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FEMMINICIDIO, MARITI, PADRI, FRATELLI CHE UCCIDONO, DONNE VITTIME, DONNE PICCHIATE, DONNE VIOLENTATE

Post n°5809 pubblicato il 28 Settembre 2011 da psicologiaforense

RIFLESSIONE CRIMINOLOGICA: FEMMINICIDIO

LA PRIMA CAUSA DI MORTE PER LE DONNE  TRA I 15 E I 44 ANNI E'...... L'UOMO

Non è una novità: gli uomini uccidono le donne. Uccidono quelle che amano. O che dicono di amare. Le violentano, le picchiano. Fino a levare loro la vita.

Non è un caso. Non è un residuo. La prima causa di morte delle donne tra i 15 e i 44 anni, nel mondo, ma anche in Europa, è l'aggressione dei loro "UOMINI". Non è una novità, sì. Ma crea sconcerto. Paura. Orrore. E' una guerra. Le vittime sul campo di battaglia hanno tutte lo stesso sesso. Colore diverso. Classe diversa. Cultura diversa. Ruoli diversi. Uguali solo nell'essere sopraffatte perché donne. Eppure alla fine si parla solo di loro. Da sempre sono l'unico oggetto di studio, di analisi. I dati contano le vittime. Le morti. Contano le violenze, le percentuali in famiglia: altissime; fuori, per strada, più basse, ma usate per costringere le donne a una nuova violenza: non essere libere di uscire. Di vivere. Poco o nulla si parla degli altri. Dei maschi che violentano, che uccidono, che si sentono meglio perché ammazzano, perché levano di torno il loro controcanto, il massimo dell'alterità che trovino sulla loro strada. 

 
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Commenti al Post:
kinderella.lilla
kinderella.lilla il 28/09/11 alle 17:06 via WEB
...TUTTO QUESTO:L'HO SFIORATO SULLA MIA PELLE!!!! MA,ALLORA ERO GIOVANE,IGNORANTE IN MATERIA E NON HO REAGITO! DOVREBBERO PROVARCI ORA!!! HO I DENTI AFFILATI ED AGGUERRITI!!Con questi argomenti,Giuly cara,m'inviti a nozze!Smackkkkkk TVB ^__^
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/09/11 alle 20:25 via WEB
Lo so, carissima Gilda. Infatti tu sei per me un FARO LUMINOSO!
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
OSPITE il 28/09/11 alle 17:29 via WEB
L'aggressione fra le mura di casa ora e' piu' feroce
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/09/11 alle 20:27 via WEB
Sì le "famiglie di sangue"..... quando in campo socio-economico e lavorativo c'è turbamento, crisi, mortificazione, frustrazione...... aumentano i delitti in famiglia.
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/09/11 alle 20:28 via WEB
non solo gli omicidi, ovviamente.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ANNA RITA PAOLA il 28/09/11 alle 17:32 via WEB
CHE SCANDALO MALEDETTO. Niente aggravanti se uccidi per gelosia Sentenza della Cassazione: non e' ''futile motivo'' Solo 14 anni di carcere a un uomo che sgozzo' la moglie L'omicidio dopo una lunga serie di minacce
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/09/11 alle 20:30 via WEB
E' un caso che ricordo vagamente si tratta di sentenza di 4 o 5 anni fa. L'assassino era un migrante. ADESSO VADO A LEGGERLA POI TI DICO!!!
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ORESTE il 28/09/11 alle 17:37 via WEB
E' una Sentenza clamorosa. Un insulto ai diritti delle DONNE. Inaccettabile, soprattutto perchè, in Italia e in Europa, la violenza sulle donne - come fai rilevare tu nel post- e' la prima CAUSA di MORTE tra i 16 e i 44 anni quindi miete piu' vittime del cancro e degli incidenti stradali.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/09/11 alle 20:32 via WEB
Caro Oreste come ho risposto qui sopra credo facciate riferimento ad un caso di anni fa e ad un pronunciamento della Suprema Corte che, se non ricordo male, deve essere del 2006 o del 2007. VADO A LEGGERLO!
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/09/11 alle 22:06 via WEB
ECCO HO LETTO: Same U., un immigrato, nel 2006, assassina la sua donna con un coltello da cucina. E' l'ultimo, orrendo, gesto di follia dopo una lunghissima sequenza di violenze e soprusi, perche' l'uomo ha perseguitato la ragazza italiana per lungo tempo, fino a minacciarla di morte piu' volte, qualora l'avesse vista in compagnia di altri maschi. Detto fatto. Condannato dal Tribunale di Milano per OMICIDIO, la Corte d'Appello esclude l'aggravante per futili motivi. Risultato finale: i suddetti 14 anni di carcere.
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/09/11 alle 22:08 via WEB
Il Procuratore non ci sta, vuole un nuovo processo e chiede l'aggravante, eccome, per ottenere una punizione piu' pesante. Quell'uomo, sostiene, considerava la sua vittima come «cosa propria» e l'OMICIDIO e' stato lo «sfogo di un desiderio anomalo di possesso in esito ad un lungo periodo di molestie». Insomma qualcosa di grave, molto grave. Ieri la decisione finale. La prima sezione Penale della Cassazione, nella sentenza n. 18187, conferma quello che aveva gia' stabilito la Corte d'Appello. Il crimine c'e' stato, ma di passione si tratta. Non di un «motivo abietto e futile». Perche' «l'aggravante della futilita'» c'e' soltanto quando il delitto e' causato da uno «stimolo esterno cosi' lieve, banale e sproporzionato, rispetto alla gravita' del reato, da apparire per la generalita' delle persone, assolutamente insufficiente a provocare l'azione delittuosa, tanto da poter considerarsi piu' che una causa determinante l'evento un pretesto per dare sfogo all'impulso criminale». Per la gelosia non e' cosi'. Spiegazione dei Supremi Giudici: «la manifestazione di morbosa gelosia costituisce uno stato passionale causa frequente di delitti anche gravissimi, ma per la coscienza collettiva non costituisce una ragione inapprezzabile di pulsioni illecite». In parole povere, se il giuridichese non inganna, ci vuole comprensione per chi e' accecato dalla gelosia. (SIC!SIC!SIC!)
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
ZeroRischi
ZeroRischi il 28/09/11 alle 22:29 via WEB
Proprio per chi è "accecato" dalla gelosia non riesco ad avere comprensione... la gelosia ha alla base la convinzione del possesso. Quell'uomo era convinto di essere il proprietario della donna e per questo l'ha uccisa. Non c'è il futile motivo, ma quello ben più grave di considerare un altro essere umano come oggetto di proprietà... no, non riesco a comprendere la decisione della Suprema Corte!
(Rispondi)
 
pasquino_indignato
pasquino_indignato il 28/09/11 alle 18:02 via WEB
La nostra società è ancora intrisa di una "cultura" misogina, dalle religioni alle leggi la donna è stata sempre considerata una proprietà dell'uomo e non una persona. Siamo nel 2011 ed ancora l'istinto primordiale, animalesco, del maschio viene fuori, Ciao! P.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/09/11 alle 20:38 via WEB
CIAO!! E' esattamente così! "MIA PER SEMPRE", UN DESERTO DI MORTI SILENZIOSE".......... Il MASCHIO che uccide si sente in diritto di farlo, quasi legittimato, quasi fosse un dovere per dimostrare la virilità, per difendere il possesso......
(Rispondi)
 
scorpione602
scorpione602 il 28/09/11 alle 18:05 via WEB
e dei segni che rimangono, quando riesci a sfuggire alle violenze?? Di questo non ne parla nessuno, di quanto dolore ti porti dietro per anni, di quanto aiuto psicologico hai bisogno DOPO!! E' una guerra davvero, ma noi non molliamo..per ogni donna del mondo!! Perchè sia libera e felice di amare..e non paura del proprio compagno di vita!! Un abbraccio..Monica
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/09/11 alle 21:15 via WEB
Sono CICATRICI indelebili, ferite dell'anima che con un trattamento psicoterapico specializzato (COSTOSISSIMO) puoi cercare di sanare. Ma, purtroppo, non si guarisce mai completamente!
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/09/11 alle 21:18 via WEB
STATISTICAMENTE le aggressioni sessuali sono in crescita abnorme ovunque. Qui al Nord si registra un +48%. Le denunce sono aumentate anche per un maggior coraggio delle donne. La maggioranza dei colpevoli è, al contrario di quello che si vuol far credere, italiana: 61% (dati 2010)
(Rispondi)
 
 
 
 
scorpione602
scorpione602 il 29/09/11 alle 01:22 via WEB
le donne finalmente hanno iniziato a denunciare, a scappare, prima stavano sempre zitte!!
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 28/09/11 alle 18:45 via WEB
Ormai son furi pericolo...ahahah...sentito in Arabia Saudita...?? dieci frustate alla ragazza che avva osato guidare l'automobile..altro che voto!!!...si son subito ripresi qualcosa!!..giusto per non farle troppo felici.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/09/11 alle 21:22 via WEB
EH sì, la tecnica è sempre quella: un colpo al cerchio un colpo alla botte.... FANNO COSI' ANCHE QUI CON NOI IN ITALIA.
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/09/11 alle 21:25 via WEB
Parlo di pensioni, di occupazione, di tasse, di ticket (il più odioso dei balzelli perchè lo richiedi anche a chi non ha mezzi), di sacrifici, di lacrime e sangue. Tra 180 giorni neppure qui le donne potranno guidare... perchè non avranno più la possibilità di mantenere la macchina.
(Rispondi)
 
 
 
 
ferrarioretta
ferrarioretta il 28/09/11 alle 21:34 via WEB
BUONASERA GIULIANA:)) Sacrosanta verità.......
(Rispondi) (Vedi gli altri 3 commenti )
 
 
 
 
maraciccia
maraciccia il 28/09/11 alle 23:23 via WEB
Buona sera Oretta..ciao Francesco..ciao a tutti
(Rispondi)
 
 
 
 
ferrarioretta
ferrarioretta il 29/09/11 alle 00:01 via WEB
Ciao Mara: ero al telefono con mia figlia:))
(Rispondi)
 
 
 
 
maraciccia
maraciccia il 29/09/11 alle 00:11 via WEB
*___*...io stasera son proprio stanca..vado a nanna..Buonanotte Oretta..
(Rispondi)
 
 
 
 
maraciccia
maraciccia il 28/09/11 alle 23:22 via WEB
basta non andare a fare le analisi..e non lo paghi Giuliana...logico no?..e l'auto inquina..meglio andare tutti in bici...perchè proprio fra 180 giorni?
(Rispondi)
 
 
ZeroRischi
ZeroRischi il 28/09/11 alle 22:52 via WEB
Ciao Mara. Un proverbio saudita recita: "Una ragazza non possiede che il suo velo e la sua tomba". E le frustate che le derivano dal non obbedire, aggiungo io. Le riforme annunciate dal re saudita, sono solo fumo negli occhi alla comunità internazionale che fa finta di crederci!
(Rispondi)
 
card.napellus
card.napellus il 28/09/11 alle 19:39 via WEB
Nel nostro paese fino a pochi anni fa la violenza sessuale NON era reato contro la persona, ed esisteva il delitto d'onore... Ma ancora adesso ci sono donne che devono chiedere ai compagni il permesso per uscire, è spaventoso.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/09/11 alle 21:28 via WEB
PERFETTO NON POTEVI DIRE MEGLIO. L'oppressione delle donne è la piaga del nostro secolo e la loro liberazione potrà, finalmente, cambiare il mondo. Ma è conditio sine qua non....
(Rispondi)
 
 
 
card.napellus
card.napellus il 29/09/11 alle 10:45 via WEB
Devo aggiungere che, in parte, la colpa di una sottomissione è anche del sottomesso, che ha una scusa per giustificare i suoi problemi. Ma il motivo principe è di tipo culturale: dunque ci vuole tempo, tanto tempo. Mi dispiace deluderti ma la liberazione delle donne non cambierà il mondo, a meno che non sia conseguente alla liberazione dell'uomo da... se stesso. Infatti gli uomini che sottomettono le donne sono a loro volta sottomessi a una cultura e una tradizione che li vuole così. Non credi? Ciao.
(Rispondi)
 
thezorro00
thezorro00 il 28/09/11 alle 19:42 via WEB
cara piscologiaf.....perchè non fai un post anche di quante donne hanno ucciso i loro figli,un esempio con l'aborto?nella storia quanti milioni e milioni di bambini hanno ucciso le donne,in tutto il mondo............
(Rispondi)
 
 
thezorro00
thezorro00 il 28/09/11 alle 21:00 via WEB
ops ho sbagliato, quanti milioni e milioni di bambini sono stati uccisi dalle donne..in tutto il mondo.......lo so la mia domanda non merita risposta........e lo sai perchè ????
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/09/11 alle 21:32 via WEB
Cos'è il FEMMINICIDIO? L'omicidio di una donna? NO! E' l'assassinio di una donna generato da motivi di genere o sessuali. In altri termini, se fosse stato un uomo non lo avrei ucciso....
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/09/11 alle 21:33 via WEB
ORA FRANCAMENTE NON CAPISCO IL NESSO TRA FEMMINICIDIO E ABORTO
(Rispondi)
 
 
pasquino_indignato
pasquino_indignato il 28/09/11 alle 21:37 via WEB
Ecco l’esempio del maschio che pretende la donna “fattrice”. Una donna con un unico ruolo sociale: generare la progenie del “maschio dominante”, senza poter decidere liberamente se portare a termine una gravidanza oppure no. L’interruzione volontaria della gravidanza è un diritto di libertà che la donna deve poter esercitare secondo le proprie intime convinzioni, invece, ancora oggi, qualcuno fa finta di dimenticare che la gravidanza è totalmente sulle spalle delle donne, sul loro corpo e la loro salute. Un’ultima cosa il bambino è il prodotto del parto che diventa soggetto di diritto al momento del distacco dalla puerpera, altrimenti si chiama “feto”. Veramente penoso giustificare la violenza e l’assassinio delle donne con motivazioni, che definirei, medievali.
(Rispondi)
 
 
ferrarioretta
ferrarioretta il 28/09/11 alle 21:39 via WEB
Non c'entra nulla infatti..ed io sono contro l'aborto! Però mi ricordo di una mia amica che abortì tre volte..suo marito non ne voleva sapere di "fare attenzione"..ed avevano già 4 figli..
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/09/11 alle 21:37 via WEB
L'aborto è uno dei drammi più gravi che può capitare ad una donna. E' un'esperienza che porta danni difficilmente riparabili.
(Rispondi)
 
 
ferrarioretta
ferrarioretta il 28/09/11 alle 21:41 via WEB
Anche la morte per "botte"..è un danno irreversibile,senza contare che ..chi sopravvive,non sarà mai più..una donna felice e serena.. Anche questo è irreparabile..
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/09/11 alle 21:44 via WEB
SICCOME, come diceva quel tale, la verità nasce piuttosto dall'errore che dalla confusione, sarebbe opportuno in materia di ABORTO fare un po' di chiarezza...... CHIEDI PURE.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/09/11 alle 21:55 via WEB
SEMPRE PRO VERITATE. E' un boom di ginecologi obiettori contro la legge 194 sull'ABORTO: in tre anni al Sud sono raddoppiati, rileva la relazione annuale del ministro della salute. I medici che dicono no all'interruzione della gravidanza, alla pillola Ru-486 e a pratiche analoghe: sono il 70 per cento circa, 3780 ginecologi su 5462. Gli aborti intanto continuano a diminuire: del tre per cento nel 2007 rispetto all'anno prima, sono 127 mila
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/09/11 alle 21:56 via WEB
PECCATO che poi leggiamo che chi ha opposto OBIEZIONE DI COSCIENZA in ospedale poi, nel suo studio privato pratichi aborti a fine di lucro. I cucchiai d'oro.....
(Rispondi)
 
ZeroRischi
ZeroRischi il 28/09/11 alle 22:22 via WEB
Attenzione! Mi sembra che si stia svicolando... La violenza sulle donne è tutt'altra cosa rispetto all'aborto, ma l'aborto sotto certi aspetti è violenza sulla donna! Non sono favorevole all'aborto, ma non mi è possibile non riconoscere che la sua regolamentazione è stata una scelta di civiltà. Sulla cecità dei tribunali, invece, quando bisogna giudicare casi di violenza sulle donne, non riesco a trovare alcuna forma di comprensione... ancora oggi si guarda con benevola complicità all'assassino, al violento, allo stupratore, perchè è maschio! Il maschio può permettersi tutto perchè a lui spetta il comando, il potere decisionale: è il signore supremo e non c'è movimento di liberazione della donna che tenga. Questo è il pensiero ancora dominante, nonostante le dichiarazioni politicamente corrette ai più vari livelli! Non c'è molto da ragionare, la strada per la civiltà è ancora lunga e irta di ostacoli e passa per il pieno riconoscimento della indipendenza della donna, della sua dignità, del riconoscimento del suo diritto a scegliere e opporre un rifiuto come e quando voglia, senza dover temere per la propria incolumità. Buona sera Giuliana!
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/09/11 alle 22:32 via WEB
Sono d'accordo con te carissimo Francesco! Mi sembra, la tua, una disamina oggettiva e un cauto e prudente apprezzamento dei molteplici problemi che in siffatta materia emergono con un effetto a domino......
(Rispondi)
 
 
ZeroRischi
ZeroRischi il 28/09/11 alle 22:37 via WEB
Già, cauto e prudente...
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 29/09/11 alle 00:15 via WEB
..l'argomento è sempre attuale purtroppo...ma ci sono anche uomini bravi e gentili..e bisogna dargliene atto..comunque la violenza del più forte sul più debole è uno schifo...una vigliaccata.
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 29/09/11 alle 00:16 via WEB
Vado a nanna...sono stanchissima stasera..a domani Giu...
(Rispondi)
 
 
ferrarioretta
ferrarioretta il 29/09/11 alle 01:12 via WEB
Buona notte Giuliana:)))))
(Rispondi)
 
alnilam123
alnilam123 il 29/09/11 alle 06:18 via WEB
E' una balla megagalattica che la dice lunga sulla onestà dei sedicenti protettori e protettrici (per mestiere) delle donne. vedi http://violenza-donne.blogspot.com/2008/12/la-frottola-della-violenza-maschile.html
(Rispondi)
 
peramoresolamente
peramoresolamente il 29/09/11 alle 09:12 via WEB
La percentuale è riferita all'intero globo terrestre, dove ahimè dove i paesi che adottano una politica femminile giusta sono veramente pochi e dove negli altri, vige ancora una "tradizione" per cui la donna continua ad essere condiderata una categoria inferiore. Basterebbe una sola formula per migliorare il mondo. Più Amore. Solamenteperamore Francesca.
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 29/09/11 alle 09:34 via WEB
BUONA GIORNATAAAAA...buon lavoro..e un bacetto
(Rispondi)
 
solidale_mente
solidale_mente il 30/09/11 alle 19:20 via WEB
@_@ siamo destinate ad un atroce destino... ma spero che presto la giustizia farà così tanto il suo corso che ci si penserà 200 volte prima di fare del male alle donne!!! legge del taglione a meeeeeeeee
(Rispondi)
 
sinaico
sinaico il 30/09/11 alle 21:03 via WEB
Io penso invece siano gli incidenti stradali
(Rispondi)
 
L_Alchemico
L_Alchemico il 02/10/11 alle 11:27 via WEB
Ho leggiucchiato un po' i commenti su questo tuo post, che ha attirato la mia attenzione. Premetto una cosa: considero la violenza una sconfitta per chi la pratica. Chi aggredisce ha perso. E' un perdente. E lo fa proprio perchè non pensa di avere altre soluzioni. Naturalmente è ingiustificabile, orribile, abominevole. Purtroppo questo tipo di delitto (dalla semplice violenza, all'assassinio) è sempre stato presente (a maggior ragione nelle società a forte radicamento religioso monoteistico: le tre note e più diffuse). Io non so se la repressione sia un deterrente (fermo restando che la punizione per un reato del genere deba essere esemplare). Mi chiedo piuttosto quale sia il compito educativo di una società, dei suoi modelli, che di fatto, oggi creano uno smarrimento enorme. Si uccidono e aggrediscono donne, si violentano bambini, si maltrattano anziani, extracomunitari. Ho la sensazione che siamo in un'era confusa, debole, del sopprimi per darti una ragione. Non esistono giustificazioni. Comprendo il senso della sentenza del giudice (quella dei 14 anni) solo sotto l'aspetto filosofico, non sotto quello sostanziale. Sarebbe il caso di trovare i punti di contatto nella società, non quelli di divisione. Penso che nessuno abbia voglia di prensare alla prevenzione (l'educazione delle nuove generazioni), piuttosto che alla cura (anni in più di prigione, carcere duro, ecc.). La partita si gioca sulla società. Mi chiedo solo se la società sia in grado di giocarla o sia troppo distratta dal culto globale di un individualismo gretto e colmo di alienazione (incluso il ruolo delle donne che, a fronte di una apparente emancipazione, vivono un momento di fortissima ghettizzazione e retrocessione, secondo me)
(Rispondi)
 
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