Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
finchè vita non vi separi
 

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umorismo e satira

 

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« E' MORTA AMY WINEHOUSE,...VITA A DUE, SESSO, SESSU... »

TU DI CHE DESTINO SEI? VITA, CORAGGIO DI CAMBIARE, POTERE OCCULTO DEL DESTINO, LIBERTA' INTERIORE, POTERI STRAORDINARI

Post n°5645 pubblicato il 24 Luglio 2011 da psicologiaforense

Quale ruolo gioca il destino nella nostra esistenza, e quanto siamo in grado di cambiarla?

LA TRAMA DELLA NOSTRA VITA

Cambiare se stessi è dare una forma al proprio destino.

Affidarsi passivamente al  destino è  come essere intrappolati in una determinata condizione, una specie di incubo se non si pensa in termini di cambiamento, del quale però si ha una terribile paura. Quando, finalmente,  si comincia a cambiare, i sentimenti diventano più forti e avanzano  desideri, passioni, ideali, progetti. Ma che cosa toglie alle persone il coraggio di cambiare? Innanzitutto  i condizionamenti, nemici insidiosi della libertà interiore, e poi i segreti, le menzogne, chi mente perde energia, chi trattiene, nasconde le emozioni, finisce per star male, per ammalarsi, esprimendole si trovano risposte. Bisogna desiderare l'impossibile, realizzare i sogni, siamo noi a decidere. Se si riesce a vedere ciò che si ha dentro, si scatenano poteri straordinari, si cambia il mondo, come nella favola di Aladino che strofina la lampada e compare il genio che avvera i desideri.

 
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Commenti al Post:
montagnafriuli
montagnafriuli il 24/07/11 alle 14:46 via WEB
Complimenti per il tuo Bellissimo Blog.Mandi
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 24/07/11 alle 15:32 via WEB
Mandi, frequenti posti che conosco bene. Grazie per visita e commento. A presto! Buona Serata!
(Rispondi)
 
ZeroRischi
ZeroRischi il 24/07/11 alle 14:54 via WEB
La paura è padrona della nostra vita. Proprio per paura siamo resistenti ai cambiamenti, forse perchè temiamo di smarrire noi stessi. Il cambiamento nasconde lo strumento del riconoscimento di se stessi. riuscire a riconoscere i propri sogni, non temere le "visioni", significa mantenere la propria identità insieme alla capacità di realizzare il progetto di vita che ci siamo disegnati. Chi accetta il cambiamento e lo governa ha sicuramente la possibilità di realizzare i propri sogni. Buona domenica :) Francesco
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 24/07/11 alle 15:39 via WEB
C’è un quadro di Paul Klee, l'Angelus Novus, è l'immagine di un angelo trascinato verso l'ignoto mentre volge gli occhi indietro a qualcosa che ben conosce. E mi pare illustri bene quello che tu dici. Del pari, il tuo argomentare mi ricorda la storia di Noè, del diluvio universale. L'arca, (parola che in ebraico vuol dire città sacra), corrisponde ad una dimensione interiore, un luogo dentro di noi nel quale mettere qualcosa che sia fertile (le coppie di animali), che sono le idee, i pensieri, i sentimenti. La conoscenza che si ha della realtà deve "salire in alto", questo è il segreto dell'arca e costruirla significa attrezzarsi per affrontare il cambiamento. La paura del diluvio, dell'acqua che separa dagli altri è paura di restare soli... di cambiare!
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 24/07/11 alle 15:48 via WEB
.... qualcuno potrebbe dire di se stesso: " Il mio nome è "sarei potuto essere". Mi chiamo anche "ormai è troppo tardi" e "son fatto così e non posso cambiare".
(Rispondi)
 
 
 
 
ZeroRischi
ZeroRischi il 24/07/11 alle 16:02 via WEB
Sono fatto così, dovete rassegnarvi! Lo dico spesso, ma solo a chi propone argomentazioni pretestuose. Non posso cambiare. Lo dico spesso, ma non ci credo... sono da sempre in costante e continuo cambiamento: solo chi mi è molto vicino e attento se ne rende conto!
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 24/07/11 alle 16:43 via WEB
CARO FRANCESCO, si vede con chiarezza che sei una persona in continua evoluzione, in continua crescita. Non sei disposto ad annegare nel mare calmo e traditore dell'abitudine, del conformismo, della routine e della coazione a ripetere.
(Rispondi)
 
pasquino_indignato
pasquino_indignato il 24/07/11 alle 15:10 via WEB
Che bello! Buona Domenica! P.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 24/07/11 alle 15:51 via WEB
Grazie. "Trovarsi a faccia a faccia con l'aritmetica della vita a volte è terrificante." BUONA DOMENICA!!
(Rispondi)
 
Un_Knwon
Un_Knwon il 24/07/11 alle 16:10 via WEB
molto bello ed interessante questo post ama te stesso, e la vita ti amerà...è titolo di un libro che ho letto e che consiglierei come tanti altri che portano a cercare dentro di te, e ri-trovarti.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 24/07/11 alle 16:20 via WEB
Grazie per visita e commento. Il fatto, in buona sostanza è questo: non bisogna rinunciare o rinviare il proprio processo di cambiamento e la ricerca di se stessi. Infatti, tutte le volte in cui assumiamo un atteggiamento di rinuncia, vaste zone della nostra personalità vanno inutilizzate e tendono ad atrofizzarsi. Inoltre ogni rinuncia accresce l 'urto delle forze interiori in conflitto tra loro e questo ci fa sentire impotenti, scoraggiati, tristi, infelici, stanchi, insoddisfatti e sfiduciati. Al contrario, quando prendiamo una decisione reale ed autonoma ci mettiamo in comunicazione con noi stessi e utilizziamo la nostra personalità "intera" ( gusti, valori, priorità, capacità di giudizio, consapevolezza, energia, ecc... ) In una felice azione armonica ed integrata.
(Rispondi)
 
zanna1999
zanna1999 il 24/07/11 alle 16:48 via WEB
Mi sembra che sto cambiando di nuovo l’involucro che riveste ciò che sono..è un cambiamento che può imbrogliare ..il nucleo è rimasto immutato..
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 24/07/11 alle 16:57 via WEB
Carissima NATASHA, a volte si ha questa impressione perchè la persona adulta è il risultato di tre nascite: una fisica, una psichica ed una sociale. La nascita fisica è l'atto che denominiamo di norma come la nostra nascita. Dalla psicologia dell'inconscio sappiamo che solo dall'età di circa un anno e mezzo, incominciamo a sentirci come persona distinta. Improvvisamente osserviamo che siamo separati dalla madre e dal resto del mondo, che siamo soli nel senso propriamente detto della parola. E' questa la nascita psichica. Dopo la "grande paura" della nascita fisica, la nostra nascita psichica è una ulteriore esperienza drammatica: quella della "solitudine". Più tardi verso i 14 anni ( è il periodo della pubertà) l’ uomo vive finalmente la sua terza nascita: quella sociale. TU SEI MOLTO GIOVANE e la "nascita" psico-sociale (che si conclude quando muori)spesso, per vari motrivi, fa percepire un senso di incompiutezza che tecnicamente si chiama "sindrome della crisalide".
(Rispondi)
 
 
 
zanna1999
zanna1999 il 24/07/11 alle 17:39 via WEB
Molto interessante e istruttivo ciò che mi hai detto.Non conoscevo queste tre nascite di quali hai parlato..ecco perche mi piace passare da te: Leggendo i tuoi post non si smette mai di scoprire come siamo fatti “dentro”..Ti ringrazio davvero ^____^
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 24/07/11 alle 17:02 via WEB
..... e allora, adesso, che cosa si può dire alla crisalide? PUOI VOLARE FARFALLA!
(Rispondi)
 
 
zanna1999
zanna1999 il 24/07/11 alle 17:40 via WEB
Dammi il tempo di asciugare le ali.. ;-)
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 24/07/11 alle 18:17 via WEB
eheheheheh tutto il tempo che vuoi!Però: FAI SEMPRE QUELLO CHE HAI PAURA DI FARE :-)))))
(Rispondi)
 
ferrarazzo
ferrarazzo il 24/07/11 alle 17:38 via WEB
Liberare il meglio di se è importante ma non tutti possono o ci riescono...intanto iniziare un percorso è mettere una marcia in più.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 24/07/11 alle 18:22 via WEB
E' vero! Quanti riescono a guardare nelle proprie tenebre? E quanti, fra quelli che lo fanno, hanno poi il coraggio e il rispetto per se stessi per compiere un grande balzo: MORIRE ALLE VECCHIE ILLUSIONI E INIZIARE A VIVERE!
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 24/07/11 alle 18:26 via WEB
.....SEGUE FERRARAZZO..... in realtà, CARISSIMA CRISTINA, non è poi così difficile capire i dinamismi inconsci che ci "bloccano". Il difficile sta nel voler far uso di ciò che si è capito per modificare il proprio stile di vita (e questo è dovuto a quel lutulento meccanismo psichico che si chiama : "CUSTODIA PASSIVA DEGLI AUTOMATISMI")
(Rispondi)
 
Sylvia.P
Sylvia.P il 24/07/11 alle 18:10 via WEB
sei sicura/o di essere libera/o da ogni condizionamento e di essere in grado di desiderare l'impossibile, quindi di essere onnipotente e di conseguenza frustrata/o? Io no. Saluti sinceri... e con i piedi per terra :-)
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 24/07/11 alle 18:28 via WEB
L'evasione dalla realtà è la scelta più pericolosa che possa fare l'uomo per sfuggire alle sue angosce.
(Rispondi)
 
 
gginopino
gginopino il 24/07/11 alle 19:02 via WEB
L'evasione dalla realtà cronica è pericolosissima...un'evasione dalla realtà, temporanea, "controlata", equilibrata, è cosa più che comune...lo facciamo tutti, chi più, chi meno...si tratta di quelle fasi del giorno nelle quali si "naviga nelle fantasie"...tranquillamente, e senza pericoli...e, no, non possiamo liberarci di tutti i condizionamenti ai quali siamo stati e veniamo continuamente esposti...con i piedi per aria, ma il cervello ben piantato nel cranio...ed acceso..
(Rispondi)
 
Lubrano.M
Lubrano.M il 24/07/11 alle 22:16 via WEB
Considerando che spesso passi per il mio blog..ma non ho mai avuto l'onore di un commento..approfitto del presente post..per lasciarne uno "io"... Mi son sempre affidato al distino..e questo forse mi porta ad essere un "codardo" dell'esistenza...ma allo stesso tempo mi piacerebbe cambiarla..totalmente..ma non trovo..e non troverò MAI il coraggio e la forza per farlo...Un saluto Mikele
(Rispondi)
 
akkuaketa
akkuaketa il 25/07/11 alle 09:43 via WEB
Considerando che spesso passi per il mio blog..ma non ho mai avuto l'onore di un commento..approfitto del presente post..per lasciarne uno "io"...
grande LUBRANO.M!!!!
Comunque bello spunto! Per me, donna, c'è stato il momento della maternità e dell'accudimento dei figli, che mi ha assorbito così tanto da trasformarmi. Ora che sono abbastanza grandi sto cercando di riconquistare quegli spazi non direi dimenticati, ma messi da parte.
Un saluto, rob
(Rispondi)
 
 
Lubrano.M
Lubrano.M il 26/07/11 alle 00:14 via WEB
Ciaoo Rob!! Grazie per il "grande"...unitamente al commento..mi ha fatto sorridere..dopo una giornata..non proprio "entusiasmante"... e poi..almeno Tu mi hai risposto...contrariamente.. alla "padrona di casa"... ^___^
(Rispondi)
 
ferrarioretta
ferrarioretta il 25/07/11 alle 12:10 via WEB
Per è stata ed è una lotta continua: cercare di rimanere me stessa,pur nel vivere quotidiano.. eheheheh..credo di esserci riuscita,piurtroppo per molti.ahahahahahaha ME NE FACCIO UN VANTO! Non è stato facile,non è mai facile...
(Rispondi)
 
 
ferrarioretta
ferrarioretta il 25/07/11 alle 12:15 via WEB
"purtroppo"..sorry.. Aggiungo,che per questo mio modo di essere, ho perso tante conoscenze per strada..nella vita,ma col senno del poi,mi sono resa conto,che è stato meglio così.. Mi fermo che è meglio,oggi è un giornoin cui la mia testa,è più lucida del solito; come dice un'amica,è meglio che ..ti prendi un caffè ,Oretta e porta fuori il cane..
(Rispondi)
 
orderlife
orderlife il 25/07/11 alle 17:35 via WEB
post molto interessante, con permesso lascio il mio pensiero: Il nostro destino è un imprinting energetico che ogniuno di noi si porta appresso e che serve per ragguiungere il nostro scopo che è quello di servire dio. Per qualcuno già dotato è piu facile, altri fanno più fatica... :)
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 25/07/11 alle 20:19 via WEB
in altre parole..."quel che resta di me...non basta a far vivere un sogno." Della serie ...sono fatta male geneticamente. E ormai è troppo tardi per rimediare...*__*
(Rispondi)
 
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