Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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umorismo e satira

 

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« LA CURIOSITA' DEL FINE ...STORIE SENZA STORIA,ATTU... »

LA MIA RIFLESSIONE DELLA SERA, PENSIERI, OPINIONI, PAROLE, SUGGESTIONI....PER UN NUOVO GIORNO, IL DIO DELLE DONNE?

Post n°6144 pubblicato il 09 Marzo 2012 da psicologiaforense

IL POTERE DEL FEMMINILE E  LA “FEMMINILIZZAZIONE”. BASTA CON  LA PREPONDERANZA DEL MASCHILE NELLA GRAMMATICA: BEN VENGA: MINISTRA, MAGISTRATA,  ARCHITETTA, GIUDICA, ASSESSORA, SINDACA, QUESTORA, CHIRURGA?

E COME LA METTIAMO CON  DIO?


Ci si preoccupa di come  chiamare Dio senza cadere nel "sessismo" e si pensa di usare per Lui denominazioni al neutro, svestendolo di ogni sostantivo e aggettivo che richiami la mascolinità, per non offendere una parte, la più numerosa, del genere umano, quella femminile. Non so quanto la soluzione di un Dio grammaticalmente neutro possa risolvere il problema. La parola Dio, in inglese o in italiano, e credo in tutte le altre lingue almeno moderne, ha tutta l'aria (non vorrei sbagliare) di essere maschile. Non ho alcuna difficoltà a rivolgermi a Dio con l'appellativo di Madre. Nella Bibbia, si sa, Dio afferma di essere anche madre amorosa verso i figli del suo popolo. Ma rivolgersi a Dio nella preghiera, nella meditazione, preoccupandosi di come chiamarlo, pensando non a Lui, ma a se stessi, guardando se si è maschi o se si è femmine, mi pare più atto di stupidità che di  preghiera e non è certamente una splendida disposizione d'animo per invocare aiuto o perdono. Di fronte a un Dio, che si proclama indifferentemente Padre e Madre, credo che non dovrebbe contare molto volerci dividere orgogliosamente in figli e figlie.

 
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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
PASQUALINA il 09/03/12 alle 15:52 via WEB
NATO MASCHIO. IL PRINCIPIO UNIVERSALE DELLA MASCHILITÀ!
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/03/12 alle 16:00 via WEB
Scusa Pasqualina ma questa non l'ho capita......
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/03/12 alle 16:02 via WEB
....comunque dubito che la soluzione di un Dio grammaticalmente neutro possa risolvere il problema della poca fede o dell'indifferenza religiosa dei credenti, sia di sesso maschile sia di sesso femminile
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
FRANCESCO il 09/03/12 alle 15:55 via WEB
CHI si preoccupa di queste stupidaggini soffocate dalle ombre del pregiudizio e da pesanti cappe ideologiche?
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/03/12 alle 16:04 via WEB
In primis la Chiesa Anglicana poi altre Chiese o altre tendenze ecclesiali, per esempio negli Stati Uniti. La questione è stata sollevata anche per il linguaggio da usare per il nuovo Catechismo della Chiesa cattolica.
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/03/12 alle 16:05 via WEB
Personalmente ho l'impressione che si tratti di esercitazioni un po' accademiche e curiose
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
TVTB il 09/03/12 alle 15:56 via WEB
MINISTRA, MAGISTRATA, ARCHITETTA, GIUDICA, ASSESSORA, SINDACA, QUESTORA, CHIRURGA? Naaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/03/12 alle 16:07 via WEB
eheheheh è una “femminilizzazione” della professione che fa storcere il naso anche a molte donne. Me compresa!
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/03/12 alle 17:24 via WEB
Allora, lasciamo pur perdere, se vogliamo, il nome di Signore o di Onnipotente che, a qualcuno,può richiamare un senso di dominio e di terribilità; lasciamo anche perdere il nome di Padre, con tutto ciò che significa......
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/03/12 alle 17:26 via WEB
...... Non dovremo più usare la parola Signore e, poichè stiamo parlando di una questione tra cristiani, nemmeno l'espressione <Padre che sei nei cieli>. A questo punto, però, bisognerebbe stare zitti; sarebbe impossibile ragionare sulla questione, per soppressione dei vocaboli adatti.
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/03/12 alle 17:46 via WEB
In attesa che ci venga fornita la nuova parola, non sapremo come e a chi rivolgere la nostra preghiera. Siamo costretti, momentaneamente, alla religione del silenzio mentale e orale.
(Rispondi)
 
card.napellus
card.napellus il 09/03/12 alle 16:15 via WEB
Si preoccupino di portare prove decenti dell'esistenza di un dio, e di quale, vista la grande proliferazione di chiese, sette e religioni. Al genere del nome si può pensare con comodo, e tutto sommato se ne può fare anche a meno.
(Rispondi)
 
 
maraciccia
maraciccia il 09/03/12 alle 18:23 via WEB
Perchè le prove che ci sono non bastano?...a me sembran tantissime...
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/03/12 alle 18:44 via WEB
MARA SEI LAUREATA IN LEGGE... COSA SIGNIFICA PROVA?
(Rispondi)
 
 
 
 
maraciccia
maraciccia il 09/03/12 alle 18:48 via WEB
dipende...anche tre indizi fanno una prova
(Rispondi) (Vedi gli altri 4 commenti )
 
 
 
 
maraciccia
maraciccia il 09/03/12 alle 18:52 via WEB
La prova è la dimostrazione dell'esistenza di determinati fatti giuridici, anche attraverso la dimostrazione dell'esistenza di altri fatti da cui si possa arguire l'esistenza di quelli che s'intendono provare.
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/03/12 alle 20:30 via WEB
eheheheheheh hai trovato anche il DNA di Dio?
(Rispondi)
 
 
 
 
maraciccia
maraciccia il 09/03/12 alle 22:57 via WEB
ancora no...ma a me non serve...stasera la luna è piena...
(Rispondi)
 
 
 
 
card.napellus
card.napellus il 10/03/12 alle 08:42 via WEB
Appunto: a te non serve.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/03/12 alle 17:35 via WEB
La nostra è l' età del nichilismo nella quale ha luogo il declino di ogni certezza: prima, o ultima quella di DIO. Per secoli, anzi per millenni, i filosofi hanno filosofato, più o meno tutti, intorno a DIO. Ma dopo il <DIO E' MORTO> proclamato da Nietzsche, e dopo Heidegger, TI SDEMBRA CARO CARDINALE ancora possibile una <teologia filosofica> ?
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/03/12 alle 17:40 via WEB
IO non sono ancora in grado di conoscere me stesso, come prescrive l'iscrizione di Delfi, e percio' mi sembra ridicolo, non conoscendo ancora questo, indagare cose che mi sono estranee»: tale inconfutabile ragione adduce il saggio Socrate per spiegare come mai egli non voglia pronunciarsi sui miti e sugli dei.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/03/12 alle 17:44 via WEB
Cmq è un problema di FEDE e la parola "fede" è propriamente intesa come il credere in concetti, dogmi o assunti in base alla sola convinzione personale o alla sola autorità di chi ha enunciato tali concetti o assunti, AL DI LÀ DELL'ESISTENZA O MENO DI PROVE PRO O CONTRO TALI IDEE E AFFERMAZIONI.
(Rispondi)
 
 
maraciccia
maraciccia il 09/03/12 alle 18:27 via WEB
ma tali affermazioni..nel tempo si son sempre contraddette da sole..o per opera di chi le declara....quindi..credo che togliendo molti orpelli aggiunti dalla religione le parole di Cristo son quelle che ci portano più vicini a Dio. Per ora.
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 09/03/12 alle 18:29 via WEB
insieme alle evidentissime prove che tutto il meccanismo, al di là del conosciuto e del conoscibile è tutto furchè lasciato al caso.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 09/03/12 alle 20:29 via WEB
Carissima Mara se TU potessi dimostrare, con un adeguato corredo di prove, l'esistenza di DIO diventeresti più famosa, più ricca e più popolare di chiunque altro eheheheheheheheheheh
(Rispondi)
 
 
sperosempre11
sperosempre11 il 09/03/12 alle 21:31 via WEB
Scusami, carissima amica. Un aneddoto forse si rivela essere solutorio alla tua domanda. " Un monaco chiese a un bambino : " Ti do un euro se mi dimostri l'esistenza di Dio !" Il bambino senza scomporsi rispose :" Io te ne dò due, se mi dimostri la sua non esistenza !" E io concludo. Dio esiste, anche se non è possibile provarlo. S. Agostino parla di prove negative; ossia dice che di Dio si sa quello che non è, e che è inutile cercare di sapere che cosa è Dio se non si sà neppure cos'è il tempo. A me basta che ci sia; e so che c'è perchè crea; anzi, perchè ha creato me, cioè l'uomo...
(Rispondi)
 
sinaico
sinaico il 09/03/12 alle 20:54 via WEB
Perché non chiamarlo col suo nome? Per il cristiano Dio si è manifestato in Gesù Cristo. E perché qualcuno si dovrebbe offendere? Naturalmente la natura divina non è maschile né femminile, ma sono l'uomo e la donna insieme a essere a sua immagine e somiglianza. Dopodiché egli ha voluto prendere carne umana e si è manifestato come un uomo e ci ha rivelato il Padre. Ma che si sia incarnato come un uomo, è proprio uno svantaggio per le donne? Penso proprio che ciò vada bene sia alla psicologia femminile che a quella maschile.
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zanna1999
zanna1999 il 09/03/12 alle 21:05 via WEB
Sinaico,il nome del Dio è JHWH è fu rivelato a Mose…il Gesù è il figlio è non il Dio..
(Rispondi)
 
zanna1999
zanna1999 il 09/03/12 alle 21:13 via WEB
I nomi che li sono stati attribuiti nel corso di tempo sono tanti…Dio della saggezza,Padre,Signore,Colui che è senza pecatto ecc..Ma il significato più adatto ,secondo me è quello che dice che Dio è COLUI CHE FA DIVENIRE…
(Rispondi)
 
 
zanna1999
zanna1999 il 09/03/12 alle 21:25 via WEB
È chi fa divenire un uomo Uomo ,non è necessariamente ed esclusivamente un maschio..
(Rispondi)
 
sperosempre11
sperosempre11 il 09/03/12 alle 21:14 via WEB
Non so se posso essere esaustivo, o imbrogliare le carte. Il mistero è vasto, e tutto si intreccia; nulla va disprezzato, tutto fa parte della completezza umana. Il gioco d'amore nel trasporto dei sensi è appena un gioco di fanciulli; la festa feriale dell'amore. Ma DIO è oltre la sessualità, DIO non è nè uomo nè donna: perciò è AMORE. E' l'unica risposta che da tempo mi sono data. Si provi a guardare il dipinto che raffigura il ritorno del figliol Prodigo. Le mani del padre che simboleggiano appunto Dio. Una delicata e sottile, l'altra spessa e dura: delicatezza e protezione.
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ormalibera
ormalibera il 09/03/12 alle 21:24 via WEB
Condivido. Mi sono posta il problema anch'io, se di problema vogliamo chiamarlo. In altre religioni pre monoteistiche le divinità erano maschile e femminile e non vi era tanta oppressione e violenza come nell'era del monoteismo. Ciò vuol dire che non va bene dividerci in due e gettare via una parte. Divinità non è né maschio né femmina, perché è la nostra forma ad essersi divisa per meglio sopravvivere su questo pianeta in maschio e femmina. Compreso questo si può pregare sapendo che Dio o Dea assumono la forma che noi vogliamo e non perché abbiano una forma.
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ferrarioretta
ferrarioretta il 09/03/12 alle 22:12 via WEB
Anche lo Spirito Santo..è maschile,ma è una Forza Divina....femminile...se proprio vogliamo fare una distinzione di genere... Io credo in una "presenza",che chiamo Dio,perchè così mi è stato passato,sin da bimba.. L'importante è che credo in Lui,e nella sua MAMMA..ho le prove che esiste,dentro di me,nella forza che mi da ....nella consolazione ,che mi dà.. il resto,non mi interessa..scusate!
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card.napellus
card.napellus il 10/03/12 alle 08:50 via WEB
Allora deve essere donna, le prime religioni pare coltivassero il culto della madre terra. Anche perché chi crea è la donna. Insisto, comunque, se si parla di fede, va tutto bene, ma in natura non esiste il problema della creazione, al limite l'opposto, visto che impossibile è togliere la materia, non crearla. Per quanto riguarda la religione cattolica, le prove dell'esistenza di Gesù Cristo al difuori dei Vangeli sono in pratica inesistenti. Ciò che è scritto nei Vangeli sono un insieme di insegnamenti precedenti. A me l'insegnamento di Cristo comunque va benissimo, e sarei anche più contento se fosse applicato in toto dalle gerarchie ecclesiastiche.
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