MARCO PICCOLO

Che beffa questa vita, Vittorio Arrigoni attivista “social” con la vocazione per l’utopia!!! .... ed è utopia davvero immaginare che questi popoli possano mai in qualche modo avvicinarsi ad un etica di vita civile. Un pensiero per Lui.... Buona giornata Giuliana un abbraccio

BUONGIORNO MORGANA! Condannava senza appello il sistema dell'odio, della violenza, della guerra e gridava "BASTA SANGUE!" nel suo blog e nei suoi articoli. Questo ha dato fastidio a molti e non è un caso, secondo me, che lo abbiano assassinato non con un colpo di pistola o tagliandogli la gola ma soffocandolo.

Silenzioso si spegne il grido innocente, senz'aria muore il sogno d'un fiore.

GRAZIE Jirah, è proprio così. Il fiore sul suo ramo più alto

Nell'ottica del "missionario" una vita sacrificata è giustificata dall'aver ottenuto una piccola cosa per alleviare le sofferenze, ma il problema è che non sappiamo in realtà nulla di chi sia veramente Hamas, chi i Salafiti, cosa stelle facendo lui, siamo in mano a giornali e comunicazione di massa, notoriamente precisi, obiettivi, documentati, in buona fede ed esenti da favole e notizie/giudizi sommari... Ciao!

Purtroppo i media anzichè fare informazione fanno propaganda, per questo il web potrebbe (e a volte ha) una funzione importantissima. In Medio Oriente c'è un'orrenda strategia che vuole la soppressione di tutti coloro che in qualche modo possono favorire un'alternativa alla guerra.

Si...ho appena letto la notizia sul Carlino.....terribile..lui è morto..e non sapremo certo chi è stato.. rischiava la sua vita per i suoi ideali...e qualcuno da poco gliel'ha tolta

BUONGIORNO CARA MARA! Pare che la violenza debba sempre trionfare sulla ragione. Vittorio era disarmato ma non inerme...

Nello sciame di nichilisti che imperversano l'occidente, una mosca bianca questo ragazzo. Anche belloccio, devo ammettere. Meno male che non si è presentato ai provini del Grande Fratello, ché magari ce lo trovavamo in nomination... Bravo Vittorio, onore a Te! http://guerrillaradio.iobloggo.com/

Sì, ha offerto con la sua vita una testimonianza importante.

Per lui c'è da piangere davvero!Una morte in nome della pace vera... Un esempio,questo giovane,di cosa vuol dire credere con tutti se stessi in qualcosa e visto che la pace era il suo ideale... CIAO GIULIANA:)

SI' ORETTA! Questo Ragazzo fa riflettere e fa comprendere che MARTIRE non è colui che accetta di morire, ma colui che affida completamente la propria vita ad altri.....

Fa male perdere Uomini come lui. Molto male...

E' difficile trovare chi non sia d'accordo con questa Tua affermazione!Questo Ragazzo ha fatto coesistere la verticalità della più pura ideologia del pacifismo con l'orizzontalità dell'impegno quotidiano operativo concreto con i più deboli, con le vittime della violenza e della guerra. In questo senso, lo si vedeva lavorare nei campi con i palestinesi, sfidare i cecchini a fianco dei muratori, salire sulle barche dei pescatori...