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Post n°6670 pubblicato il 28 Agosto 2012 da psicologiaforense
Trova un topo morto nel cartone del latte. Brutta scoperta per una donna di Ponte nelle Alpi, il ratto UOMINI E TOPI Apre il cartone del latte e trova dentro un topo morto. È questa la macabra scoperta di una donna veneta che, fatta la spesa in un supermercato, ha visto il piacere del caffè macchiato trasformarsi in una scena raccapricciante. «Indescrivibile l'odore emanato dalla carcassa del roditore» assicura la donna rimasta subito vittima di una forte nausea. L'animale in stato di decomposizione «ma ancora intero» pare sia stato inscatolato, infatti, insieme al prodotto caseario, andato precocemente a male a causa della contaminazione. La donna. «Non usciva che una minima quantità di latte - racconta la malcapitata cliente - così ho allargato l'apertura fino a dover tagliare di netto la parte superiore del cartone». È ancora forte il ricordo del profondo disgusto provato che si interrompe. «Al malessere si aggiunge però ora anche il dispiacere se non la rabbia per il seguito» aggiunge la testimone. Nonostante la tempestiva segnalazione alla Cooperativa di San Vito, che gestisce anche l'esercizio di Alleghe, infatti, che prontamente ha allertato la latteria produttrice, solo nel tardo pomeriggio di la donna è stata contattata per chiedere l'invio di materiale fotografico che documenti l'incidente avvenuto probabilmente nell'ultima fase di inscatolamento del latte prodotto in Alto Adige. «Oltre il danno anche la beffa - sbotta la vittima - visto che anziché le scuse del caso ho ottenuto solo una richiesta di ufficio per dimostrare ancora quanto è invece (spero ancora per poco) conservato, mio malgrado, in frigo». «Nessuna lamentela per il negozio che si è dimostrato pronto e attento come di consuetudine, ma dalla direzione della centrale del latte un po’ più di efficienza e cortesia me la sarei aspettata», commenta a denti stretti la donna. «Non resta che segnalare il caso ai Nas, confidando che almeno loro siano più celeri e attenti della rete che gestisce la fornitura».
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