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TASSE & TASSE, BEVANDE GASSATE, BOLLICINE, ZUCCHERO, SANITA' IN CRISI,

Post n°6659 pubblicato il 25 Agosto 2012 da psicologiaforense

Bevande gassate, si studia come tassarle

PIU' BOLLICINE E ZUCCHERO HANNO.... PIU' COSTERANNO

La tassa avrebbe un valore di 250 milioni di euro l'anno che servirebbero per la sanità.  E' una delle ipotesi allo studio per rifinanziare il piano per le non autosufficienze, tra i programmi del ministero della Salute delineati nel Cdm di ieri. L'ipotesi di tassare le bevande gassate era già stata vagliata in passato, tanto come metodo per recuperare fondi quanto come "monito" per una corretta alimentazione e non si esclude venga inserita ora nel decreto Sanità che il ministro Balduzzi dovrebbe presentare nel prossimo cdm.Della questione si è iniziato a parlare ieri, in un incontro tra il ministro e gli assessori regionali alla Salute. Una decisione definitiva ancora non c'è.

 
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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
AGOSTINO il 25/08/12 alle 14:15 via WEB
E' giusto tassare cibi e bevande che "fanno male"? E LA LIBERTA'?
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Utente non iscritto alla Community di Libero
ADELE TVTB il 25/08/12 alle 14:40 via WEB
La tassa sul cibo-spazzatura non deve essere considerata come un attributo negativo nei confronti di questi prodotti, che sono impeccabili dal punto di vista igienico-sanitario e vengono considerati da molti consumatori ottimi dal punto di vista organolettico. Il problema è che si tratta di cibo "spazzatura" molto attraente da consumare in occasioni particolari come le feste di compleanno dei ragazzi.
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bibiosa
bibiosa il 25/08/12 alle 15:15 via WEB
le malattie collegate direttamente all'obesità sono responsabili del 7% dei costi sanitari dell'Unione Europea: l'aumento di peso è un importante fattore di rischio per molte malattie come i problemi cardiocircolatori, il diabete, l'ipertensione, l'infarto e certi tipi di cancro, sulla base dei dati della Commissione Europea. In Italia su 5 milioni di obesi 800mila sono affetti da obesità grave e pesano sul sistema sanitario circa 23 miliardi di euro annui.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
Marivanna Mancarella il 27/08/12 alle 22:32 via WEB
...Certo Tino, è giustissimo tassare in +... bibite, alimenti tipo,alcool sigarette e non solo, a fini, benefici molteplici e fondamentali oppure IGNORI, regole basilari nutrizionali e sanitarie da rispettare.Vuoi un consiglio? ACCULTURATI! ...Poi sei LIBERO di fare,non in crisi ma avendone la possibilità economica, come meglio a te, IGNORANTE DIPENDENTE, pare! Rispondi alla QUADRA!
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Utente non iscritto alla Community di Libero
RAM il 25/08/12 alle 14:30 via WEB
Il governo di Mario Monti ha prospettato una nuova tassa sul junk food per fare cassa e coprire una parte delle spese sanitarie. Lo scopo è condivisibile: fare pagare di più un gruppo di alimenti ritenuti responsabili della cattiva alimentazione degli italiani per garantire un migliore servizio sanitario. Provvedimenti simili non sono una novità in Europa, sono stati infatti adottati pochi giorni fa dalla Francia e prima ancora dalla Danimarca. Negli Stati Uniti è in corso da tempo una vasta campagna contro il consumo di bevande zuccherate considerate una delle principali cause dell’obesità.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
GIULIA il 25/08/12 alle 14:42 via WEB
TASSE E SEMPRE TASSE, NIENT'ALTRO CHE TASSE dopo che sono loro che ci avvelenano come succede qui a Taranto da 40 anni
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bibiosa
bibiosa il 25/08/12 alle 15:15 via WEB
La proposta di legge, già annunciata nei mesi scorsi, sembra che ora stia diventando del tutto ufficiale. Ci informa sempre Giulia Ceschi: La tassa sul cibo spazzatura prevede un introito di circa 270 milioni e servirà in un primo periodo ad aiutare la costruzione di nuove strutture ospedaliere e a sostenere le strutture sanitarie che ora si trovano in una situazione piuttosto precaria.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
VETRINA AI MACELLI il 25/08/12 alle 14:37 via WEB
TASSE SUI CIBI SPAZZATURA SONO GIUSTE. Però fa male anche la carne e i grassi animali:ro, ictus, infarto, arteriosclerosi, dismetabolismi, cancro, ecc.Con costi enormi di vite e di soldi per la communità
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Utente non iscritto alla Community di Libero
ANGELO il 25/08/12 alle 14:38 via WEB
DICIAMOCI LA VERITA': Fare pagare 5-10 centesimi in più una lattina di Coca-Cola non è però un metodo in grado di disincentivare l’acquisto o il consumo di bibite considerate il prodotto simbolo del junk-food. Anche l'eventuale decisione di aggiungere una tassa di 10 centesimi allo scontrino di un Happy meal (il pasto tipico di McDonald’s) oppure di 5 centesimi la confezione di patatine fritte o la merendina supercalorica venduta al supermercato non servirà a ridurre in modo significativo i consumi di questi prodotti. L’aggravio di costi verrà considerato un ennesimo balzello per prelevare soldi dalle tasche dei consumatori.
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desnudamaia
desnudamaia il 25/08/12 alle 15:17 via WEB
Interventi analoghi sono stati da poco adottati in Francia (la taxe soda sulle bevande gassate zuccherate, circa due centesimi di euro per lattina) e in Danimarca (la tassa sul cibo ricco di grassi saturi, come snack e merendine, di circa 2 euro per chilo). Negli Usa, molti stati applicano da tempo una tassa sulle bevande zuccherate dell’ordine del 3-5 per cento del prezzo. Si tratta di interventi capaci di ridurre il consumo dei prodotti tassati, ma con effetti complessivi di difficile valutazione. Le esperienze in corso vanno pertanto analizzate molto attentamente.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
semplicemente io il 25/08/12 alle 14:44 via WEB
La Coca-Cola realizza spot pubblicitari che invitano le mamme a portare a tavola la bibita tutti i giorni e non è casuale la scelta di McDonald’s di offrire ai clienti che spendono un euro in più porzioni che contengono il doppio delle calorie. Anche la decisione di Ferrero e di molti altri produttori di merendine di invadere gli schermi tv e i siti internet con spot e messaggi pubblicitari su altri prodotti classificati come junk-food non è casuale.
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Zara1115
Zara1115 il 25/08/12 alle 15:13 via WEB
Una cosa è certa, il provvedimento che il governo di Mario Monti vuole approvare, non servirà a ridurre il consumo di junk food. Per diminuire il consumo bisogna adottare una seria politica di educazione alimentare come si sta facendo in alcuni stati USA (vedi gli articoli su questo argomento pubblicati nel sito firmati da Agnese Codignola e Valentina Murelli). Si può anche intervenire sui media come spiega bene Mariateresa Truncellito in una nota sulla tv e il cibo. Se però Mario Monti deve fare assolutamente cassa in poco tempo, potrebbe tassare la pubblicità del cibo spazzatura. Il risultato finanziario sarebbe ugualmente garantito e i consumi, forse, potrebbero diminuire. Ma questa idea che risulterebbe sicuramente più efficace non viene presa in esame, chissa perchè.
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desnudamaia
desnudamaia il 25/08/12 alle 15:18 via WEB
A partire dal secondo dopoguerra, la tradizione e la cultura alimentare dei paesi industrializzati ha subito un profondo cambiamento: con la maggiore disponibilità di cibo, si è progressivamente diffuso il consumo di cibi pronti, spesso poveri di fibre e ricchi di grassi, ad alta densità calorica. Negli Usa, fino alla fine degli anni Novanta, fra i bambini dai 2 ai 18 anni, la principale fonte delle calorie provenienti dall’assunzione di bevande era il latte, mentre negli anni più recenti il maggior contributo è dato dalle bevande zuccherate. Numerosi studi longitudinali condotti sulla popolazione statunitense mostrano una chiara relazione positiva fra consumo di bevande zuccherate e peso corporeo, soprattutto fra i giovani (la relazione è messa in dubbio solo dagli studi sponsorizzati dall’industria delle bevande gassate). È inoltre dimostrato che la causa principale dell’obesità sta nell’aumento dell’apporto calorico del cibo consumato. Analoghe considerazioni valgono per l’Italia, anche se il fenomeno è più recente.
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maraciccia
maraciccia il 25/08/12 alle 18:06 via WEB
le accise sulle bollicine???
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