Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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LA RIFLESSIONE DELLA SERA,SUGGESTIONI, PENSIERI, OPINIONI...PER IL NUOVO GIORNO, RENDERE PIÙ UMANO IL MORIRE, CURE DI FINE VITA

Post n°6155 pubblicato il 12 Marzo 2012 da psicologiaforense

una medicina per chi muore


GUARIRE NON SEMPRE SI PUÒ.... MA CURARE SEMPRE SI DEVE

A cominciare dai Paesi anglosassoni, si è andato sviluppando un movimento destinato a sconvolgere il modo in cui la medicina di oggi è solita trattare i morenti. E nata cosi la medicina palliativa, ovvero la medicina per il malato che va verso la morte. La capacita di  “prendersi cura”, anche quando non si  può guarire, costituisce l'altra metà della medicina. Presuppone  un'attenzione diversa al malato, nella pluralità dei suoi bisogni: quello di tenere sotto controllo il dolore, in primo luogo; ma an­che i bisogni psicologici e spirituali, sociali e relazionali. Si eserci­ta attraverso la terapia, la comunicazione, il contatto, il rapporto umano, l’ accompagnamento.

 
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Commenti al Post:
maraciccia
maraciccia il 12/03/12 alle 23:13 via WEB
mi sembra un bel passo avanti...curare il dolore..e..accompagnare il malato..con amore fino alla fine
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/03/12 alle 23:24 via WEB
Sì, è necessaria una èquipe composta da medici, infermieri domiciliari e non, psicologi, volontari, assistenti sociali, sacerdoti, ecc...
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/03/12 alle 23:29 via WEB
... segue... oggi c'è veramente la possibilità concreta di rendere più umano il morire
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/03/12 alle 00:06 via WEB
VEDI MARA, considerare un paziente come un corpo che necessita solo di competenze mediche e' un errore. Quel corpo e' governato da una testa che pensa e da un cuore che prova. Conoscere cio' che il paziente pensa sulla vita e sulla morte, conoscere le sue emozioni quando si parla della malattia, e' essenziale.
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
maraciccia
maraciccia il 13/03/12 alle 00:08 via WEB
credo di si...a volte non si sa che rispondere..e...se quello che si dice aiuta..o invece mette ancora più in crisi...credo ci vorrebbe maggiore informazione anche per il comune pubblico..ma poi?..tutti si può diventare pazienti
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 12/03/12 alle 23:14 via WEB
scusa..ma stasera ho il pc..lento e non mi carica le foto..non so che gli è preso..
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/03/12 alle 23:30 via WEB
Ma figurati......
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 12/03/12 alle 23:15 via WEB
..e non vedo neanche quella del tuo post..misteri del web
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
OKKINERI il 12/03/12 alle 23:17 via WEB
Tante belle parole ma poi in concreto cosa sono ste care paliative
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/03/12 alle 23:25 via WEB
Le cure PALLIATIVE sono una nuova branca della medicina che si rivolgono al malato che non risponde più alle terapie. L'obbiettivo è intervenire sul dolore (dolore «inutile» perchè non è più un campanello d'allarme) quando la guarigione non è più possibile.
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/03/12 alle 23:28 via WEB
La medicina palliativa si rivolge al malato, ma anche alla sua famiglia, e prolunga l'assistenza anche dopo il decesso nel periodo dell'elaborazione del lutto
(Rispondi)
 
 
 
maraciccia
maraciccia il 12/03/12 alle 23:45 via WEB
sono le medicine date per non farti sentir dolore...o interventi fatti per lo stesso motivo..
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/03/12 alle 23:31 via WEB
Abbi un po' di pazienza...
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 12/03/12 alle 23:16 via WEB
ops..ora si...molto bella..come sempre..
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/03/12 alle 23:21 via WEB
Però, MARA, detto in soldoni, a te non può importare di meno che io sia stata mandata a COLLODI?!
(Rispondi)
 
 
maraciccia
maraciccia il 12/03/12 alle 23:30 via WEB
tre giorni?....poi ritorni in sede..
(Rispondi)
 
sperosempre11
sperosempre11 il 12/03/12 alle 23:33 via WEB
Ricordo come fosse oggi, e che riporto molto sinteticamente: Il giuramento d'Ippocrate ...." Giuro.....di curare tutti i miei pazienti con uguale scrupolo, impegno, non condizionato da sentimenti che essi m'ispirano...., di prestare assistenza a qualsiasi infermo..., di astenermi dall'accanimento diagnostico e terapeutico.../// E di mio aggiungo oggi. Quando la sofferenza e il dolore non sono domabili, una carezza, un sorriso, una mano stretta al proprio petto, sostituiscono qualunque farmaco. Una serena notte per tutti
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/03/12 alle 23:38 via WEB
CARISSIMO hai fatto bene a riportare il giuramento di IPPOCRATE (che però oramai non si fa più nelle forme solenni di quando eravamo giovani)...
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/03/12 alle 23:39 via WEB
.... tra pochi anni una larga fetta della spesa sanitaria riguarderà la fase terminale della vita. Si prevede che nel 2025 il numero delle morti per malattie croniche e degenerative supererà quello delle morti acute. Le spese sanitarie nell'ultimo anno di vita sono in media del 276% maggiori alla norma e oltre il 20% dei letti ospedalieri sono occupati da persone nell'ultimo anno della loro vita.
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/03/12 alle 23:41 via WEB
....segue... Nella nostra società la morte è per tradizione un tabù ma è giunto il tempo di affrontare in modo coraggioso i problemi delle persone con malattie incurabili e progressive, e in particolare il problema del dolore.
(Rispondi)
 
 
 
 
maraciccia
maraciccia il 12/03/12 alle 23:43 via WEB
beh..stamattina ho fatto le analisi Giuliana...vediamo giovedì *__*
(Rispondi)
 
 
 
sperosempre11
sperosempre11 il 13/03/12 alle 00:02 via WEB
Purtroppo non è solo il giuramento d'Ippocrate che non si fa più. Ma tante altre cose. Nel frattempo il malato passa sull'altra sponda...anzitempo. Un avvocato lo puoi chiamare di notte e sentirti dire:" A quest'ora? Aspetti domani !". Il medico deve alzarsi e uscire anche col pigiama. Ma starò invecchiando veramente ?
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/03/12 alle 23:33 via WEB
4 giorni a Collodi, MARA,!!! Ti sembra poco? E alle condizioni "ambientali" che ti ho descritto.
(Rispondi)
 
 
maraciccia
maraciccia il 12/03/12 alle 23:36 via WEB
e non stai bene in Toscana..Lucca..è bello
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/03/12 alle 23:42 via WEB
In un posto così? Vieni tu a praticarmi l'eutanasia!
(Rispondi)
 
 
 
 
maraciccia
maraciccia il 12/03/12 alle 23:44 via WEB
ahahahah..che esagerataaaaaaa..m'hai fatto ridere però!!..Non ti piace Pinocchio??
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 12/03/12 alle 23:38 via WEB
prendila come una vacanza...*__*
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/03/12 alle 23:44 via WEB
EHEHEHEH UNA VACANZA?! Non mi sono spiegata. Sono in servizio 24 h. su 24....è una sperimentazione con bambini diversamente abili....
(Rispondi)
 
 
maraciccia
maraciccia il 12/03/12 alle 23:46 via WEB
ma io avevo capito....volevo solleverti un pò..il morale.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/03/12 alle 23:46 via WEB
CI PARLIAMO IN PVT!!! Dopo....
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 12/03/12 alle 23:47 via WEB
ok...ho sentito Oretta...
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
EMANUELA il 12/03/12 alle 23:47 via WEB
una specie di suicidio assistito?
(Rispondi)
 
 
maraciccia
maraciccia il 13/03/12 alle 00:04 via WEB
no...non è l'eutanasia...è solo cercare di far star bene il malato il più possibile fino alla fine
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/03/12 alle 00:04 via WEB
ASSOLUTAMENTE NO! Nè eutanasia, nè suicidio assistito
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/03/12 alle 00:10 via WEB
Il suicidio non puo' essere legalizzato ne' si possono obbligare i medici a recare la morte. Non e' lecito assecondare la richiesta di chi vuole morire. L'eutanasia va contro la missione stessa del medico che e' quella di portare la vita, di aiutare i propri pazienti a vivere.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
FRANCESCO il 12/03/12 alle 23:49 via WEB
Il medico deve curare anche la sofferenza INVECE c'è il tabù della morfina. Occorre una nuova cultura.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/03/12 alle 23:59 via WEB
Sì, come ho scritto nelle risposte qui sotto, c'è, spesso, una forma di oppiofobia ........
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/03/12 alle 00:02 via WEB
QUANDO un tumore e' in fase talmente avanzata che non esiste piu' cura, non si puo' abbandonare il malato a se stesso e alla sua famiglia. Bisogna alleviare il dolore fino all'ultimo giorno, all'ultimo minuto.
(Rispondi)
 
 
 
 
maraciccia
maraciccia il 13/03/12 alle 00:05 via WEB
e mi sembra una cosa molto giusta...un tempo purtroppo non si faceva..ora son stati fatti passi avanti
(Rispondi)
 
 
 
 
sperosempre11
sperosempre11 il 13/03/12 alle 00:39 via WEB
Sono contro l'eutanasia, sono contro il suicidio assistito. E però, quante volte(si lo posso dire), mi sono trovato nell'incertezza sul da farsi, perchè, se è vero che esiste la cura palliativa, e però vero che ci sono atti terapeutici pericolosi per il malato e si deve riflettere sul rapporto costo-beneficio. Quindi le scelte di operare per prolungare la sua vita di qualche mese o qualche anno, che può tradursi nel prolungare l'agonia. Mia cara. E' una brutta posizione quella del medico....
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
sperosempre11
sperosempre11 il 13/03/12 alle 00:42 via WEB
...talvolta la morte può essere un finire di morire.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
PASQUALINA il 12/03/12 alle 23:51 via WEB
TARDI MA ARRIVO SEMPRE! Una volta si parlava di "buona morte". Adesso la si ottiene con le cure palliative!
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/03/12 alle 23:54 via WEB
CIAO PASQUALINA:))Questo è appunto il compito della medicina PALLIATIVA, che è un movimento che interessa tutte le specialità della medicina, con lo scopo di migliorare la qualità di vita (e di morte) del paziente, rispondendo ai suoi bisogni clinici, psicologici, sociali e spirituali.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/03/12 alle 23:55 via WEB
In Italia circa 30.000 persone al giorno sono affette da dolore legato al cancro e, naturalmente, se l'indagine si allarga al dolore per altre condizioni croniche, i numeri crescono vertiginosamente. E non più del 20% di questi pazienti italiani riceva un trattamento antalgico con oppioidi secondo le linee guida dell'OMS. Perche'?
(Rispondi)
 
 
maraciccia
maraciccia il 13/03/12 alle 00:12 via WEB
lo so...speriamo che la ricerca continui a fare nuove scoperte...e a trovare nuove cure
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 12/03/12 alle 23:58 via WEB
Due sono le ragioni principali. La prima è una specie di oppiofobia che vede i medici italiani in prima fila. E' un problema culturale che si traduce in comportamenti professionali lontani dalle conoscenze scientifiche attuali e talora legati al terrore degli operatori nell'assumersi responsabilità nella prescrizione. La seconda ragione è riconducibile a restrizioni (le più severe in Europa) di carattere normativo-burocratico che interessano sia i medici sia i farmacisti: norme super-restrittive, con pesanti sanzioni in caso di errore, anche solo formale.
(Rispondi)
 
 
maraciccia
maraciccia il 13/03/12 alle 00:14 via WEB
Ma il problema della Bioetica..oggi è molto più sentito per fortuna NEL CERCAR DI PORTARE A TUTTI LE TERAPIE DEL DOLORE
(Rispondi)
 
greta.rossogeranio
greta.rossogeranio il 13/03/12 alle 14:08 via WEB
Purtroppo i centri di cure palliative sono troppo pochi in Italia, e non soddisfano ahimé le necessità dei malati con vita, per così dire, a termine. Sono troppi invece, gli stanzini angusti e bui denominati -reparti di lunga degenza- (in realtà sono l'ala scura dei reparti di medicina generale), dove sono ricoverate queste persone bisognose di conforto, di amicizia, d'affetto, di Luce, di Natura, e non solo di morfina e/o ossicodone per contenere lo strazio del dolore. Persone che hanno solo la possibilità di ricevere le visite dei loro cari, e rimirare continuativamente la vernice scialba e scrostata del soffitto.
(Rispondi)
 
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