Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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LA NOTIZIA CURIOSA DEL GIORNO, SENO, SOLIDARIETA', SCOLLATURE, CANCRO, DECOLTÉ, FOTOGRAFIE, RITRARRE SENI

Post n°6261 pubblicato il 16 Aprile 2012 da psicologiaforense

Gara di incredibili  scollature su Instagram contro il cancro al seno

 

L'iniziativa si chiama Boobstagram ed è volutamente provocatoria: si tratta di una raccolta di fotografie pubblicate sul social network Instagram che ritraggono seni. L'obiettivo? Sensibilizzare le donne sul tumore al seno e promuovere la prevenzione. «Mostrare i seni sul web è bene, ma mostrarli al proprio medico è meglio», è lo slogan inventato da Julien GLT e Lionel Pourtau, autori dell'iniziativa. La partecipazione, ovviamente, è volontaria e aperta a tutte le utenti di Instagram.

 
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Commenti al Post:
ferrarioretta
ferrarioretta il 16/04/12 alle 09:24 via WEB
BUONGIORNO GIULIANA:))) Bella iniziativa e bel modo di presentarla,e dico davvero...almeno di sicuro attirerà l'attenzione che merita..
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 16/04/12 alle 10:27 via WEB
BUONGIORNO ORETTA:)))))))))))))))))))))))))))
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 16/04/12 alle 10:27 via WEB
Hai proprio ragione! E' stata battezzata Boobstagram l'iniziativa di due francesi, Julien GLT and Lionel Pourtau, che invita donne da tutto il mondo a condividere su Instangram - il social network fotografico, recentemente acquistato da Facebook - scatti del proprio décolleté. Si tratta di una campagna per la prevenzione del tumore al seno con lo slogan: "Mostrare il seno online va bene, ma mostrarlo al medico è meglio". L'invito è stato raccolto da diverse donne e alcuni scatti sono piuttosto bizzarri.
(Rispondi)
 
 
 
ferrarioretta
ferrarioretta il 16/04/12 alle 12:17 via WEB
Ciao..tocco e fuggo tra una chiamata e l'altra della nonnina.)))))
(Rispondi)
 
primulina16
primulina16 il 16/04/12 alle 10:19 via WEB
Buongiorno.. simpatica questa iniziativa di sensibilizzione, è importante comunq ricordare a tutte le donne l'autopalpazione del seno, strumento utile per la prevenzione del tumore della mammella: prevenire per guarire... Lieta settimana per te, Angela
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 16/04/12 alle 10:43 via WEB
CIAO ANGELA:)
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 16/04/12 alle 10:53 via WEB
....segue... PIU' di cento malattie diverse sono chiamate CANCRO. Il nome stesso evoca un male oscuro associato a paure ancestrali di dolore e di morte. MA il CANCRO verrà sconfitto se gli Stati e tutti i cittadini lo vorranno e contribuiranno a sconfiggerlo finanziando la ricerca.
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 16/04/12 alle 10:54 via WEB
.... I prossimi dieci anni saranno decisivi per la soluzione finale!
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
PASQUALINA il 16/04/12 alle 10:23 via WEB
A volte si può far del bene anche solo con un décolté
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 16/04/12 alle 10:59 via WEB
Sì è una osservazione intelligente la tua. BASTA POCO... CHE CE VO' !?!
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 16/04/12 alle 11:00 via WEB
Troveremo il farmaco che spegne il cancro e accende la speranza.....
(Rispondi)
 
 
 
 
maraciccia
maraciccia il 16/04/12 alle 15:15 via WEB
Ecco parole da incorniciare...a tanto aspetto...ma son cento malattie...
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
OKKINERI il 16/04/12 alle 10:28 via WEB
"Mostrare il seno online va bene, ma mostrarlo al medico è meglio".
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 16/04/12 alle 11:16 via WEB
Sì la formula vincente è questa. E le iniziative si moltiplicano. Ogni anno, ad esempio, c'è la «Settimana nazionale per la PREVENZIONE oncologica». Quindi c'è comunicazione e sensibilizzazione per come vivere evitando di correre rischi inutili, e, specialmente, diagnosi precoce. Perchè individuare un cancro allo stadio iniziale vuol dire arrivare a guarire la malattia. Guarire, non aumentare la speranza di vita!.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
IRIS.B. il 16/04/12 alle 10:31 via WEB
Oggi grazie ad iniziative come questa e alla ricerca medico-scientifica si può finalmente dire : "DI CANCRO SI VIVE!". Io l'ho provato.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 16/04/12 alle 10:46 via WEB
TU Carissima IRIS.B hai scruta nel cuore di tenebra del male: al di là dell' orizzonte medico,nell'enigma cancro!
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 16/04/12 alle 10:47 via WEB
SONO VERAMENTE FELICE CHE TU SIA QUI, IN PERFETTA SALUTE, A RACCONTARLO:)))
(Rispondi)
 
mauriziomattioni
mauriziomattioni il 16/04/12 alle 10:48 via WEB
lodevole iniziativa..ma non vorrei che le foto distogliessero coloro che guardano,ciò che e il vero problema..sensibilizzare va benissimo,ma credo che molti uomini sensibili.nel rifarsi gli occhi..potrebbero diventare ciechi..non curanti della loro prostata.. felice inizio settimana.. maurizio..
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 16/04/12 alle 11:01 via WEB
CIAO MAURIZIO:)
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 16/04/12 alle 11:06 via WEB
..... il carcinoma della mammella è il tumore più frequente della popolazione femminile, e tra i 35 e i 75 anni di età è la seconda causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari. Si calcola che una donna ogni 13, durante l'arco della propria vita, vada incontro al cancro al seno. Casi rarissimi sotto i 20 anni, rari tra i 20 e i 29 anni, poi più frequenti oltre i 30 anni, fino a raggiungere i valori più alti superati i 50 anni di età.
(Rispondi)
 
 
mauriziomattioni
mauriziomattioni il 16/04/12 alle 11:31 via WEB
conosco il problema avendo affrontato il tutto con mia moglie.che aveva 28 anni .per mesi abbiamo fatto avanti e indietro da città studi in Milano e casa ..senza mai farci prendere dallo sconforto..e dura per chi deve affrontare questo tipo di problema.ma grazie alla prevenzione si può vincere... la prevenzione oggi e molto importante, specialmente .l'autopalpazione..che e stata quella che mise in allarme mia moglie.. di nuovo. maurizio..
(Rispondi)
 
solitudineNA
solitudineNA il 16/04/12 alle 11:07 via WEB
Mizzica tremenda questa molti lo sognano questo momento con questa massima: morire si ma almeno facendo qualcosa che piace: non è il caso dell'artigiano però -:). Saluti Pasquale
(Rispondi)
 
 
solitudineNA
solitudineNA il 16/04/12 alle 11:08 via WEB
Ops ho sbagliato a postare il commento scusami
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 16/04/12 alle 11:08 via WEB
...... La ricerca scientifica ha fatto passi da gigante ma non ha ancora trovato l'origine di questo tipo di tumore, per cui l'unica arma efficace è e resta la PREVENZIONE precoce. Ed è la mammografia l'unica strada per non rischiare e per poter intervenire con una chirurgia che è sempre meno demolitiva, e sempre più conservativa. La maggior parte dei tumori della mammella è di natura benigna, ma anche quelli maligni, se diagnosticati in fase iniziale, possono essere sottoposti a un trattamento efficace. Radioterapia, chemioterapia, farmaci ormonali: queste le armi oggi a disposizione degli oncologi. Terapie sconosciute, un tempo.
(Rispondi)
 
Clarallende55
Clarallende55 il 16/04/12 alle 11:17 via WEB
Ottima iniziativa,la Prevenzione è fondamentale e al di là di sguardi maschili aberranti..scherzo..l'essenza è per noi donne la prevenzione:autopalpazione e medico curante e mammografia qualora ci fosse un minimo dubbio buona giornata :)
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 16/04/12 alle 11:49 via WEB
GRAZIE VERAMENTE CLARALLENDE55 per avermi dato questa opportunità di lumeggiare i temi della prevenzione "salva vita":
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 16/04/12 alle 11:49 via WEB
Prevenzione Primaria Prevenzione vuol dire in primo luogo ridurre il rischio di ammalarsi. La maggior parte degli esperti ritiene infatti che oltre il 20% di tutti i tumori al seno potrebbero essere evitati avendo cura ogni giorno del nostro stile di vita. Come? • Scegliendo attentamente gli alimenti; • controllando il proprio peso corporeo; • svolgendo una regolare attività fisica; • limitando l’assunzione di alcolici (preferibilmente vino o birra) ad un bicchiere al giorno distribuito durante i pasti; • valutando attentamente, con il proprio ginecologo, i rischi della terapia ormonale sostitutiva dopo la menopausa, e la possibilità di assumere farmaci alternativi per alleviarne i disturbi.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 16/04/12 alle 11:50 via WEB
Prevenzione Secondaria Scoprire un tumore in fase iniziale rappresenta l’arma più efficace che le donne oggi hanno per sconfiggere la malattia. La diagnosi precoce consente infatti di individuare tumori di piccole dimensioni e con prognosi decisamente migliore. Gli esami consigliati per la prevenzione dei tumori al seno vengono suggeriti con modalità diverse a seconda dell’età della donna. L’autoesame Il miglioramento delle indagini diagnostiche impiegate per la diagnosi precoce del tumore al seno ha fatto sì che possano essere rilevate tumori molto piccoli, che non sono apprezzabili alla palpazione o addirittura alterazioni che precedono la formazione della neoplasia. Eseguire comunque periodicamente un auto-esame del seno consente a ciascuna donna di conoscere la propria mammella e di apprezzarne gli eventuali cambiamenti che dovessero manifestarsi nel periodo di intervallo tra un esame ed il controllo successivo. In particolare si deve fare attenzione se: 1) La cute della mammella o dell’areola sembra alterata, arrossata, ispessita o retratta 2) Il capezzolo appare retratto, soprattutto se la rientranza del capezzolo è di recente comparsa e se sulla cute dell’areola compaiono delle piccole eruzioni cutanee o delle crosticine 3) Comparsa spontanea di secrezione dal capezzolo, soprattutto se sierosa o ematica 4) Alla palpazione della mammella o del cavo ascellare noti la comparsa di una tumefazione 5) La mammella ti sembra arrossata ed aumentata di volume Il dolore così come il senso di tensione al seno, soprattutto in corrispondenza del ciclo mestruale, al contrario sono sintomi molto frequenti in tutte le donne ed indipendenti dallo sviluppo di un tumore.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 16/04/12 alle 11:51 via WEB
Prevenzione terziaria Questo tipo di prevenzione è quello che si applica alle donne che siano state già trattate per un tumore al seno, al fine di ridurre il rischio di ricadute della malattia, le complicanze ed i problemi connessi ai trattamenti (riabilitazione), siano essi di natura fisica, psicologica e/o sociale. Una delle preoccupazioni maggiori di chi è stata trattata per un tumore al seno è che la malattia ritorni. Ma anche per la prevenzione della recidiva si può fare qualcosa: • controllare il peso corporeo • prediligere una dieta ricca di frutta e verdura • eseguire una costante attività fisica • limitare il consumo di alcol • evitare di fumare
(Rispondi)
 
 
ferrarioretta
ferrarioretta il 16/04/12 alle 12:22 via WEB
Lo sai che io,con l'autopalpazione,ho scoperto una cosuccia...anni fa? Tra l'altro ,sono stata operata due volte....una da ragazza..ed una quando l'ultima mia figlia ,aveva appena un mese...eh,già..tempi duri,ma ..sono qua:)))) Vado a casa e poi dal Mus...lì.niente pc..non vuole...devo ascoltare lui.. Può darsi che ripasso..:)))))))))))
(Rispondi)
 
 
 
maraciccia
maraciccia il 16/04/12 alle 15:18 via WEB
è pure egoista...ma che gl'importa se mentre ascolti MAGARI RICEVI ANCHE I NOSTRI SALUTI?
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 16/04/12 alle 12:29 via WEB
CARISSIMA ORETTA: Tappi per le orecchie? Yoga? Meditazione? Training autogeno? Rosario? Esorcista? Non saprei cos'altro consigliarti per salvarti dal logorroico MUS!
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 16/04/12 alle 12:29 via WEB
UN ABBRACCIONE:)))))))))))))))))))))
(Rispondi)
 
card.napellus
card.napellus il 16/04/12 alle 12:48 via WEB
Inorridisco al pensiero che presto ci sarà una campagna contro il tumore all'utero.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 17/04/12 alle 00:21 via WEB
eheheheheh l'arte e la creatività ci hanno regalato immagini simboliche e suggestive dell'utero......
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 16/04/12 alle 15:19 via WEB
mi pare una bella iniziativa...comunque da IN.curabile,..il Cancro sta diventando sempre più curabile...
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 17/04/12 alle 00:20 via WEB
Quando la diagnosi del cancro uccide prima del male Studio svedese: aumenta esponenzialmente la possibilità che un paziente si tolga la vita poco dopo la comunicazione
(Rispondi)
 
denis_darija
denis_darija il 16/04/12 alle 17:53 via WEB
wowwwwwwww.........
(Rispondi)
 
fatalmind
fatalmind il 16/04/12 alle 17:59 via WEB
la prevenzione è una cosa essenziale.. aiuta a conoscere il nostro fisico ed a intervenire qualora insorgesse un un qualsiasi problema clinico___ ( da bravo maschietto devo dire che sono belle queste tette ) ___buon pomeriggio _fatalmind
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 17/04/12 alle 00:22 via WEB
Il paziente ha un cancro? Il medico deve sempre dire la verità. Sì, ma come? Quanto pesano le parole, il tatto, la sensibilità, nel comunicare la diagnosi sull’impatto che la tremenda parola “cancro” può evocare in ciascuno di noi? Quanto vale la capacità di sottolineare comunque gli spazi di speranza e la capacità di presenza e di conforto del medico, ma anche, poi, dei familiari, di fronte ad una prova comunque difficile e delicata?
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 17/04/12 alle 00:23 via WEB
Questa riflessione è urgente se analizziamo i dati emersi da uno studio poderoso condotto in Svezia, dove tutte le cartelle mediche dei cittadini sono computerizzate e analizzabili. Lo studio, pubblicato sul New England Journal of Medicine del 5 aprile, ha coinvolto 6.073.240 svedesi, dai trent’anni in su, dal 1991 al 2006: Fang Fang e collaboratori, del Dipartimento di Epidemiologia Clinica e Biostatistica del Karolinska Institutet di Stoccolma, sono andati a valutare che cosa succeda ad una persona che riceva una diagnosi di cancro, dal punto di vista della salute, indipendentemente dalle cure. Il rischio di suicidio, dal momento dalla comunicazione della diagnosi, aumenta di 12.6 volte (pari al 1260% in più!), nella prima settimana e di 3.1 nel primo anno (310% in più), rispetto al rischio basale di suicidio che un cittadino ha nel corso della vita. Il rischio di morte per ictus o infarto, davvero per “crepacuore”, come si diceva una volta, aumenta, invece, di 5.6 volte (560%) nella prima settimana e di 3.3 volte (330%) nel corso delle prime quattro settimane.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 17/04/12 alle 00:23 via WEB
Per tutti noi, questo studio è un monito a stare davvero più vicini a chi riceva una diagnosi che può essere, in sé, più fatale della malattia.
(Rispondi)
 
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