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Post n°5678 pubblicato il 07 Agosto 2011 da psicologiaforense
VITA: SENSO, SIGNIFICATO, AMBIVALENZE, AMBIGUITA' UTOPIE FINITE, IDEOLOGIE MORTE, MURI CROLLATI: A CHE COSA AGGRAPPARSI PER DARE UN SENSO ALLA VITA? AL SUPERMARKET DELLA FELICITÀ!
![](http://www.mentalhelp.net/images/root/hope_id20790441_jpg.jpg)
E' condivisibile il manifesto di Gustave Flaubert dove scrive: "Per essere felici occorrono tre cose: godere buona salute, avere molto denaro, essere imbecilli. Ma se mancate in quest' ultimo requisito tutto è inutile". Ma i non imbecilli non s' arrendono: ambiscono alla felicità, ne patiscono la mancanza, ne discutono. Tanto che sulla felicità perduta si potrebbe organizzare un convegno e discutere di utopie, ideologie, riscoperta della politica e della "partecipazione". Che cosa aiuta o minaccia la felicità, quali sono i suoi punti fermi e quali gli strumenti per raggiungerla? La felicità è soddisfazione di se stessi, assenza di frustrazione. Non può esistere se c' è senso di inadeguatezza nel rapporto con gli altri. Non a caso le persone più felici sono gli oligofrenici: acritici, superficiali. Così come è felice la nuova figura dell' idiot savant, che popola moltissimi programmi televisivi: un mediocre che ripete bene delle cose senza capirne neppure una. Agli estremi ci sono la depressione (percezione di sè come inutilità) e il maniacale, soddisfatto di sè, felice indipendentemente dagli altri, convinto che il mondo ha bisogno di lui. Il mondo, appunto. Felicità interiore, ma sempre in relazione con gli altri.
Commenti al Post:
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lucavais il 07/08/11 alle 01:06 via WEB
La felicità è un sogno politico, una meta sociale, e non esiste vera democrazia senza quella tensione. Sotto questo profilo l' Italia mi pare profondamente infelice. E poeti e artisti che fanno? Parlano della felicità individuale e della sua impossibilità. La tragica gioia, diceva Oscar Wilde. Ma sotto il profilo sociale conta la tensione verso un obiettivo. L' utopia è stata caricata di sensi negativi, ma senza obiettivo, senza tensione non può esserci felicità.
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Arianna il 07/08/11 alle 01:08 via WEB
C' era più felicità un tempo, perchè c' era maggiore infelicità. Mancava il cibo e appena ce n' era un po' di più era festa. Il luogo della felicità collettiva è legato al poter fare quello che un altro giorno non si poteva fare. Quando il bisogno materiale è esaurito, allora la felicità diventa spirituale, dal bisogno si passa al desiderio. Siccome oggi quasi tutti abbiamo raggiunto un certo livello, aumentano i desideri. E si è più infelici, perchè viene a mancare il momento comune per godere assieme di alcune cose....
(Rispondi)
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Silvia il 07/08/11 alle 01:09 via WEB
Ci penso su. Buonanotte a tutti.
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psicologiaforense il 07/08/11 alle 01:18 via WEB
Sì, è anche un invito alla riflessione.FELICISSIMA NOTTE, A PRESTO!
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ARIANNA il 07/08/11 alle 01:11 via WEB
.... via via che ci si affranca dalle oppressioni più elementari sorgono bisogni piu' raffinati, complessi, spirituali. E ne nasceranno di nuovi. L' uomo e' incontentabile? Non è vero. E' che ogni epoca ha le sue vittorie, le sue sconfitte, le sue attualità.......
(Rispondi)
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Giovanna1 il 07/08/11 alle 02:17 via WEB
E se invece, il relazionarsi con gli altri, fosse diventata solo utopia?La felicità? Qual'è? Chi detta i canoni di codesta percezione dell'animo umano?
Attendo impaziente........grazie anticipatamente.
(Rispondi)
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percasopoetessa il 07/08/11 alle 06:41 via WEB
l'amalgama di percezioni emotive ci rende complementari e assolutamente proiettati per una serenità comune.Tu sei felice?
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coluci il 07/08/11 alle 08:21 via WEB
Felicità: senso di benessere, armonia. Emozione che coinvolge mente e cuore. Difficile, come scrive Flaubert, che si imbecillità. Forse in quel caso è illusione di felicità, è incoscienza dei nostri limiti. Come sempre, un post che porta a riflessione. Un saluto sincero di stima. Luciano
(Rispondi)
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zanna1999 il 07/08/11 alle 08:22 via WEB
Si è felici ,secondo me,stando proprio ad un passo da realizzazione dei propri sogni o desideri perche una volta raggiunti la felicità è di breve durata e “scappa” di nuovo..buon mattino Giuliana,già fatto la colazione? Clik
(Rispondi)
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Praj il 07/08/11 alle 10:06 via WEB
Per me, la felicità non sta nel fare ciò che si desidera, ma nel desiderare ciò che si fa.
Per ribaltare il paradigma che crede il contrario, occorre una trasformazione radicale del proprio punto di vista.
E' semplice, ma non facile...
(Rispondi)
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epoisa il 07/08/11 alle 10:09 via WEB
la mia ineguagliabile felicita' e' stata la scoperta che Dio esiste, mi ha voluta cosi' e mi ama come sono....l'infelicita' profonda e' stato tornare con i piedi per terra e diventare consapevole di quanto buio ho intorno...la mia felicita' oggi sarebbe condividere questa mia certezza, ma e' Dio che opera nel cuore delle persone, io posso solo parlare, scrivere, sperare e pregare che quello che e' successo a me possa essere condiviso da piu' persone possibili...la felicita' degli altri e' la mia.
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californiadream2009 il 07/08/11 alle 10:24 via WEB
in relazione agli altri fino ad un certo punto, conta anche molto il saper apprezzare ogni piccolo dono che la Vita ci offre, la fortuna di godere delle proprie piccole ricchezze quotidiane ..... le nostre frustazioni sono dovute anche ad errori nostri, c'è quasi sempre la scelta fra due strade ma non la saggezza di scegliere quella giusta, le emozioni alcune volte appannano il percorso .....
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TigerBlack il 07/08/11 alle 12:18 via WEB
Quindi la felicità dipende da come ci rapportiamo agli altri? E in caso di mal di denti, non ci rapportiamo solo con noi stessi?
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maraciccia il 07/08/11 alle 14:56 via WEB
La Felicità può essere diretta...o indiretta...qualcosa che ci appaga personalmente..che abbiamo realizzato noi, ma può essere indotta da altri. Vedi una vittoria della nazionale, il successo di un figlio, e così l'infelicità. Non sono i soldi a fare felici. Ci sono CASI DI MILIARDARI CHE SI SUICIDANO...ALLORA?...allora è un insieme, probabilmente uno stato d'animo acquisito nella vita. Comincio a pansare che dipenda anche del nostro personale dosaggio ormonale. Che nulla a a che fare con la ricchezza o l'intelligenza. Certo chi non è cosciente di se, non può essere felice..o infelice. Ma son convinta che anche gli animali sono felici e infelici, semplicemente loro non sono coscienti della morte.Ma provano paura, felicità per le carezze ricevute, dolore per il male, noia se son soli, fame e sete...come noi.
(Rispondi)
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maraciccia il 07/08/11 alle 15:06 via WEB
l'inutilità...come donna..come madre..come lavoratrice che non riesce più a star dietro ai cambiamenti., alle tasse alle liberalizzazioni..alla concorrenza ormai diventata devastante..inutile a me e agli altri..non ancora buona per la pensione, e non più buona nel lavoro, che non regge.. che accumula debiti. isolata, e non capita. In cerca di quello che non esiste. Un'utopia nuova..da costruire ancora.
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ferrarioretta il 07/08/11 alle 21:21 via WEB
BUONA SERATA GIULIANA..
Felicità? Una parola difficile da definire..
Il più delle volte,te ne accorgi all'improvviso..che sei felice..conviene gustarlo quel momento,al volo e poi..via,la vita scappa..
Altro giro,altra strada.altro.....
Stamattina,mi hanno "trascinato" via dal pc:))))
ahaha
SONO ANDATA PER FUNGHI..
(Rispondi)
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peramoresolamente il 08/08/11 alle 12:55 via WEB
Fede, Speranza e Carità...Ecco il segreto dell'eterna felicità..
Solamenteperamore Francesca.
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