Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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« IL CASO, MICHELLE OBAMA,...TEST DI AMMISSIONE UNIVE... »

QUI PADOVA, MALTRATTA LA MOGLIE PER DIECI ANNI, «MA C'È UN CONTRATTO DI SCHIAVITÙ», SESSO SADOMASO

Post n°6677 pubblicato il 29 Agosto 2012 da psicologiaforense

 Singolare vicenda processuale qui a Padova. La donna è una commessa di 31 anni, l'uomo un gestore di locali pubblici di 41. Prima del matrimonio le aveva fatto firmare un contratto in cui si dichiarava sua «schiava». In questo modo regolavano un gioco erotico . La storia anticipa quella del libro-cult dell'estate: "Cinquanta sfumature di grigio" che vede protagonisti il "Dominatore" e la "Sottomessa".


LEI DENUNCIA L'EX MARITO PER STALKING E LUI ESIBISCE IL «CONTRATTO DI SCHIAVITÙ»


Come in "Cinquanta sfumature di grigio", ma otto anni prima. Nel romanzo-cult dell'estate 2012, il "Dominatore" e la "Sottomessa" sottoscrivono un contratto sadomaso con punizioni, regole e limiti. Nel 2004, una coppia di Padova aveva fatto la stessa identica cosa. Solo che, su quel contratto in dieci punti, ci aveva costruito un matrimonio. Ma si sa, gli anni passano, la passione si affievolisce ed ecco che lei denuncia lui per stalking e la coppia sadomaso finisce dal giudice. Lui oggi ha 42 anni, lei 32. Lui "padrone", lei "schiava".Lui è un lavoratore saltuario e gestisce anche un locale, lei fa la commessa. A unirli è la passione per il gioco erotico estremo. Una passione che nel marzo 2004 (un anno dopo essersi conosciuti) li spinge a firmare un contratto: «Io (c’è il nome della ragazza) in seguito nominata schiava, dichiaro di mia spontanea volontà, di acconsentire ad offrire corpo, mente e tutta me stessa, in schiavitù consensuale a (c’è il nome di lui), in seguito nominato padrone», comincia così il «contratto di schiavitù». Che poi all'articolo 1 recita: «La schiava accetta di obbedire al meglio delle sue possibilità, di concedere se stessa a soddisfare ed esaudire i desideri del suo padrone. La schiava rinuncia al suo diritto di godimento, piacere, eccetto quello concesso dal proprio padrone». E via di seguito... Durante le pratiche estreme, a lei la possibilità di ricorrere ad una parola in codice o tre colpi con la mano per avvertire il marito-padrone che qualcosa non stava andando nel verso giusto. Scritto nel contratto. E di seguito tanti altri particolari, anche minimi per definire ogni forma di quella schiavitù concessa e riconosciuta con contratto. Passano due anni e i due si sposano, poi hanno un figlio. Finchè, nell' estate 2011  lei, la «schiava», si è ribellata e ha rotto il matrimonio con il suo uomo, già noto alle forze dell’ordine per un precedente datato 2001 per violenza sessuale di tipo sadomaso. Denunciandolo stavolta nel settembre 2011 per maltrattamenti in famiglia, e rimpinguando la denuncia qualche mese dopo con lo stalking. Il caso è finito sul tavolo del pm Sergio Dini che ha indagato l’uomo per maltrattamenti e stalking.

 
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Commenti al Post:
Zara1115
Zara1115 il 29/08/12 alle 14:35 via WEB
FATTI DELLA VITA!
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psicologiaforense
psicologiaforense il 29/08/12 alle 16:44 via WEB
Articolo 1: "La schiava accetta di obbedire al meglio delle sue possibilità, di concedere se stessa a soddisfare ed esaudire i desideri del suo Padrone. La schiava rinuncia al suo diritto di godimento, piacere, confort e gratificazione eccetto quello concesso dal proprio Padrone". Articolo 2: "Il Padrone è responsabile della schiava, questo include la sopravvivenza, la salute e il benessere psico-fisico". Non è l’incipit di una nuova puntata di "Cinquanta sfumature", la trilogia erotica di E.L. James che ha venduto milioni di copie in tutto il mondo raccontando la passione travolgente tra una studentessa e un manager dai gusti sessuali forti quanto insospettabili. No, questa è pura realtà. Realtà italiana, anzi padovana
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Utente non iscritto alla Community di Libero
EVELINA il 29/08/12 alle 14:38 via WEB
Spero che questo individuo venga punito adeguatamente sia per i maltrattamenti in famiglia sia per gli atti persecutori che oggi chiamano stalking
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 29/08/12 alle 16:50 via WEB
Vedi la signora è capace di intendere e di volere e quando ha firmato sapeva cosa faceva quindi i maltrattamenti (tutti bene elencati nel contratto) non costituiscono, secondo me, reato. Invece lo stalking sì
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 29/08/12 alle 16:53 via WEB
Infatti è un reato previsto e punito ex art 612 bis c.p. (tecnicamente "atti persecutori") « Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l'incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita »
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
ALBACHIARA il 29/08/12 alle 14:41 via WEB
DELLA SERIE FAMOLO STRANO!
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psicologiaforense
psicologiaforense il 29/08/12 alle 16:54 via WEB
Ehehehehe MOLTO STRANO eheheheh
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psicologiaforense
psicologiaforense il 29/08/12 alle 16:58 via WEB
.....però il "FAMOLO STRANO" in questo caso non ha nulla a che vedere con "Viaggi di nozze", il film del 1995 diretto e interpretato da Carlo Verdone con Claudia Gerini e Veronica Pivetti.( Jessica: 'O famo strano?// Ivano: Famolo! ...E se vie' quarcuno?// Jessica: Mejo. Potrebbe esse pure mejo.)ecc...
(Rispondi)
 
mariannina42
mariannina42 il 29/08/12 alle 16:19 via WEB
purtroppo ci sono casi veri di questo tipo e senza contratto...! buon pomeriggio.
(Rispondi)
 
 
ferrarioretta
ferrarioretta il 29/08/12 alle 16:24 via WEB
L'intelligenza è la parte dominante,in questo fatto di cronaca..Si vede che si era stufata di prendere frustate,si sà col tempo i gusti cambiano..
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 29/08/12 alle 17:07 via WEB
Protagonista due giovani come tanti: lei, commessa trentunenne, lui barista di 41 anni, gestore di numerosi locali nella città del Santo. Una coppia "normale" o quasi, visto che lui alle spalle aveva una denuncia per aver incatenato, imbavagliato e costretto un’altra donna, sua ex compagna, ex compagna a soddisfarlo su un tavolo. Comunque sia, nel marzo del 2004, qualche tempo prima di sposarsi, i due decidono di sottoscrivere un contratto. Sulla divisione dei beni in caso di divorzio, alla moda delle star americane? No, il loro è un accordo diverso e un po’ particolare: è un "Contratto di schiavitù" di tipo "Consensuale e a tempo indeterminato". Lo firmano l’11 marzo 2004, due anni prima di unirsi in matrimonio, ed entra in vigore alle ore 24 dello stesso giorno. Si sviluppa in 10 articoli, preceduti da una lunga premessa in cui tra l’altro si precisa che è un accordo consensuale e a tempo indeterminato.
(Rispondi)
 
zanna1999
zanna1999 il 29/08/12 alle 16:26 via WEB
Ma robe da matti!
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 29/08/12 alle 17:08 via WEB
CIAO NATASHA, DOPO QUI SOTTO RIPORTO INTEGRALMENTE IL CONTRATTO....
(Rispondi)
 
zanna1999
zanna1999 il 29/08/12 alle 16:30 via WEB
“La carta canta “ si dice .Secondo te a chi darà la ragione il giudice?(Lei in ogni caso e stata un imbecille a firmare un contrato di questo tipo e lui se ne sta approfittando…)
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 29/08/12 alle 17:10 via WEB
Per sette anni il Contratto regge e viene, a quanto pare, rispettato dalle parti. Dentro e fuori casa. Lei, come prevede l’accordo, acconsente di «rivolgersi al Padrone con il termine di Signore, Padrone e Master e sempre rispettosamente anche al di fuori della sessione vera e propria. Il padrone può rivolgersi chiamando la schiava nel modo che più gli è consentito». E questo anche al di fuori delle mura domestiche, dove avvenivano le "sessioni". Lui, dal canto suo, rispetta le regole e i segnali che, insieme, avevano concordato. Quando la situazione va oltre un certo limite, il Contratto prevede infatti che lei possa ricorrere alla "Safeword" (parola di salvezza): Mario. E al "Safe Signal" (segnale di salvezza): tre colpi con la mano. Tutto ciò fino all’estate 2011, quando il matrimonio tra il barista e la commessa finisce: lei chiede la separazione, ma, questa volta, non c’è nulla di consensuale. Anzi: la ragazza, stanca della schiavitù, caccia di casa il marito e lo denuncia anche per maltrattamenti. Lui però non si dà per vinto, non accetta la fine del rapporto e, a quanto pare, si mette a seguire la moglie e a bersagliarla in vari modi. Scatta così una seconda denuncia, questa volta per stalking. E a questo punto salta fuori anche il "Contratto di schiavitù" che finisce nel fascicolo dell’inchiesta aperta dal pubblico ministero Sergio Dini. Il barista infatti non ci sta a passare per colpevole di maltrattamenti. E contrattacca: può accusare di violenze l’ex marito una donna che ha firmato, consensualmente con lui, un contratto nel quale si afferma, tra l’altro che «La schiava rinuncia al suo diritto di godimento, piacere, confort e gratificazione eccetto quello concesso dal proprio Padrone»?
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Utente non iscritto alla Community di Libero
SILVAN il 29/08/12 alle 18:20 via WEB
Sono cose da non credere
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psicologiaforense
psicologiaforense il 29/08/12 alle 17:11 via WEB
Nelle denunce presentate dall’ex moglie c’è una sfilza di violenze dettagliate e indicate con date precise. Sì, sono fatti puniti dal codice penale. Ma, ribatte il marito, sono accuse che provengono da una persona che «di sua spontanea volontà» ha accettato di «acconsentire ed offrire corpo, mente e tutta me stessa in schiavitù consensuale». Chissà cosa avrebbe pensato Anastasia, la protagonista femminile di "Cinquanta sfumature".
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Utente non iscritto alla Community di Libero
MARIO & ANGELA il 29/08/12 alle 18:22 via WEB
Ma come era articolato questo contratto? Ed è valido?
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 29/08/12 alle 18:28 via WEB
ALCUNE PARTI DEL CONTRATTO NON VOGLIO RIPORTARLE
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 29/08/12 alle 18:30 via WEB
ARTICOLO 3: "La schiava accetta di mettere a disposizione del Padrone il proprio corpo per essere usato a suo piacimento. La schiava accetta di abbigliarsi, acconciarsi e compor¬tarsi come il padrone pretende". ARTICOLO 5: "La schiava accetta di rispondere sempre, prontamente e senza mai mentire a tutto ciò che gli verrà chiesto. La schiava informerà sempre del suo stato fisico e menta¬le il Padrone. II Padrone accetta di non servirsi mai di tali informazioni per danneggiare la schiava in alcun modo". ARTICOLO 6: "Il padrone si impegna a fornire tutti gli attrezzi e strumen¬ti necessari nell'esercitare il domi¬nio. La schiava è responsabile della pulizia e della manutenzione degli stessi".
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 29/08/12 alle 18:31 via WEB
ARTICOLO 7: "La schiava informa che i suoi limiti attuali sono: il rapporto deve essere di natura esclusiva, escludendo la presenza alle sessioni, lo scambio, la ricerca di altri Dominanti e/o sottomessi; sono escluse tutte le pratiche di coprofilia, zoofilia, controllo della respirazione/asfisia, branding (mar¬chiatura a fuoco), attività con il fuoco, attività con armi e oggetti contundenti". ARTICOLO 9: "II Padrone si incarica a fornire un oggetto a suo piacimen¬to che segni simbolicamente l'appar¬tenenza della schiava a se stesso. La schiava accetta di indossarlo e por¬tarlo con orgoglio e rispetto sempre ed ovunque salvo disposizioni diver¬se del Padrone".
(Rispondi)
 
xconcetta
xconcetta il 29/08/12 alle 18:26 via WEB
Tra i due è difficile dire chi è peggio. Una coppia sadomaso. Niente di così speciale. Li rende particolari solo il "CONTRATTO"
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 29/08/12 alle 18:32 via WEB
ARTICOLO 10: "La schiava accetta di ricevere le punizioni appropriate per ogni infrazione del presente contratto, inoltre si impegna a ricevere le stesse punizioni con umiltà e di imparare le lezioni, di accettare tutti gli strumenti, il modo di punizione e di assumere tutte le posizioni richieste al fine di ricevere la punizione stessa".
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Utente non iscritto alla Community di Libero
IL MONACO il 29/08/12 alle 19:08 via WEB
COSE DI QUESTO MONDO E NE DOVREMO VEDERE MOLTE ALTRE ANCORA
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mauriziomattioni
mauriziomattioni il 29/08/12 alle 21:21 via WEB
Chi e causa del suo male pianga se stesso..si dice.... Ma ha validità un contratto del genere..chiedo perché dubito della sua validità pero non so.. Buona sera Giuliana.. Maurizio..
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