MARCO PICCOLO

Tatuaggi, intesi come strumento d’arte, ma anche e soprattutto come modo di mettere dei punti fermi. Di trovare finalmente se stessi. E’ stata a  Roma  la tredicesima edizione di INTERNATIONAL EXPO TATTOO, che si è conclusa ieri all’Ergife Palace Hotel.  Tre giorni in cui l’arte usa la pelle per esprimersi. Dalla California alla Finlandia, dalla Nuova Zelanda al Giappone; più di 400 tatuatori si sono incontrati nei seimila metri quadrarti  della Kermesse. Tra i più importanti tatuatori presenti in questa tredicesima edizione della Tattoo Expo vanno ricordati  Javier Perez, Steve Soto, Ivano Natale e Ryan Jenkins di Goodfellas Tattoo; da Los Angeles i ragazzi di Low Rider Tattoo con Jose Lopez e da San Francisco Mike Davis, Luke Francis e Ben Cheese di Everlasting Tattoo. Spiccavano, tra tutti,  i maestri giapponesi Hideyuki Takeda , Knuckle e Horitonami che hanno stupito il pubblico con la raffinata tecnica del “Tebori”.

E’ stato un emozionante incontro tra arte, musica e cultura che ha consentito agli appassionati di farsi tatuare dai più importanti artisti nazionali e internazionali , e ai visitatori di conoscere ed osservare i loro lavori dal vivo. Il tutto accompagnato da numerosi show di burlesque con Giuditta Sin e  Sophie D'Ishtar; di tip tap con le Ginger Sister e dai i concerti live dei The Midnight Ramblers e di Tank e Mitzi.