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LA FOTO DEL GIORNO, IL GATTO E LA VOLPE, FIABE E REALTA', ANIMALI, MICINA DOMESTICA, VOLPE ROSSA, TERRITORIO, CONFINI,

Post n°5633 pubblicato il 15 Luglio 2011 da psicologiaforense

GIRA ALLA LARGA

Del gatto e la volpe delle fiabe non hanno proprio nulla. Anzi questa micina domestica di guardia nel cortile del suo padrone, non sembra affatto gradire la presenza dell’intrusa, che allontana coraggiosamente nonostante la differenza di stazza. Oltre al territorio, gatti e volpi (quelle rosse in particolare) si contendono un bottino preciso: i topi, che le volpi inchiodano al suolo con le zampe anteriori, dopo lunghe attese nell’immobilità più assoluta.

 
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Commenti al Post:
maraciccia
maraciccia il 15/07/11 alle 17:14 via WEB
ahahah....il micio ha la meglio, ma le rosse sono pericolosissime
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/07/11 alle 17:22 via WEB
eheheheheh tu che sei cresciuta a "pane e volpe" te ne intendi!
(Rispondi)
 
 
maraciccia
maraciccia il 15/07/11 alle 18:15 via WEB
se..se...cresciuta...!!!...ma se sono una bimba...5-6..anni appena....e ora ti rimangi anche questo...!!son qui ancora che aspetto!!...com'era?...se vieni in Piazza...vicino al camion Findus..ti vedo!!...ahahah...
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/07/11 alle 18:35 via WEB
eheheheheh adesso guardo.....
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/07/11 alle 18:40 via WEB
in questo momento vedo tre furgoni bianchi in piazza. E non c'è il sole. Poca gente in giro...Bar quasi deserto...
(Rispondi)
 
 
maraciccia
maraciccia il 15/07/11 alle 21:55 via WEB
ahahah..vero...il paese è un deserto...tutti al mare...o al monte...
(Rispondi)
 
girgenti_1929
girgenti_1929 il 15/07/11 alle 19:27 via WEB
che carattere la micia!
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/07/11 alle 19:37 via WEB
Anche la volpe non scherza. Dopo pochi giorni di vita i volpacchiotti così graziosi e apparentemente così fragili, si rivelano d'improvviso feroci e incredibilmente aggressivi nei confronti dei fratelli. Così quando il padre o la madre portano le prede nella tana, il volpacchiotto dominante non solo si piglia il boccone più grosso, ma deruba spudoratamente il fratello che lo segue nella scala gerarchica. I più deboli rimangono a bocca asciutta e finiscono per morire di fame. Una volta che con questo sistema la gerarchia è solidamente costituita, l'indole dei volpacchiotti muta radicalmente. E quando incominciano a uscire dalla tana a un mese di età, rivestiti da una prima livrea rosso vivace dopo la muta infantile, a vederli così socievoli, allegri e giocherelloni, nessuno immaginerebbe di quali violenze siano stati protagonisti solo pochi giorni prima, nel segreto della tana.
(Rispondi)
 
pazzaserialkiller666
pazzaserialkiller666 il 15/07/11 alle 20:37 via WEB
Che bello il gatto tartarugato *_* Un salutone, buon week-end! Killer
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/07/11 alle 22:11 via WEB
Ciao Killer, buona fine settimana anche a te:-)
(Rispondi)
 
percasopoetessa
percasopoetessa il 15/07/11 alle 21:05 via WEB
Mi ricordano il gatto e la volpe di Pinocchio,due bellimbusti che circuiscono l'ignaro burattino.Anche nel quotidiano,l'uomo stesso si traveste assumendo le sembianze di questi graziosi animali, il buffo è quando si scontrano gli uni con gli altri, reclamizzando proprietà altrui.Gradevole serata Giuliana_Frid@
(Rispondi)
 
ferrarioretta
ferrarioretta il 15/07/11 alle 22:24 via WEB
Poveri topi,quanti nemici che hanno,per fortuna sono molto prolifici.. La natura sa come gestire le sue creature..
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/07/11 alle 22:38 via WEB
Tranquillissima! Eheheheheheheh C'è anche il "topo Einstein" creato in provetta. Rispetto ai suoi simili ha il doppio di cervello. UN gruppo di ricercatori americani dell' Università di Pennsylvania ha indotto una sintesi sovrabbondante di un fattore di crescita simile all' insulina in topi transgenici. Il cervello di questi topi a sviluppo ultimato aveva dimensione, peso, numero di cellule nervose e altre proprieta' morfologiche superiori del 50 per cento rispetto ai topi normali. L' importante scoperta è annunciata sul numero di aprile della rivista Neuron.
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/07/11 alle 22:40 via WEB
... SEGUE ORETTA.... DA QUI viene da chiedersi: con quale meccanismo evolutivo si è formato il cervello dell' Homo sapiens? Il problema riguarda in particolare la dimensione della corteccia del nostro encefalo rispetto a quella delle altre specie e non concerne la questione ancor più complessa della natura delle funzioni cognitive che ne scaturiscono e che sono alla base di processi mentali come pensiero e coscienza. Ma è evidente che i due problemi sono fortemente collegati.
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solounsoldo
solounsoldo il 15/07/11 alle 22:32 via WEB
Certo che la volpe è proprio bella. Chissà se un giorno dovremo spiegare ai nostri figli quanto fossero belle le volpi ormai estinte. (senza l'uomo il mondo sarebbe una favola)
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psicologiaforense
psicologiaforense il 15/07/11 alle 22:43 via WEB
Hai proprio ragione. I territori non ancora "scoperti" e "invasi" dall'uomo erano perfetti.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/07/11 alle 22:55 via WEB
....segue SOLOUNSOLDO... Non credo si estinguano. Ad esempio la volpe rossa che viaggia sempre sola un bel giorno incontra il maschio. La loro conoscenza si fa più intima e avviene l'accoppiamento. È un rapporto prolungato, per la speciale struttura del pene che si rigonfia in modo abnorme una volta penetrato nella vagina. Ragion per cui il maschio non riesce a estrarlo se non dopo un certo tempo, quando ritorna alle sue dimensioni normali. È, anche questa, una delle tante strategie messe in opera dalla natura per garantire una fecondazione sicura. Ed è probabilmente questa prolungata intimità sessuale a cementare la coppia. Il maschio e la femmina, infatti, rimangono insieme fino a circa dieci settimane dopo la nascita dei piccoli. E bisogna riconoscere che per un individuo di abitudini solitarie come la volpe rossa è un bel sacrificio affrontato e sopportato in omaggio alla famiglia. La femmina si sente materna fin dal momento in cui incontra il suo partner: subito cerca il posto più adatto per scavare una tana accogliente che possa servirle da sala parto. La futura madre fa la sua scelta con grande oculatezza. Il luogo deve trovarsi preferibilmente sul pendio di una collina, dove la neve si sciolga prima che in pianura e la pendenza assicuri un buon drenaggio. Il terreno dev'essere morbido perchè lo scavo risulti più facile. Infine deve trovarsi non lontano da una riserva d'acqua. Oltre a queste caratteristiche, le tane devono avere sempre parecchie uscite. Una misura di sicurezza più che necessaria in un ambiente infestato dai coyote e da altri numerosi predatori. La VOLPE però non si accontenta di una tana sola. La prudenza non è mai troppa. Si accaparra anche altri nascondigli, sia pure di emergenza, per potervi trasportare i piccoli in caso di pericolo. La tana principale comunque diventa la "casa coniugale" per parecchie generazioni. È lì che avviene il lieto evento, nella camera più interna, e quindi più sicura, tutta tappezzata con i morbidi peli che la madre si è strappata appositamente di dosso. Passati i cinquanta giorni della gestazione, la volpe partorisce una media di cinque piccoli. Ogni volta che un neonato si affaccia alla luce, è bene attenta a seguire il rituale di prammatica. Con i denti taglia il cordone ombelicale, libera il piccolo dagli annessi embrionali e poi incomincia a leccarlo con vigore. È un energico massaggio che stimola l'inizio della respirazione. E pochi istanti dopo risuona nella tana il primo guaito del cucciolo.
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solounsoldo
solounsoldo il 16/07/11 alle 08:14 via WEB
risposta piu che esaustiva. Grazie e buon week end.
(Rispondi)
 
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