IL NARCISISTA IN QUATTRO SITUAZIONI SPECIFICHE:

 

NEL LAVORO. Il loro egoismo li trasforma in una fonte di problemi in campo lavorativo, soprattutto per coloro che li circondano. Non esitano a passare al di sopra di chiun­que, anche se per farlo hanno bisogno di mentire e di dare la colpa agli altri, giustificando i propri fallimenti. Non è che non hanno scrupoli, è che non se li sono mai nem­meno posti.

IN FAMIGLIA. Il rapporto con un figlio narcisista può diventare frustrante: i genitori si sentono poco ricambiati. Il narcisista si aspetta favori senza offrire nulla in cambio. Se anche uno dei genitori è narcisista, il rapporto con il bambino sarà molto conflittuale, perché si pretenderà di trasformarlo in un riflesso di sé.

NELLA COPPIA. I suoi rapporti interpersonali tendono a essere insoddisfacenti, perché carichi di irrealtà. I narci­sisti sono alla ricerca di ammirazione e amore, ma sono disposti solo a ricevere e non a dare. Sono incapaci di aprirsi totalmente.

NELL'AMICIZIA. Il narcisista riesce a ignorare per­fettamente i propri simili che non risultano di suo interesse. Questo è il suo modo di scegliere i propri amici: in base alla loro utilità. È in continua ricerca delle lusinghe altrui e predilige relazioni basate sulla disuguaglianza.

 
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Commenti al Post:
psicologiaforense
psicologiaforense il 08/10/14 alle 17:50 via WEB
CIAO CARISSIMA:-))) Tu che sai sarai d'accordo con me sul fatto che per invertire la marcia (vedi risposta a MARA) che abbiamo preso, bisogna prendere coscienza di noi. Le resistenze che potremmo sentire nel leggere quello che ho scritto, non sono altro che normali resistenze all'accettare le nostre responsabilità, chi siamo o cosa vogliamo inconsciamente rappresentare.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 08/10/14 alle 17:51 via WEB
.... concedendoci, ROSSELLA CARISSIMA, di aver sofferto, di vivere con compassione i nostri atteggiamenti di quella bambina ferita che è dentro ognuna di noi, ci incammineremo in un ritorno verso il nostro IO più intimo, ci appacificheremo con i nostri genitori e le loro sofferenze tramandateci, per finalmente cessare di indossare maschere e accettare la vita con tutte le esperienze, liete e pesanti, che ci colmeranno di benefici.
(Rispondi)
 
 
 
Yaris167
Yaris167 il 08/10/14 alle 20:37 via WEB
Non soltanto sono pienamente d'accordo, MIA CARA GIULIANA, ma sono arrivata anche ad ipotizzare che il dipinto di Dali', che ben rappresenta" la METAMORFOSI di NARCISO" possa in definitiva essere vista nella prospettiva che proprio "il Fiore" , più che la "punizione" sia poi l'aspetto che viene alla Luce dopo il buio della trasformazione..
(Rispondi)
 
 
 
 
Yaris167
Yaris167 il 08/10/14 alle 20:45 via WEB
...in fondo, in ogni uomo, c'è "un bambino ferito" che rimane stupito dal contemplare la propria immagine e, Il distacco da essa, rappresentare il personale percorso di maturazione...
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
Yaris167
Yaris167 il 08/10/14 alle 20:49 via WEB
E con questa personale riflessione, ti do la buonasera. Baci :-)
(Rispondi)
 
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