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Post n°6278 pubblicato il 20 Aprile 2012 da psicologiaforense
ULTIMA RICERCA: un italiano su due ha paura della solitudine, uno su cinque non ha un amico, quasi sette milioni di uomini e donne parlano soprattutto con se stessi, benché non manchino i conoscenti abituali o occasionali: solo di rado riescono a confidare felicità e ansie, a raccontare le emozioni preziose che nemmeno un partner riesce sempre a condividere. I MIEI SEGRETI PER COLTIVARE L'AMICIZIA
La grande ribellione alla solitudine e al silenzio ha raggiunto livelli mai visti prima se sono veri i dati che indicano community, chat-line, social network, ecc… sempre affollatissimi e il trionfo dei manuali su come : “Imparare l' amicizia”, “Farsi un amico per la vita”, ecc… vere lezioni d' amicizia per gente che si sente sola (anche quando non lo è). Un successo che non mi stupisce affatto perché oggi (2012) siamo entrati in un periodo di sofferto isolamento personale. Di crisi globale. Di insicurezza e timori (basta vedere i suicidi di questi primi 4 mesi dell'anno.....). Le amicizie sono vitali: la loro mancanza e la loro scarsità hanno sulla psiche gli stessi effetti che una alimentazione sbagliata ha sul corpo. Naturalmente l' amicizia richiede impegno, come il lavoro, il matrimonio, il fidanzamento e il gioco in borsa. Per prima cosa bisogna guardarsi dai peccati capitali contro questa "fortuna rara”: l' egoismo ma anche la stupidità, il pettegolezzo, e poi l' inaffidabilità, minaccia mortale per le amicizie in formazione e per quelle collaudate. Ma attenzione, i comandamenti da seguire sono molti: dobbiamo dire spesso all' amico che cosa soprattutto ci piace di lui, come in un corteggiamento. E una volta che c' è stata “la scintilla”, per mantenere viva la fiamma servono le intelligenti “accortezze” abituali di quando si vuole conquistare un partner. Per concludere, le principali “regole del gioco” sono otto e dalla loro obbediente osservazione dipende la fortuna di incontrare un amico che resista al tempo: 1) essere se stessi, 2) non criticare, 3) non piangersi addosso, 4) interessarsi agli altri, 5) sorridere, 6) essere buoni ascoltatori, 7) discorrere di cose che interessano gli altri, 8) essere pazienti e tolleranti.
Commenti al Post:
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psicologiaforense il 20/04/12 alle 22:58 via WEB
GRAZIE AMICO MIO, auguro anche a TE e ai tuoi cari uno splendido W.E. di primavera.
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sperosempre11 il 20/04/12 alle 23:34 via WEB
Dottoressa Giuliana:)))))
Oh, mia cara. L'amicizia. Uno degli amori più sublimi. La vita mi ha insegnato qualcosa in merito. Prima di tutto che scatta dalle radici più profonde dell'essere umano intelligente e libero; fatto di anima e di corpo. Ecco perchè l'amicizia, pur sgorgando da una libera volontà, coinvolge tutto quell'essere amante. In una parola, fra due amici scatta misteriosamnete la dinamica dell'amore. L'amico, che si dona all'amico. L'amico amato si ridona all'amico amante. E tra i due sta DIO che è Amore.
Il resto viene di conseguenza...
(Rispondi)
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maraciccia il 20/04/12 alle 23:40 via WEB
è vero caro dottore..è intelligente e libera l'amicizia..non si può forzare
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sperosempre11 il 20/04/12 alle 23:50 via WEB
Dice un proverbio: "DIMMI CON CHI VAI, E TI DIRO' CHI SEI!".
Ed è propio così. E' infatti nella natura dell'amicizia rendere simili tra loro gli amici.^__^
(Rispondi)
(Vedi gli altri 4 commenti )
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maraciccia il 20/04/12 alle 23:53 via WEB
questo può anche non essere vero..io e Giuliana siamo diversissime
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maraciccia il 20/04/12 alle 23:55 via WEB
ma forse abbiamo interessi in comune..
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sperosempre11 il 20/04/12 alle 23:57 via WEB
Simili nell'amore.
Ambedue non potete fare a meno dell'altra. Questa è la dinamica che unisce due amici. Non ti pare ?
Adesso mi devi rispondere
(Rispondi)
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maraciccia il 21/04/12 alle 00:38 via WEB
io descrivo l'animo umano..lei lo studia..è diverso. Io descrivo delle sensazioni..lei spiega perchè si arriva a provare certe sensazioni..io scrivo per me...lei scrive per gli altri...ma...si..mi piace pensare che non possiamo fare a meno l'una dell'altra...ma è un'amicizia allargata ad altri..non chiusa.
(Rispondi)
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psicologiaforense il 20/04/12 alle 23:41 via WEB
HAI PROPRO RAGIONE BEPPE:))) Si dice anche che l'Amore sia una "AMICIZIA IMPAZZITA".
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psicologiaforense il 20/04/12 alle 23:44 via WEB
L'antica saggezza popolare afferma anche che gli Amici derivano da un “lavoro sul campo" e che per stringere amicizie vere bisogna " scendere dal destriero" e ricordarsi che gli amici vogliono essere conquistati.PER QUESTO C'E' COSI' TANTA SOLITUDINE IN GIRO.
(Rispondi)
(Vedi gli altri 2 commenti )
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sperosempre11 il 21/04/12 alle 00:03 via WEB
Tu mi insegni che la solitudidine non è un peso grave. Ciò che è terribile è l'isolamento, il sentirsi emarginati dal resto del mondo.
Le vere amicizie, mia cara li trovi fra i poveri in spirito. Rari o niente fra i ricchi. Il ricco è attorniato da falsi amici e nemici terribili. Il povero NO !!!!
(Rispondi)
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maraciccia il 21/04/12 alle 00:59 via WEB
questo però è terribile se ci pensi..
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sperosempre11 il 20/04/12 alle 23:55 via WEB
GIULIANA, QUANDO MI DICI CHE HO RAGIONE SENTO LA PELLE RIZZARSI PER L'EMOZIONE EHEHEHEH !!
Io dico sempre, che l'Amicizia, dopo l'Amore è il più bel regalo del cielo.
Senza l'amico/a, è impossibile assistere allo scorrere delle ore. Ma a volte può essere anche una croce, un dramma, quando si perde un amico.
(Rispondi)
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maraciccia il 21/04/12 alle 00:14 via WEB
e dici bene Beppe..ma io non metterei dopo l'amore..ma al fianco..altrettanto importante..e quando si perde un amico..è altrettanto doloroso che perdere un amore, certo se sono sentimenti autentici
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psicologiaforense il 21/04/12 alle 00:24 via WEB
Eppure è così Prof. BEPPE. Però quello che dici implicitamente fa sorgere tutta una serie di quesiti molto significativi......
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psicologiaforense il 21/04/12 alle 00:27 via WEB
.... segue Prof. BEPPE.... cos'è l'amicizia, in cosa si distingue da altri rapporti affettivi come l'amore o l'affetto per le persone di famiglia, com'è cambiata l'amicizia nella storia, quale ruolo ha questo sentimento nelle diverse età della vita, dall'adolescenza attraverso l'età matura e fino alla vecchiaia, in cosa l'amicizia tra uomini è diversa da quella tra donne, se è possibile l'amicizia tra persone di sesso diverso, come e perché le amicizie si rompono.
(Rispondi)
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psicologiaforense il 21/04/12 alle 00:31 via WEB
DEL PARI CH.MO PROF. BEPPE, le tue osservazioni stimolano, anche, una riflessione centrata sui grandi temi etici legati all'amicizia: la responsabilità, i doveri, il principio di reciprocità. ecc.... P.S. Sotto questo profilo partendo dal tuo dictum, Caro Beppe, ci si potrebbe ritrovare con illustri sodali da Aristotele a Cicerone a sant'Agostino, ma anche a Kafka, Bellow, Hemingway, Hammett.....
(Rispondi)
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sperosempre11 il 21/04/12 alle 00:39 via WEB
L'ho già espresso, per certi versi il mio pensiero sull'amicizia.
E' un dono, è una grazia; una sofferenza una croce, ma un feroce bisogno biologico di avere un amico. Nulla c'è di più distruggente del tradimento dell'amicizia. Ma non c'è nulla di più necessario di un amico. Senza amici è impossibile godere il trascorre di un giorno. Nulla di sopportabile p godibile denza amici. Persino nel matrimonio se lo sposo non diventa il primo amico della sposa; non è concepibile una fanìmiglia, se i figli non diventano amici dei padri.
Se è possibile l'amicizia di sesso diverso ' E' certamente un punto delicato, mia cara. Se si tratta di amicizia in senso largo; cioè di quell'amicizia che sa di cameratismo e di realzioni(SEGUE GIULIANA)
(Rispondi)
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sperosempre11 il 21/04/12 alle 00:49 via WEB
piu strette, ma sul piano comune, come ad esempio tra compagne di lavoro, la cosa non fa problema.
se si tratta invece di amicizia vera; quando cioè tra le due anime si accende un mutuo amore di benevolenza, con tutte le espressioni esterne, e quella carica di sentimento che è propria della vera amicizia non fa problema. Sarà un'amicizia ben salda, vera, autentica perchè in queste due anime amiche avviene la fusione dei cuori; sentimenti di ideali, e soprattutto, fame di Dio. Persino la persona atea, ha fame di Dio. ecco perchè si assiste a vere amicizie ben salde pure fra i non credenti. Costoro respirano Dio e non lo riconoscono, ma si muovono sotto la sua azione.
(Rispondi)
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TVTB AMICA il 20/04/12 alle 23:39 via WEB
A TUTTI GLI AMICI RITROVAT!!!
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psicologiaforense il 20/04/12 alle 23:46 via WEB
E' anche un problreema di personalità e di carattere: : i più calmi e più riservati, generalmente, sono capaci di dar vita a legami più profondi e duraturi, ma, diversamente dalle persone esuberanti, hanno più difficoltà ad <avvicinarsi e a farsi avvicinare>.
(Rispondi)
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maraciccia il 20/04/12 alle 23:28 via WEB
bellissimo il quadro...ormai l'ho fatto un mio Olag..
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psicologiaforense il 20/04/12 alle 23:49 via WEB
In altro contesto l'Assoluto ne impartì 10... io mi sono limitata, giustamente, a 8. E ci mancherebbe altro......
(Rispondi)
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maraciccia il 20/04/12 alle 23:30 via WEB
già in un due tre punti son carente...
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psicologiaforense il 21/04/12 alle 00:09 via WEB
VEDI MARA, come TU mi insegni anche Friedrich Schiller, tanto per fare un esempio, dovette tormentarsi per sei anni prima di avviare un' amicizia con Wolfgang Goethe.
(Rispondi)
(Vedi gli altri 2 commenti )
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psicologiaforense il 21/04/12 alle 00:09 via WEB
Ma le amicizie, appunto –CARISSIMA MARA- “non cadono dal cielo”: impongono pazienza e metodo.
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maraciccia il 21/04/12 alle 00:18 via WEB
beh..noi eravamo "amiche"..senza conoscerci..e trovavo "strano" il blog..ma quando e come è cominciata Giuliana??..sai che non ricordo?...eppure era sicuramente già da unpò che vedevo in giro il tuo nik..poi è scattato qualcosa..ma dovessi dire perchè...tu sai perchè?..ahahah..
(Rispondi)
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PASQUALINA il 20/04/12 alle 23:32 via WEB
Nel 1936 Dale Carnegie pubblicava Come trattare gli altri e farseli amici, un best seller capace di vendere oltre 30 milioni di copie in tutto il mondo: oggi la realtà è molto cambiata, le relazioni personali corrono alla velocità della rete e ogni giorno entriamo potenzialmente in contatto con migliaia di persone.
(Rispondi)
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psicologiaforense il 20/04/12 alle 23:52 via WEB
Dale Breckenridge Carnegie (Maryville, 24 novembre 1888 – Forest Hills, 1 novembre 1955) è stato uno famoso scrittore e insegnante statunitense.
Fu promotore di parecchi corsi sullo sviluppo personale, vendita, leadership, corporate training, relazioni interpersonali e abilità di parlare in pubblico.
Nato da una povera famiglia rurale del Missouri, fu autore di Come trattare gli altri e farseli amici (in Inglese How to win friends and influence people), pubblicato nel 1936 e famoso ancora oggi. Scrisse anche una biografia di Abraham Lincoln, intitolata Lincoln lo sconosciuto (in Inglese Lincoln the Unknown), assieme ad altri lavori.
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psicologiaforense il 20/04/12 alle 23:56 via WEB
CIAO PASQUALINA, hai fatto benissimo a ricordare qui DALE CARNEGIE (morto nel 55 come scrivo sopra). Pensa che ci sono ancora oggi "scuole" che a distanza di quasi 60 anni usano le sue "regole"
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psicologiaforense il 20/04/12 alle 23:59 via WEB
la pubblicità di questo centro recita così " Se desideri migliorare le tue abilità nella vendita, nella leadership, nelle relazioni interpersonali, nella comunicazione, nel public speaking o nel customer service, qui troverai tutte le soluzioni che si adattano perfettamente al tuo stile di apprendimento. Puoi scegliere tra percorsi intensivi o settimanali, seminari informativi, workshop e contenuti fruibili via web o attraverso il tuo smartphone.
Scegliendo la soluzione più adatta a te rafforzerai le tue performance e porrai solide basi su cui costruire la tua carriera. Fai come hanno già fatto più di 8 milioni di persone: scegli la Dale Carnegie per diventare la persona di successo che hai sempre sognato."
(Rispondi)
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PASQUALINA il 20/04/12 alle 23:33 via WEB
....GIULIANA 23.30 Ma gli insegnamenti di Dale Carnegie continuano a essere attuali: i mezzi sono cambiati – comunichiamo con Facebook, Twitter, e-mail ed sms più che di persona – la chiave del successo rimane la capacità di ottenere la fiducia degli altri. In un’era dominata dalla promozione di se stessi, concentrarsi sui bisogni altrui può fare la differenza, e questo libro svela i segreti dei professionisti nella comunicazione on line. Con piccoli e semplici accorgimenti, ognuno di noi può imparare a lasciare una migliore impressione di sé, trasformando un’e-mail in un dialogo prolifico, scegliendo con cura gli argomenti per un post o sorprendendo l’interlocutore con un messaggio appropriato. Se è vero che l’era digitale ha trasformato la comunicazione in business, la sfida per la leadership si consuma oggi più che mai sul terreno dei rapporti personali. E quale successo non inizia con una relazione?
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card.napellus il 20/04/12 alle 23:38 via WEB
Un bel prontuario, ma il punto 1 è molto impegnativo. La realtà è che tendiamo a mentire già a noi stessi, e questo non facilita nei rapporti con gli altri.
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psicologiaforense il 21/04/12 alle 00:02 via WEB
HAI SUBITO MESSO IL DITO NELLA PIAGA CARISSIMO CARD. NAPELLUS. Hai perfettamente ragione e la tua osservazione è assorbente di ogni altra considerazione!
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maraciccia il 20/04/12 alle 23:46 via WEB
sono tutti punti impegnativi...ehi Giulianina..dove sei?
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psicologiaforense il 21/04/12 alle 00:04 via WEB
Sono qui che rispondo. Sì l'Amicizia è preziosa ed importantissima quindi si basa su presupposti altrettanto importanti
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maraciccia il 21/04/12 alle 00:11 via WEB
eppure credevo fosse molto importante una componente di spontaneità..di pelle..di empatia che o nasce..o non nasce...può finire?..credo di si, come un altro sentimento..ma ci son di quelle amicizie che non finiscono mai
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card.napellus il 21/04/12 alle 08:42 via WEB
Se posso permettermi la componente a pelle è necessaria per un'avventura, una bella vacanza, una notte indimenticabile. Ma l'amicizia dura una vita: è un puzzle miracolosamente combaciante, è un motivo valido per l'esistenza dell'universo.
(Rispondi)
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scorpione602 il 20/04/12 alle 23:57 via WEB
sopratutto ascoltare...saper ascoltare è importantissimo. Un sorriso, Giuliana..buona notte ;))..Monica
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ferrarioretta il 21/04/12 alle 09:46 via WEB
Mi stanno stufando..con queste richieste..se ne stanno approfittando..
SAPREI IO DOVE MANDARE LA FINANZA A SCOPRIRE I REDDITI SOMMERSI..grrrrrrrrrrr
(Rispondi)
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psicologiaforense il 21/04/12 alle 00:11 via WEB
Nella ricerca di un amico, MARA MI SEGUI? Va tenuta presente la sapienza antica di due proverbi apparentemente in contrasto fra di loro, “GLI OPPOSTI SI ATTIRANO” e “IL SIMILE AMA IL SUO SIMILE”: l' amicizia più riuscita sta nel mezzo perchè è una forma, MARA, di ambiguità sottile.
(Rispondi)
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maraciccia il 21/04/12 alle 00:22 via WEB
ahahah..sembrerebbero due affermazioni contraddittorie...
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sperosempre11 il 21/04/12 alle 00:27 via WEB
+ e +, si respingono
+ e - si attraggno
E' fisica ma vale nella sacralità della vera amicizia.
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maraciccia il 21/04/12 alle 00:42 via WEB
ahahah..allora noi due andiamo benissimo Giuliana
un + e un - perfette siamo.
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sperosempre11 il 21/04/12 alle 00:19 via WEB
GIULIANA, SUL VALORE DELL'AMICIZIA NON USO ALCUN DECALOGO. DEBBO BEN TEBNERE IN CONTO CHE L'ANIMA DELL'AMICIZIA E' IL VOLERE IL BENE DELL'AMICO.
IL FALSO AMICO, NONOSTANTE LE PAROLE MELATE, SE BEN LO SCRUTI, CERCA IL SUO TORNACONTO. CERCA SE' NON TE. O, SE VUOI, TE PER SE'.
UN TALE AMICO, QUANDO TI TROVERAI NEI PASTICCI SE LA SVIGNERA'.
SE UNO MENTE A SE STESSO, FARA' PARTE DI QUESTA SPECIE.
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psicologiaforense il 21/04/12 alle 00:38 via WEB
E' GIUSTISSIMO QUELLO CHE DICI PROF. BEPPE. La nostra societa' ha perso un tesoro: l'AMICIZIA. Quattro universita' italiane si sono incontrate per ritrovarla. Una ricerca motivata dalla concretezza di quel 23 per cento di italiani che si dichiara insoddisfatto delle proprie relazioni con gli amici e di quell'altro 15,7 per cento che si ritiene poco o niente appagato dai propri legami affettivi. Nel resto della realta' occidentale la musica non cambia. Eppure, l'AMICIZIA rimane nell'immaginario collettivo uno dei valori piu' apprezzati.
(Rispondi)
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psicologiaforense il 21/04/12 alle 00:39 via WEB
....segue PROF. BEPPE... Il mondo non può andare avanti senza AMICIZIA e - come sostiene Aristotele - un uomo non è tale senza un AMICO.
(Rispondi)
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psicologiaforense il 21/04/12 alle 00:43 via WEB
....segue PROF. BEPPE...Noi viviamo, giorno dopo giorno, relazioni assolutamente inautentiche e, di certo, non amicali. Di conseguenza, siamo portati a credere che l'amicizia, in fondo, non sia necessaria». O meglio, fraintendiamo: abbiamo schemi di amicizia utilitaristici («Sai, mi serve per il mio lavoro»), oppure basati sul piacere («Mi diverte> >). Il sospetto e la prudenza minano spesso la possibilità di avere autentici rapporti di amicizia sul lavoro. Chi se la sente di confidare a un collega qualcosa di intimo che, in seguito, potrebbe essere usato contro di lui?
(Rispondi)
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psicologiaforense il 21/04/12 alle 00:45 via WEB
Per non parlare, PROF. BEPPE (e tu su questo potresti scrivere un manuale) dell'ambiente universitario: quante idee e quanti libri sono stati rubati tra colleghi?
(Rispondi)
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psicologiaforense il 21/04/12 alle 00:46 via WEB
E questo nostro modo di aprirci con il contagocce alla possibilità di avere un AMICO vero si riflette sull'educazione che ricevono i bambini di oggi. Un tempo era l'amicizia la più bella compagna di scuola. ORA E' LA COMPETITIVITA' !!
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ferrarioretta il 21/04/12 alle 09:27 via WEB
CIAO GIULIANA:))))Bel post..lo leggo ora...
La nonnetta riposa..e Libero,mi ha fatto entare stamattina..ieri..NO!!!
(Rispondi)
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ferrarioretta il 21/04/12 alle 09:47 via WEB
Vediamo se riesco a commentare:sono due volte che mi sbatte fuori,il tuo blog..Mi rifiuti GIULIANA? ahhahahahah..
(Rispondi)
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ferrarioretta il 21/04/12 alle 10:01 via WEB
Sai bene come la penso:è in famiglia che i bambini crescono "a pane e esempi"...
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maraciccia il 21/04/12 alle 00:50 via WEB
già...se ne potrebbe parlare per ore...AMICIZIA...tra uomini sembrava più facile..ora credo ci siano anche belle amicizie al femminile..e fra un uomo e una donna??..io credo possibile anche quel tipo di amicizia.
(Rispondi)
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maraciccia il 21/04/12 alle 00:25 via WEB
mi fi venire in mente Beppe..Eurialo e Niso...o Cloridano e Medoro...ed erano amici, amici fino alla morte e oltre..amiche in letterettura Giuliana?
(Rispondi)
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psicologiaforense il 21/04/12 alle 00:34 via WEB
EHEHEHEHEHEHEH MARA MI HAI LETTO NEL PENSIERO, guarda sopra i commenti di qualche attimo fa (lì parlo di Aristotele, Cicerone, sant'Agostino, ma anche Kafka, Bellow, Hemingway, Hammett....)
(Rispondi)
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psicologiaforense il 21/04/12 alle 00:48 via WEB
E' un tuo Caro Amico, l'hai invitato a questa "discussione", a questo "forum"??
(Rispondi)
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maraciccia il 21/04/12 alle 00:53 via WEB
no..ma di solito arriva..vado a vedere..forse è al lavoro..
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psicologiaforense il 21/04/12 alle 00:56 via WEB
PER CONCLUDERE CARISSIMI DOTT. MARA E BEPPE, Chi è il vero AMICO? Per ognuno, qualcosa di diverso. Secondo me una persona con la quale si può avere confidenza e di cui ci si può fidare; sulla quale si può scommettere che quello che ti dirà sarà l'immagine autentica di te stesso, dovesse anche essere negativa; che sa ascoltare e crede in quello che dici; che sa stare anche in silenzio, se occorre; che accetta di aiutarti, ma anche di farsi aiutare; che non ti compiace, ma allo stesso tempo ti accetta per come sei.
(Rispondi)
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maraciccia il 21/04/12 alle 01:04 via WEB
mi sembra di si...ma siccome son lenta..non ho trovato Francesco..^__^
(Rispondi)
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sperosempre11 il 21/04/12 alle 01:08 via WEB
Coerentissimo Cara Giuliana. Ma prima di andare da Morfeo, voglio aggiungere che l'amicizia è custode di pietà, è maestra di uguaglianza; chi è superiore si mostri uguale a chi è inferiore, e viceversa. Tra chi si comporta in modo diverso non vi può essere amicizia. Quindi è necessario che i due cerchino di assomigliarsi. All'inferiore non manchi la stima e il riguardo, quando è necessario, nè al superiore l'umiltà. Il primo lo ascolti come fosse uguale a lui; e l'altro lo ammonisca se il caso, lo rimproveri, non per essergli superiore, ma per intimo affetto. L'ammonimento non sia aspro, così pure il rimprovero non sia oltraggioso. E l'amicizia deve fuggire l'adulazione, ma anche l'insolenza. L'amicizai infatti non è fonte di guadagno, ma piena di decoro e di grazia.
Bene mie care e dolci amiche, sono davvero stanco.
Vi abbraccio in cuore perche possa essere per te Giuliana e per te Mara una Serena notte:
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maraciccia il 21/04/12 alle 01:13 via WEB
Grazie Beppe...^__^...per la bella serata insieme
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psicologiaforense il 21/04/12 alle 00:58 via WEB
ALLORA, quale definizione migliore, di quella di Charles Schulz, il papà di Charlie Brown?
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psicologiaforense il 21/04/12 alle 00:59 via WEB
..... L'AMICO È QUELLO CHE CAPISCE PERCHÈ TI PIACE LA GRANITA ALLA MENTA. SENZA LA MENTA.
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maraciccia il 21/04/12 alle 01:19 via WEB
Non ho scritto niente stasera..e tu sei da me..e io son qui
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maraciccia il 21/04/12 alle 01:48 via WEB
Buonanotte Principessa...*__* a domani
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mauriziomattioni il 21/04/12 alle 08:49 via WEB
fa che l'amicizia si insinui piano piano.
se corre troppo avrà il fiato corto..
saggezza cinese..
buongiorno a tutti..
maurizio..
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kinderella.lilla il 21/04/12 alle 10:43 via WEB
SECONDO ME,LA VERA AMICIA;NON HA TEMPO NE' CONFINI!HO DUE AMICHE DEL CUORE;UNA D'INFANZIA A CINTO,UNA DI MILANO,DEI TEMPI DELLA SCUOLA DEL PROF. STAUDAKER.CON LA PRIMA,LE STRADE SI SONO DIVISE,PER QUASI CINQUANT'ANNI,RITROVARSI E' STATO COME NON ESSERCI PERSE MAI,DA 8 ANNI CI SENTIAMO PIU' VOLTE AL GIORNO,PUR ABITANDO LONTANE.LA SECONDA,DA 30 ANNI,VIVE LONTANA,MA CI SENTIAMO SEMPRE CON GRANDE AFFETTO E TREPIDAZIONE LE UNE PER L'ALTRA E VICEVERSA,COME SORELLE!PER MIA ESPERIENZA,POSSO DIRE;CHE CI SI AFFEZIONA ANCHE DI ALCUNE PERSONE,INDONTRATE SUL WEB!BUON WEEK END A TE CARA GIULY E A TUTTI GLI AMICI DEL TUO SALOTTO :-)))
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Sesso: F
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Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
il 01/11/2018 alle 07:57
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il 06/09/2018 alle 23:51
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