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« IL CASO, MEDICO ITALIANO...DOPO QUINDICI ANNI INSIE... »

TESTI & PRETESTI, GIOCHI DI COPPIA, ORDINE, DISORDINE, CONVIVENZA INTOLLERABILE, INCOMPATIBILITA' DI CARATTERE,

Post n°6504 pubblicato il 03 Luglio 2012 da psicologiaforense

In Occidente il matrimonio è in crisi: aumentano i divorzi, sempre più persone scelgono di vivere da sole e le famiglie sono spesso monoparentali. Ma qual è il motivo?

 

NOZZE, CONVIVENZA, DIVORZIO

SE chiedete a un avvocato, o più semplicemente a voi stessi, il motivo delle crisi di gran parte dei matrimoni, la risposta è: banalità. Ovvero, un accumularsi di tensioni portate dalla convivenza. Tipo: lui che russa, lei che vuole il piumone anche a maggio, lui che guarda la TV fino a tardi con il volume alto, lei che pretende un allineamento perfetto delle pantofole sul tappeto scendiletto. E a proposito delle risse da camere da letto, adesso ci sono molteplici   studi  di varie Università che dimostrano come l'usanza di dormire in camere separate, è benefica per il sonno e per l'amore. Il letto matrimoniale, finita la passione, si trasforma in terreno di battaglia dove nessuno vince e tutti dormono poco. Meglio russare in camere single. Ma nei mènage domestici un altro punto dolente è la questione dell'ordine, soprattutto se lei si è beccata il tipico “virus” che induce maniacalmente a tenere una casa-specchio. C'era una signora che nella villa al mare, adagiata sulle dune, non voleva vedere neanche un granello di sabbia. Risultato: divorzio. Adesso lei è ordinatamente sola, mentre il marito è disordinatamente accompagnato, da una donna felice.

 
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Commenti al Post:
flozanussi
flozanussi il 03/07/12 alle 13:22 via WEB
L'ORDINE MANIACALE UCCIDEREBBE CHIUNQUE
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Utente non iscritto alla Community di Libero
OSPITE il 03/07/12 alle 13:24 via WEB
E la tavoletta del water?
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bibiosa
bibiosa il 03/07/12 alle 13:31 via WEB
C'è un vecchio libro che parla di questo, "La vertigine dell'ordine" (Baldini Castoldi Dalai) esamina il rapporto tra sè e la casa. Si parla dell'«apartheid domestico» in cui versano milioni di donne, prigioniere della noia. Uno stato di apatia che porterebbe le massaie, secondo uno studio americano, a fantasticare su incontri sessuali. Forse è troppo, forse è una definizione troppo secca, uno stereotipo
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bibiosa
bibiosa il 03/07/12 alle 13:32 via WEB
. Ma anche se ridimensionato, il problema esiste. E basta chiedere a chi deve affrontare ogni giorno le forche caudine dell'ordine. Magari calzare le pantofole per non graffiare il pavimento, non spostare nessun oggetto senza prima regolare domanda in carta da bollo, asciugare i vetri della doccia regolarmente.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
AQUILA LUCCICANTE il 03/07/12 alle 13:36 via WEB
Dietro la scrivania in disordine si nasconde un genio. Lo scrive il <Times>, lo sostiene la British Association per il progresso dello scienze. L'istituto britannico ha compiuto uno studio e alla fine ha promosso i disordinati. Scrive Mark Lansdale della universita' di Loughborough: <Le scrivanie in disordine possono essere paragonate a un vulcano. Tante pile di carte e appunti, con in mezzo un foro a forma di cratere. Ogni nuovo documento viene selezionato e se non e' importante finisce ai margini del vulcano. Gli altri, invece, sono mentalmente catalogati e diventano un filo di Arianna che consente di muoversi con sicurezza nel labirinto del caos>.
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bibiosa
bibiosa il 03/07/12 alle 13:32 via WEB
Per non parlare di quanto sia innervosente avere qualcuno che appena ti alzi dal divano sistema i cuscini. E quell'idea malvagia di riordinare quelle magnifiche pile di carte e libri nello studio? Se siete tra le vittime di una serial «order» allora compratele il libro cui sopra e leggete a pagina 19: «il disordine può essere un modo come un altro di tenere in ordine».
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Utente non iscritto alla Community di Libero
PASQUALINA il 03/07/12 alle 13:38 via WEB
NON banalizziamo troppo non sono sempre e solo le piccole manie dell'uno o dell'altra che devastano e distruggono il matrimonio. C'è di più!
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elvia4
elvia4 il 03/07/12 alle 13:39 via WEB
DORMIRE IN CAMERE SEPARATE E' UNA GENIALATA
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clara.limpidissima
clara.limpidissima il 03/07/12 alle 13:43 via WEB
Ma non si diceva? <Barometro coniugale> e' il letto. Volerlo separare e' <voler tutto ignorare>.
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clara.limpidissima
clara.limpidissima il 03/07/12 alle 13:46 via WEB
mi pare fosse Balzac
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Utente non iscritto alla Community di Libero
RAM PER SEMPRE il 03/07/12 alle 13:48 via WEB
DAL FIDANZAMENTO AI PROBLEMI
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ferrarioretta
ferrarioretta il 03/07/12 alle 20:52 via WEB
BUONASERA GIULIANA.))))))))))
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ferrarioretta
ferrarioretta il 03/07/12 alle 20:55 via WEB
Io credo che ci siano più donne che uomini,che chiedono il divorzio...me lo confermi? Non so perchè,ma guardandomi intorno,vedo che sono le donne quelle che ...scoprono quanto sia diverso il matrimonio dal fidanzamento..e di conseguenza...
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bovart
bovart il 03/07/12 alle 21:41 via WEB
Uno dei tanti motivi, potrebbe essere quello di farsi ancora dei giri in giostra, quelli capaci di fare girare la testa. Rifletterei, per andare a fondo della questione, su quali basi è fondato il matrimonio o convivenza che sia. Nel passato, in molti casi, durava per non rovinare la “facciata” del gruppo familiare. Con il passare del tempo, sembra che la situazione non tende a migliorare, nei termini di durata e buon vivere. Nelle mie passeggiate al parco, divenute oramai una consuetudine, mi soffermo spesso, a contemplare e a meditare nei pressi di due alberi secolari, posti l’uno accanto all’altro. Trovo curioso, il modo in cui i loro rami sembrano abbracciarsi. Mi piace immaginare, che nella parte sottostante, quella dove ci sono le radici, esiste un abbraccio ancora più forte, più possente. Mi piacerebbe immaginare la stessa cosa, per il genere umano, ma la fantasia stenta a partire. In natura, probabilmente, un legame forte e duraturo è più facile trovarlo, rispetto a quello che esiste nel genere umano. Un genere umano, che tanto si spreca con le parole, ma nei fatti, nella ricerca del vivere al meglio, ha ancora tanto da imparare; questo mi sembra osservando la natura. L’altro giorno, ho letto in un blog, dove ho inserito un mio commento, una “favoletta” di un’aquila che decideva di andare a vivere, sopra un albero marcio, in mezzo a una palude fangosa. L’aquila si era abituata a stare lì, mangiare vermi, essere sempre sporca di quel fango pestifero della palude. A causa del fango e della sporcizia, non riusciva nemmeno più a utilizzare le ali. Finché, un certo giorno, un vento forte e impetuoso le distrusse la tana. Infatti, l’albero marcio fu subito inghiottito dal fango, e l’aquila si rese conto che, se non avesse trovato una via d’uscita, sicuramente sarebbe morta. Il desiderio di salvarsi fu così forte che la spinse a battere le ali con forza. La coraggiosa aquila affrontò il dolore dell’intorpidimento, finché non riuscì ad alzarsi in volo. Le costò molta fatica farlo, perché aveva dimenticato come si volava; ma attraversando il cielo, arrivò finalmente in un bosco fertile e bello. Spesso i problemi che si abbattono sulla nostra vita sono come il vento forte che con la sua furia distrugge la tana e ci obbliga a prendere il volo … altrimenti corriamo il rischio di morire! Eppure non è mai troppo tardi! Siamo sempre in tempo per scuoterci il fango di dosso, e volare in alto e molto lontano dalla palude fangosa. Il mio commento è stato quello di scrivere che spesso i problemi che si abbattono sulla nostra vita, sono quelli che qualche volta la salvano, ma nel momento in cui ci capitano, ci sembrano disgrazie o tragicità. Concludevo dicendo che mi era piaciuta la “favoletta” in quanto mi rievocava una parte del mio vissuto. In conclusione, potrebbe anche accadere, almeno spero, possa essere anche così, che i fallimenti coniugali di oggi, possano essere paragonabili al vento forte e impetuoso che distrusse la tana dell’aquila, obbligando le nuove generazioni, a rivedere il fondamento delle proprie unioni, prendere il volo verso un altro modo di concepire e vivere la vita. Le unioni del passato, leggendo la storia, non sembrano poi splendere di grande luce. Oggi, occorre tanta fortuna, nell’avvicinarsi all’altro con amicizia, figuriamoci se mettiamo in azione, il sentimento “amore”. Credo esiste una soluzione per tutto, basta individuare il problema, provare poi a risolverlo. Spesso occorre sacrificio e qualche volta chiedere anche scusa. A quanto pare, sono due prezzi molto alti, per poterli pagare in una volta sola. Diventa più semplice, per qualcuno anche appagante, provare ad andare a farsi un giro in giostra, poi quando si esauriscono i bollori, piangersi addosso, sperando di impietosire qualche anima caritatevole. Poi ricominciare da capo, fino a quando il giro non si esaurisce, pare che qualcuno riesce a trascinare questo ciclo, fino al momento della fine. In maniera sempre più frequente, avviene anche, che pur mantenendo unita la famiglia tradizionale, si vanno a crearsi altre storie parallele, al di fuori di essa. Se poi ci sono anche possibilità economiche, nel senso che si può spendere, senza tanti problemi, allora la scelta cade quasi sicuramente su merce fresca, tutto questo vale per entrambi i sessi. Non è certamente la regola, questo copione, però gira nella società, più volte di quanto si possa pensare, personalmente, l’ho visto mettere in scena, più di una volta. Una pubblicità in rete, di qualche mese fa, di una agenzia o non so cosa, che proponeva incontri tra persone adulte, scriveva: “tradire non è più un peccato”. Buona serata Giuseppe
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MoschettiereAthos
MoschettiereAthos il 05/07/12 alle 17:43 via WEB
In molte coppia si ritrovano questi fattori, come punti comuni che caratterizzano molte unioni, ma la crisi, quando c'è, è influenzata da tanti più piccoli dettagli, che si fa l'errore di considerarli come non sono, banali.
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