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Post n°6540 pubblicato il 18 Luglio 2012 da psicologiaforense
La vacanza è libertà, svago, conoscenza, ricerca del nuovo, sfida al confronto e capacità di adattamento a situazioni a volte imprevedibili..... VACANZE, VIAGGI... SOUVENIR E STRANEZZE I pericoli in vacanza sono molti, dalla dieta che va a pallino agli amori sbagliati. Ma c'è un tasto che risulta sempre dolente. La bulimia da acquisto. Si va in Africa e si comprano chili di spezie che vanno a male e soprammobili etnici che, arrivati a casa, ci appaiono in tutto il loro orrore. Impossibili da riciclare. A Hong Kong al mercatino nella baia di Stanley si fa incetta di kimono di seta, ciabattine e tutto quanto potrebbe indossare Suzy Wong ma non certo voi che a settembre sarete di nuovo impeccabili negli abiti da lavoro. In Russia si stipano nella valigia colbacchi di tutti i tipi per poi ritrovarsi in Italia come Totò e Peppino a Milano d'agosto. I sogni servono. E d'estate comprare oggetti tipici e inutili è un po' come portarsi dietro un pezzo della vacanza. Quasi un balsamo per prolungarne il beneficio. Peccato che ne soffra il portafoglio.
Commenti al Post:
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ONDINA il 18/07/12 alle 21:49 via WEB
i souvenirs sono «mostri che parlano»
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psicologiaforense il 18/07/12 alle 21:57 via WEB
E' VERO!!! C'e' anche chi al simbolo di un viaggio felice ci tiene tanto che se lo porta a casa gratis, così per esempio, ogni anno, in gran parte da nostri connazionali, seimila posacenere vengono trafugati al Ritz di Parigi. Il saccheggio turistico ha tanti precedenti, anche se non proprio illustri: per esempio, il diplomatico inglese Thomas Bruce Elgin portò via pezzi di Partenone che possiamo ammirare al British Museum.
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RAM il 18/07/12 alle 21:50 via WEB
SOTTO i tamarindi della piazza di Ocumichos in Messico gli indios, fino a qualche tempo fa vendevano minuscoli e colorati 'diablitos', ovvero diavoletti a soggetto erotico prodotti dell'artigianato locale. Le scollacciate figurine in terracotta venivano acquistate in grande quantita', come preziose testimonianze della cultura indigena, non solo da migliaia di turisti desiderosi di portarsi a casa un pezzettino di Messico ma anche da musei di tradizioni popolari, come quello di Los Angeles. Finche' un etnologo non ha pensato che non fosse meglio approfondire quella mitologia e quel kamasutra in salsa messicana. E ha scoperto che gli scostumati diablitos non appartenevano alla preistoria: le loro pose audaci erano state esattamente ricalcate dagli artigiani del piccolo paese esattamente sulle immagini di una nota rivista pornografica americana.
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ERINA il 18/07/12 alle 21:52 via WEB
Nell'inutile, assurdo, enfatico e un po' folle mondo del SOUVENIR tutto e' permesso. Anche il mistero. E'un bel mistero, infatti, il motivo per cui, quando siamo in viaggio, ci compriamo pure l' aria santa di Roma in scatola (come e' accaduto nell'anno giubilare), il ripugnante vassoio verdolino con le riproduzioni di Gauguin, il mostruoso altarino in plastica dell'abbazia benedettina, la bottiglietta con il sudore di Maria o con le lagrime di Cristo, la ributtante penna biro con le donnine che fanno streap tease, il cuore rosso sanguinaccio sotto vetro, l'orrida farfalla in gommapiuma, la palla con la gondola e Venezia innevata, il porcellino in oxolite che fa l'ammucchiata con altri maialini, il coccodrillo in ceramica, il portachiavi con peli di cinghiale, la t-shirt effigiata.
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psicologiaforense il 18/07/12 alle 22:01 via WEB
EHEHEHEHEH il SOUVENIR è un testimonial del viaggio e dell' avventura. Ma è anche la memoria delle più svariate esperienze. Sin dall'antichità d'estate ci si recava alle fonti curative per mantenersi in forma, per lenire affezioni intestinali o cutanee. Ecco i bicchieri, le bottiglie, gli innumerevoli contenitori di acqua termale collezionati nei secoli. I tedeschi hanno coniato anche un termine specifico, gli 'andenkenglaeser', i "bicchieri del ricordo". Ma non si portavano ( e si portano tutt'ora) a casa solo ampolle e caraffe. Ma anche mini water closet in porcellana con scritte di questo tenore: "Ci si siede pesanti e dolenti/ci si alza leggeri e contenti".
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AQUILA SPLENDENTE il 18/07/12 alle 21:53 via WEB
Ma che ce ne facciamo di tanti ricordini? Perche' accumuliamo nelle nostre abitazioni tanti mostricini?
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psicologiaforense il 18/07/12 alle 22:04 via WEB
Se continuiamo a collezionare con tanta perversa ostinazione queste piccole cose di pessimo gusto è perchè, forse, non si tratta di mostricini.La paccottiglia kitsch è invece una specie di angelico medium che ci mette in rapporto con il nostro passato, tanti pezzettini di ricordo che portiamo con noi alla fine di ogni escursione. I SOUVENIR, persa la loro parvenza di unicità, di autenticità, oggi sono magiche reliquie. Finita la distinzione tra turisti ( di serie B) e viaggiatori di qualità, siamo tutti omologati nel turismo di massa. Le vacanze, il tempo strappato alla routine quotidiana, sono il momento eccezionale, particolare, unico e sacro della nostra vita. Il ricordino che ci portiamo dietro è il simbolo di questa sacralità, di questo bene fuggitivo e perduto dei nostri belli o meno belli, ma comunque sacri giorni vacanzieri.
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ZeroRischi il 18/07/12 alle 22:08 via WEB
Se cerco fra i miei innumerevoli difetti, non trovo l'acquisto compulsivo... sono grave?
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psicologiaforense il 18/07/12 alle 22:15 via WEB
eheheheheheh però sul lavoro, in tema di sicurezza, sei un po' compulsivo?
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ZeroRischi il 18/07/12 alle 22:41 via WEB
Tanto compulsivo da essere continuamente minacciato... ma se devo essere sincero, non lo considero un difetto!
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maraciccia il 18/07/12 alle 23:33 via WEB
a Marotta tutt'al più potevo riportare un gioiellino indiano, o un "pareio"..o una borsa taroccata da qualche 'vu cumprà...molti ombrelloni chiusi quest'anno..e..fin che la barca va.., ma sembra che le anche le barche abbiano cambiato porto....
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ferrarioretta il 19/07/12 alle 10:17 via WEB
Chi non riporta indietro,dalle vacanze,qualche oggetto che finisce inevitabilmente..in un angolo.a prendere polvere???
IO..ahahahahahah.....
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Zara1115 il 19/07/12 alle 12:51 via WEB
Io cerco di cogliere il ricordo migliore da portare a casa per sentirmi legata a quello che mi ha trasmesso quel luogo. L'anno prossimo porterò a casa dal portogallo molto vino!!
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Inviato da: Nuvola_vola
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