Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
finchè vita non vi separi
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Contatta l'autore

Nickname: psicologiaforense
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 62
Prov: PD
 

umorismo e satira

 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

 

 
« IL CASO DEL GIORNO, REVE...COMPRARE UN'ISOLA PER I... »

ULTIMA ORA, LA FOTO CHE ZITTISCE IL MONDO,IL TEMPO DELLA VERGOGNA, IL DECLINO DELL'EUROPA,

Post n°8390 pubblicato il 03 Settembre 2015 da psicologiaforense

Questa foto è un messaggio a tutto il mondo, che dovrebbe preoccuparsi di unire le forze affinché  tutto questo non accada più.... E' questa la foto diventata l'emblema della tragedia mondiale alimentata dalla spaventosa disuguaglianza economica e da un sistema che, attraverso le guerre e il conflitto, crea instabilità, incertezza ed insopportabili ingiustizie sociali....

NOI PIANGIAMO

Il Bild-Zeitung, il quotidiano più letto d'Europa, ha dedicato l'apertura del giornale a queste foto, e commenta: "Immagini come queste sono diventate di una quotidianità vergognosa. Non le sopportiamo più, ma noi le vogliamo, le dobbiamo mostrare, in quanto documentano il fallimento storico della nostra civiltà" (...) "Questa foto è un messaggio a tutto il mondo, che dovrebbe preoccuparsi di unire le forze, una volta per tutte, affinché nessun bambino più muoia durante la fuga. Poiché chi siamo noi, che valori abbiamo, se permettiamo che succeda ancora questo?" Il piccolo si chiamava  Ailan Kurdi aveva tre anni ed è morto insieme al fratello Galip durante la traversata dalla Turchia alla Grecia. La famiglia di Kobane, città simbolo della lotta contro l'Isis, era riuscita a fuggire dall'orrore della guerra e raggiungere la Turchia.

NOTA INTEGRATIVA

..... l’immagine di Aylan Shenu immobile sulla spiaggia, con la maglietta rossa e i pantaloni corti, sta rompendo il muro dell’indifferenza. Sta riuscendo a rimettere il tema dei profughi siriani in cima all’agenda europea, è riuscita nel miracolo di smuovere il premier inglese David Cameron, inflessibile fino a ieri di fronte all’ipotesi di una redistribuzione dei profughi.  «È come Sarajevo nel 1995», ha detto ieri sera il generale Martin Dempsey, capo di stato maggiore delle forze armate Usa, secondo cui la foto del bambino sta avendo lo stesso effetto delle immagini dell’attacco con i mortai alla piazza del mercato di Sarajevo dell’agosto del 1995, che spinse all’intervento della Nato. Perché per ognuno di noi valgono le persone non i numeri, perché dire «240mila morti» è come non dire nulla, le cifre sono astratte e difficili da immaginare, e allora una sola vita può fare la differenza (MARIO CALABRESI).

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Commenti al Post:
psicologiaforense
psicologiaforense il 03/09/15 alle 10:22 via WEB
Credo sia molto significativo che proprio i giornali tedeschi e in particolare il Bild-Zeitung, il quotidiano più letto d'Europa,abbiano deciso di "aprire" su questa ennesima tragedia con titoli che richiamano, direttamente o indirettamente, le stesse parole di Papa Francesco
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 03/09/15 alle 10:31 via WEB
“Per risolvere il problema degli immigrati ritengo che l’unica soluzione in cui l’Europa dovrebbe impegnarsi, e in assenza dell’Europa l’Italia, sia una missione che blocchi le partenze dalla Libia, distrugga le barche degli scafisti e contestualmente concordi l’istituzione di campi di accoglienza e d’identificazione negli stati del nord Africa, primi fra tutti la Tunisia e l’Egitto”. E’ questa la proposta del Presidente della Liguria Toti: “Il governo italiano anziché partecipare a sterili dibattiti che non porteranno a nulla si attivi per negoziare con Tunisia ed Egitto la creazione di questi campi di accoglienza, fornendo a quegli stati tutti gli aiuti economici e organizzativi necessari perché ciò avvenga”.
(Rispondi)
 
 
 
geishaxcaso
geishaxcaso il 03/09/15 alle 11:15 via WEB
in questo modo si frenerebbe la speculazione degli scafisti e si renderebbero più funzionali le procedure di identificazione, garantendo sicurezza e diritti per tutti. Mi sembra una proposta sensata, solo evitando la partenza con mezzi di fortuna si evitano i disastri a cui stiamo assistendo....
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 03/09/15 alle 17:38 via WEB
Apparentemente sì, ma tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare...
(Rispondi)
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
italiana il 04/09/15 alle 22:06 via WEB
Ha perfettamente ragione!Solo una cosa...:-non è stata l'Europa a rimandare indietro la famiglia di questo bambino, ma il Canada.Siamo già abbastanza accusati di colpe che non abbiamo;vogliamo aggiungere un'altra accusa infamante?
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963