MARCO PICCOLO

beh..dolcenotte a tutti..anche a Fidel

FELICE NOTTE MARA:)))))))))))))

E' il pastore d'anime, non il capo di Stato (come l'ha definito ieri Hugo Chavez) l'uomo vestito di bianco che varcherà la soglia dell'abitazione di Fidel Castro vicino alla nunziatura apostolica all'Avana. La stretta di mano tra Benedetto XVI e il "lider maximo" segnerà il vertice emotivo e simbolico della missione papale in America Latina. Qui, ultimo lembo caraibico di Guerra fredda, la visita del Pontefice è materiale incandescente. Joseph Ratzinger ieri ha fatto visita a Raul Castro al palazzo presidenziale dell'Avana e al termine del colloquio ufficiale ha incontrato i familiari, ma non il fratello gravemente malato. Il vis-à-vis tra il Papa teologo e il padre della rivoluzione cubana avverrà domani. Il vicario di Cristo vedrà l'ex studente del collegio dei Gesuiti che per mezzo secolo ha bandito Dio dall'isola caraibica d'antica radice cristiana. Ci sarà sicuramente uno scambio di battute, ma soprattutto una lunga, umanissima ricerca di verità nello sguardo dell'interlocutore.

Grazie per questo commento così suggestivo e intelligente

Cuba avanzi nel cammino del rinnovamento anche dopo la visita del papa

MAI come ora gli Stati Uniti hanno avuto migliori opportunità di indurre R. Castro al tavolo negoziale. Eppure non lo fanno e ciò, di per sè, è prova della miopia politica dell'attuale amministrazione di Washington.

Occorre ora lungimiranza e saggezza e, perche' no? Introdurre nella politica estera americana una buona dose di realismo e di moralità, che per ora mancano quasi del tutto.

E' legittimo sperare che, anche sotto questo profilo, la visita di Benedetto XVI sortisca effetti positivi.

Miopia Americana? Questi ci vedono benissimo, aprire a Cuba significherebbe avere a che fare con una tonnellata di cubani che arrivano con tutto ciò che galleggia.

E' VERISSIMO ROSPO_BRIANZOLO però Cuba sta diventando una appendice della Cina. Non so quanto questo coincida con gli interessi degli USA. A R. Castro basterebbe qualche "aiutino".... Ci vuole poco a portare il benessere nell'isola.

Benedetto XVI a Cuba tra ipocrisia e repressione

La giunta militare isola i dissidenti perché non vedano il Papa. Numerose detenzioni, confinamenti e minacce a dissidenti per evitare che assistano alla messa che celebrerà il Santo Padre. Hanno tagliato anche i telefoni di molti oppositori e incrementato la vigilanza presso le loro case.

Però anche domani il Papa affronterà, nuovamente e con forza, il problema dei diritti umani!

Non ho potuto fare a meno di notare che in mezzo al popolo che dice di amare il papa si muove con la papamobile blindata, mentre in mezzo ai ricchi e potenti che critica e rimprovera si muove a viso scoperto. Chi sa spiegarmi perché?

sicuramente.non troverà un pentito..il papa.castro stesso disse..sarà la storia ha darmi ragione..e la storia dice che la chiesa,di errori ne fece tanti..ora io spero che il papa porti solo la parola del signore .e un conforto.ad un uomo che e malato..perchè se non fosse così..sarebbe un'altra beffa nei confronti della vera luce che e la parola di Cristo..amatevi gli uni e gli altri come io ho amato voi.. buona giornata.. maurizio..

E' giustissimo quello che dici. Non so cosa si diranno questi due Vecchi quando saranno a faccia a faccia tra di loro e con la morte.....

Arriva per tutti il momento della verità, il giudizio non fa sconti a nessuno, nemmeno ai più potenti.

E io spero che finalmente il regime di Fidel o di chi per lui faccia vedere un pò di luce ai cubani....Ciao Giuliana,buon pomeriggio!^_____^

CIAO RENATA:))))))) Ciao Arturino:)))) Hai perfettamente ragione! LEGGO NELL'ULTIMA AGENZIA DI STAMPA (3 minuti fa) "Cuba e il mondo hanno bisogno di cambiamenti, ma questi ci saranno solo se ognuno è nella condizione di interrogarsi sulla verità e si decide a intraprendere il cammino dell'amore, seminando riconciliazione e fraternità". Lo ha affermato Benedetto XVI durante la messa nella Plaza de la Revolucion, all'Avana. Benedetto XVI ha chiesto più libertà religiosa a Cuba e che la Chiesa possa ancora di più "annunciare pubblicamente ed apertamente la sua fede". Il Papa ha chiesto alle "autorità governative della nazione" che essa possa operare "negli ambienti formativi ed universitari".

BUONA SERA GIULIANA. Raul Castro ha bisogno della Chiesa quale mediatrice sulle problematiche sociali che affliggono il suo paese, e soprattutto per rafforzare le relazioni col Vaticano. Il Papa è l'unico strumento. Ma vedi, mia cara, io non ho mai pensato a una Chiesa puramente carismatica: Dio ce ne liberi dai carismatici; ho sempre penato e creduto nel riconoscerla mistero di grazia e di miseria degli altri. Il problema non è il papa, ma l'apparato, il sistema. Altro è la Santa Sede altro è la Sede Santa. E quì l'uomo non c'entar più niente. O c'entra per quello che opera e per quello che usa e subisce dal sistema. E non si tratta di giudicare: Dio me ne liberi dal giudicare un uomo. Si trata invece di mare e di servire la Chiesa appunto, questa umanità che siamo noi stessi, che è il Cristo, il quale si incarna nella nostra miseria e si fa invisibile nel gesto di carità( la missione del Papa deve essere intesa in questa visione), nel donarsi a tutti gli uomini. Cuba ha tanto bisogno di Dio. Fidel Castro ne sta dando testimonianza.

Ciao Principessa..felice pomeriggio...^__^..mi son persa il tg oggi..sono in terrazza..*__*

Hai chiuso bottega?

no...solo ore pausa..ero sola..

...con il sole *_* Ciao Mara !

Qualcuno mi ha raccontato come hanno vissuto i cubani...ultimamente,c'è qualche piccolo spiraglio..speriamo che anche loro possano presto essere liberi..