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« TU DI CHE "CRISI VITALE...LA FOTO DEL GIORNO,SCIEN... »

IL CASO OSSERVATO DA ME DIRETTAMENTE: PRECEDENTE CHE FARA' GIURISPRUDENZA, LA STALKER SILVIA CESARIN,

Post n°5324 pubblicato il 23 Marzo 2011 da psicologiaforense

LA STALKER CHE PERSEGUITA UNA INTERA COMUNITA'
PRIMO ED UNICO CASO IN ITALIA DI CONDANNA PER STALKING A DANNO DI TUTTA UNA PARROCCHIA. IL PROVVEDIMENTO DEL GIUDICE E' ORA STUDIATO IN TUTTE LE FACOLTA' DI GIURISPRUDENZA 

E IL GIUDICE HA COSI' ORDINATO: ANDRAI A MESSA IN UN'ALTRA PARROCCHIA!

Qui a Padova vicino a casa mia (io abito in Prato della Valle) c'è un elegante e ricco quartiere residenziale.  In tale quartiere, nel 2002,  la Dott. Silvia Cesarin (all'epoca di 36 anni), nubile  -nota e stimata professionista padovana- compra un bellissimo appartamento in un condominio che dà sull'oratorio della parrocchia . E lì iniziano i guai e le liti che avrebbero divertito ed ispirato il Goldoni. Altro che "baruffe chiozzotte".  
La professionista non tollera il chiasso dei bimbi e dei ragazzi e le attività ludiche che gli stessi svolgono presso l'oratorio (vedi la foto). Il parroco non può, ovviamente, impedire ai giovani di frequentare la parrocchia. Così la signora, in questi anni,  lo denuncia 35 VOLTE e gli "manda" polizia e carabinieri per 250 volte.
Finalmente scatta la denuncia per stalking contro la Dott. Cesarin e il Giudice l'altro ieri ha ordinato all'imputata di non avvicinarsi, comunicare, interagire nè con il prete don Francesco Tondello nè con chi si reca in parrocchia,  e di assistere alla messa, se lo desidera, in altra chiesa e con altro sacerdote.

 
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Commenti al Post:
io.morgana1963
io.morgana1963 il 23/03/11 alle 16:25 via WEB
;))), acquistare una casa richiede un attenzione particolare che va oltre il prediligere un quartiere residenziale. Si fa un gran parlare dei giovani e dell'aiuto che si deve dar loro per crescere sani in corpo e mente. Un applauso al giudice, poiche' credo che alla proprietaria dell'appartamento non manchino i mezzi per rendere insonorizzata l'affacciata sull'oratorio....e magari con la bella stagione scendere e partecipare essa stessa ai ludici giochi della parrocchia, le rassenera' l'anima ed accrescera' il suo spirito ;)))))
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 23/03/11 alle 17:00 via WEB
eheheheheh se la Signora volesse potrebbe vendere l'appartamento guadagnandoci significativamente perchè quella zona dal 2002 ad oggi si è rivalutata tantissimo. Ma non lo farebbe mai perchè dal suo punto di vista sarebbe come ammettere che aveva torto. Ciò chiarito, devo dire che la Dott. Cesarin, (46a, nubile con una figlia di 20 anni che abita per conto suo) è titolare di uno studio di commercialisti molto ben frequentato. Fa parte della Padova "bene". E' piacevole, educata, cordiale, competente, rigorosa, onestissima, controllata, ecc... FINCHÉ NON LE NOMINI DON FRANCESCO O LA PARROCCHIA! Inoltre è convinta che prete e ragazzi si inventino giochi di squadra ecc.. non per divertirsi tra loro, per stare assieme, per fare movimento, per socializzare, per allenarsi, ecc... ma esclusivamente al fine precipuo di perseguitarla, di non darle pace, di costringerla ad andarsene. Pro veritate bisogna sottolineare che in questi ultimi tempi (dopo 35 denunce, dopo scenate di ogni genere, dopo piazzate, dopo l'intervento per 250 volte delle volanti o delle gazzelle, dopo il sequestro del pallone ogni volta che cade al di fuori del campetto, ecc...) i ragazzini, pare, la "prendano in giro" quando passa o le facciano dei dispetti come infilare un gelato nella sua buca delle lettere, ecc... ADESSO il prete pro bono pacis ha chiesto ed ottenuto il trasferimento ad altra sede.
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maraciccia
maraciccia il 23/03/11 alle 17:56 via WEB
ahahah...i casi della vita....bellissimo...evviva gli oratori.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 23/03/11 alle 18:24 via WEB
CARISSIMA MARA, sì. Tutto per un campo di calcetto. Tutto per qualche tiro «alla viva il parroco». Tutto perché a 12 anni la coordinazione è quello che è, e quando sei in difficoltà «spazzi» via la palla per evitare di subire il gol. La guerra fra la parrocchia di San Paolo e la 47enne titolare di uno studio di elaborazione dati è cominciata così, per i palloni che finivano sulle sue finestre, sul tetto, in giardino. Per le grida di esultanza e le imprecazioni. «Non restituiva ai ragazzi la palla, anzi usciva di casa e puntualmente la bucava davanti ai loro occhi», ricorda don Francesco Tondello, il parroco di San Paolo. Piccole seccature all'inizio. Mese dopo mese si sono ingigantite fino a trasformarsi in una battaglia all'ultimo sangue che dura ormai da sei anni, a colpi di carte bollate. La guerra qualche giorno fa è sfociata nell'ordinanza restrittiva per la donna: non può più avvicinarsi alla parrocchia. Si tratta del primo caso in Italia di provvedimento firmato da un Gip per stalking nei confronti non di una persona, ma di una comunità.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 23/03/11 alle 18:28 via WEB
.... LUNEDI' Il caso del patronato di San Paolo è stato studiato anche nella facoltà di giurisprudenza dell'ateneo di Napoli come primo caso non a privati ma a una comunità. Il bello è che assistevano alla lezione più avvocati che studenti!
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maraciccia
maraciccia il 23/03/11 alle 23:56 via WEB
"Bagatelle"...tra vicini. Che a volte finiscono in tragedia.
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occhi_digatta
occhi_digatta il 23/03/11 alle 18:30 via WEB
Buonasera,una domanda dovrebbe sorgere spontanea,anzi facciamo due..... La signora come fa a non gioire guardando dei bambini o ragazzi giocare? Forse perchè nella sua infanzia non ha conosciuto il gioco? o forse prchè il suo è un passato tormentato? hopss sono tre.....un abbraccio Giuliana.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 23/03/11 alle 19:24 via WEB
GRAZIE SERENELLA. Pensa al blogger-stalker che perseguita gli altri blogger. Perchè lo fa? Perchè ha una vischiosa patologia psichiatrica. LIBERO, da subito, è intervenuto con la lista nera, la moderazione, il "bannare", ecc.. ma con scarsi risultati perchè il persecutore non la smette mai… è come un emofilico, continua a “sanguinare”. Detto tutto questo in premessa e solo a mo' di esempio, veniamo alla Dott. CESARIN. La Donna, allevata coraggiosamente e da sola la figlia (che abita per i fatti suoi)e raggiunto il successo economico e professionale grazie al suo lavoro, pensava di potersi creare lì, in quel bel condominio, il suo piccolo, inviolabile Eden. E così è stato (ha un appartamento stupendo). Dal 2002 al 2004 TUTTO E' ANDATO BENISSIMO PERCHÈ MANCAVA IL PARROCO E L'ORATORIO ERA CHIUSO. A metà del 2004 arriva Don Francesco, è giovane, dinamico, attivo e crede in quello che fa, nella missione che è chiamato a svolgere. Si dà da fare. Contatta ragazzi e giovani, li toglie dalle sale giochi, dai bar, dalle piazze o li libera dalla solitudine in casa. Con loro riorganizza l'oratorio. A questo punto per la Cesarin c'è stata (metaforicamente) la "cacciata dal paradiso terrestre". Il suo “SANCTA SANCTORUM” viene "brutalmente" violato e stuprato da grida di bimbi, da rumori di giochi, da musiche per le festicciole di compleanno, da palle che volano in ogni dove, ecc…. Da qui il disagio psichico che l'ha trasformata in una stalker. ALLA FINE HANNO PERSO TUTTI: il prete dovrà abbandonare tutto e ricominciare da capo chissà dove, i genitori dei ragazzi- per evitare problemi- impediscono ai figli di frequentare l'oratorio. La stalker è vista da molti con disprezzo o commiserazione e dopo aver speso quasi 75 mila euro in avvocati si trova diffidata e tra qualche mese sarà condannata e costretta al risarcimento dei danni alla parrocchia (forse 100.000 euro non basteranno). Sic transeat gloria mundi!
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occhi_digatta
occhi_digatta il 23/03/11 alle 19:48 via WEB
Ti ringrazio per avermi risposto in modo esauriente,te ne sono grata e ti invito a rivisitarmi nelle tue possibilità serale,la storia continua di Angelo,un abbraccio cara Giuliana per tutto,è bello saperti presente ma soprattutto leggerti con occhi attenti. Serenella
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 23/03/11 alle 20:13 via WEB
GRAZIE SERENELLA, sei molto gentile.Dopo ripasso da te. Ora vado a cena. Buona serata, a più tardi!
(Rispondi)
 
R3nata
R3nata il 23/03/11 alle 19:52 via WEB
Avere una vicina così è da incubo...avere dei buoni rapporti di vicinato non è comunque cosa facile,ognuno avrebbe da raccontarne le sue.Ho letto il tuo post sulla normalità,sono felice di non esserlo viste le caratteristiche!!!*___^Ti ho scritto l'altro giorno in pvt ma hai la messaggeria piena.Volevo dirti che mi rincresce non passare più spesso,ma tra aprire il tuo blog,poi la pagina del commento ed infine inviarlo mi fa stare delle ore in attesa...ma come mai????Un abbraccio e buona serata
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 23/03/11 alle 20:09 via WEB
Cara Renata mi limito a raccontarti questa storia: D'ora in avanti, se l'inquilino è esasperato dal vicino maleducato potrà lasciarsi andare a frasi di sfogo del tipo: «li sistemo io quelli» senza incorrere in condanne penali. Non si commette quindi il reato di minaccia. A legittimare questa reazione di protesta contro le cattive abitudini nei condomini è la Cassazione che ha respinto la richiesta del pm di Firenze, di condannare per minaccia una signora che a seguito di un diverbio per motivi condominiali, si era rivolta ad un inquilino particolarmente rumoroso a causa dei suoi cani, dicendogli: «Vi sistemo io alla prima occasione». Il pubblico ministero fiorentino aveva infatti sollecitato l'annullamento «per manifesta illogicità» dell'assoluzione della donna, decretata in primo grado dal Giudice di pace della città toscana. Ma per la Suprema Corte, questo genere di sfoghi determinati dall'esasperazione «posseggono un certo tasso di ambiguità», privo di «portata minacciosa». E, tenendo conto dell'intero contesto della vicenda, è lecito utilizzarli. In sostanza, la minaccia della donna è stata di fatto giudicata inverosimile. Di qui il suo definitivo proscioglimento. A beneficiare della sentenza 26079/05 della quinta sezione penale, W. M., 56enne fiorentina che, esasperata dagli strepiti che ogni giorno udiva nell'appartamento sovrastante, aveva minacciato il diretto interessato. Il processo penale ha avuto inizio davanti al giudice di pace di Firenze, su querela del proprietario dei cani che ha denunciato la sua vicina di casa per minacce, reato punito dall'articolo 612 del codice penale. Tale norma prevede che «chiunque minaccia ad altri un ingiusto danno e' punito, a querela della persona offesa, con la multa fino a 51,6 euro. Se la minaccia e' grave o e' fatta in uno dei modi indicati nell'articolo 339, la pena e' della reclusione fino ad un anno e si procede d'ufficio». Il caso e' finito in Cassazione dopo che il pm aveva impugnato l'assoluzione della signora, decisa dal giudice di pace. Ma la Suprema Corte e' stata di diverso parere ed ha convalidato il verdetto di primo grado, dichiarando «inammissibile» il ricorso del pm. I giudici di piazza Cavour si sono cosi' allineati alla sentenza del giudice di pace, evidenziando la legittimita' dello sfogo della signora. Infatti, «le parole pronunciate, per il contesto nel quale sono state espresse - continue LITI CONDOMINIALI - non contengono una prova sufficiente in ordine alla portata minacciosa».
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ormalibera
ormalibera il 23/03/11 alle 23:22 via WEB
Stupendo. Non sono cattolica, ma il troppo è troppo. Quando ha comprato casa sapeva che non era immersa nel silenzio. Se era conveniente doveva accettare anche il chiasso. Ottima sentenza,
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Ancientrose
Ancientrose il 23/03/11 alle 23:33 via WEB
Evviva questo Giudice allora!!! La verità è che oramai si è totalmente intolleranti a tutto.... Mi spiace per questo parroco e per i suoi ragazzi, se dopo aver fatto tanto ora vuole rinunciare a portare avanti le sue iniziative...
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DolceAmaraMelannas
DolceAmaraMelannas il 23/03/11 alle 23:53 via WEB
Beh...diciamo che a volte la giustizia è oscillante. Una mia vicina aveva, nel suo immenso giardino, una coppia di pavoni bellissimi, non so se lo sai ma i pavoni emettono degli urletti striduli durante il giorno e alcuni vicini, non gradendo, li hanno fatti allontanare per cui la signora ha dovuto rinunciarvi. Altri vicini invece preferiscono crescere le galline che oltre ad urlare....emanano d'estate un cattivo odore. Non so come e perchè ma le galline sono ancora lì e imperterrite continuano a urlare e a fare uova alla faccia di tutti! *____*
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ferrarioretta
ferrarioretta il 24/03/11 alle 04:02 via WEB
E tutti vissero infelici e scontenti.. Sogni d'oro GIULIANA.
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Reginella78_A
Reginella78_A il 24/03/11 alle 09:12 via WEB
Bè che dire, questo è il classico esempio d'intolleranza, perchè da che mondo e mondo, nei quartieri non c'è mai un silenzio di tomba, sempre che uno non viva in mezzo ad una landa desolata o al cimitero! Quindi bene ha fatto il giudice! Io stessa vivo in un condominio e cerco di estraniermi daiu vari rumori: il ragazzino che si esercita al piano, quelli di sotto che parlano a ultrasuoni, quelli che passano da un piano all'altra facendo un casino allucinante, ma penso che anch'iuo faccio rumore, mica sono Lupin! Ebbene c'è gente nel mio palazzo che qualsiasi tipo di rumore o altro rompe le cosìdette! Lamentele all'amministratore, piazzate davanti alla porta di casa con annesse urla e insulti, minacce.... bè allo stalking non c'avevo pensato in effetti!!! ehehehehehe Buona giornata!
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loscrittoremascherat
loscrittoremascherat il 24/03/11 alle 14:46 via WEB
Sai questa notizia mi aveva molto incuriosito quando era comparsa sul corriere. Oggi la rivedo qui e come la prima volta il primo istinto è quello di ridere, ma poi ti rendi conto di quello che avrà passato il povero prete che si è trovato tutte quelle volte i Carabinieri in oratorio. Io direi che qualcoda di psicopatologico qui c'era. Ciao Ciao
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donata_57
donata_57 il 25/03/11 alle 18:04 via WEB
Ma la professionista forse non sapeva che gli oratori sono frequentati da ragazzi ?
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