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LA FOTO DEL GIORNO, PER CHI NON VUOLE RASSEGNARSI MAI, URAGANI,

Post n°6941 pubblicato il 23 Novembre 2012 da psicologiaforense

QUEL CHE RESTA ....

Devastazione, giganteschi black out, interi quartieri sott'acqua, case distrutte, morti e danni incalcolabili: questo il bilancio a meno di un mese dal passaggio dell'uragano Sandy sulla costa orientale degli Stati Uniti. E mentre la conta delle perdite, economiche e non, è ancora in corso, negli States si pensa a come evitare che in futuro catastrofi simili si possano ripetere. In molte città costiere infatti, le amministrazioni locali stanno pensando alla costruzione di grandi dighe in grado di contenere la furia del mare.
Ma a Saco, nel Maine, gli abitanti di quella che era Surf Street hanno deciso di non attendere i tempi della burocrazia e hanno inziato a sollevare le proprie abitazioni su piattaforne e palafitte così che l'acqua di una prossima eventuale inondazione possa defluire senza danni (foto focus).

 
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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
leonebianco il 23/11/12 alle 18:42 via WEB
Terremoti, inondazioni e cicloni sono eventi imprevedibili, ma le conseguenze si possono evitare Le catastrofi non sono mai naturali
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 23/11/12 alle 19:23 via WEB
E' vero! Non ci sono CATASTROFI NATURALI ma esiste un rischio costituito dalla relazione fra l'imponderabile e la vulnerabilità. L'alea naturale esiste, ma è il contesto sociale che la trasforma in una catastrofe o in semplice disagio.
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 23/11/12 alle 19:24 via WEB
....bisogna ribaltare l'approccio: centrando l'attenzione sulla vulnerabilità invece che sul fenomeno.
(Rispondi)
 
 
 
 
VER.ONICA
VER.ONICA il 23/11/12 alle 19:53 via WEB
LA PENSO ANCH'IO COSi'
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
brunopalumbo il 23/11/12 alle 18:45 via WEB
"CONTEMPLATE queste rovine tremende, questi ruderi, questi brandelli, queste disgraziate ceneri, queste donne, questi bambini ammucchiati l'uno sull'altro". Nel 1755 VOLTAIRE descriveva la sua emozione di fronte al terremoto di Lisbona che aveva provocato 40 mila morti. L'avvenimento segnò profondamente l'opinione europea e suscitò una controversia filosofica sulla fatalità e il disegno divino.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 23/11/12 alle 19:03 via WEB
Mi pasre che con lo stesso dolore, la stessa compassione si può oggi «contemplare» il dramma che ha colpito l'America.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 23/11/12 alle 19:04 via WEB
Ooops! MI PARE....
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 23/11/12 alle 19:20 via WEB
TUTTI parlano di una «spaventosa catastrofe». Fatalità della cieca natura? Sin dal 1756 nella lettera del 18 agosto Rousseau rispondeva a Voltaire: se c'è stato un dramma non è colpa della natura, poichè non è stata quest'ultima a "raccogliere laggiù ventimila palazzi di sei o sette piani". Se gli abitanti si fossero sparpagliati o sistemati diversamente, proseguiva Jean-Jacques Rousseau "li avremmo visti il giorno dopo a venti leghe da quel luogo, felici come se nulla fosse successo".
(Rispondi)
 
VER.ONICA
VER.ONICA il 23/11/12 alle 19:56 via WEB
E' sempre l'uomo con i suoi deliri di onnipotenta a causare le più immani tragedie. E poi fanno case nel letto dei torrenti, grattacieli di sabbia e fango con pochissimo cemento, immobili costruiti senza criteri antisismici, ecc..
(Rispondi)
 
 
ferrarioretta
ferrarioretta il 23/11/12 alle 21:10 via WEB
BUONA SERA GIULIANA.)))))))))))) Delucidami....
(Rispondi)
 
 
 
ferrarioretta
ferrarioretta il 23/11/12 alle 21:11 via WEB
Ultimamente in America disatri a catena,e ogni volta migliaia di persone perdono tutto..
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 23/11/12 alle 21:55 via WEB
eheheheheheh O.K. lo faccio in pvt....
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 23/11/12 alle 21:55 via WEB
Esattamente, perdono tutto.
(Rispondi)
 
 
ferrarioretta
ferrarioretta il 23/11/12 alle 21:57 via WEB
Vado a cena...a dopo:))))))
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 23/11/12 alle 21:58 via WEB
Con precisione i mezzi per fare fronte ai pericoli "NATURALI" sono oramai stra-conosciuti... Quel che bisogna fare lo sappiamo. Occorre ora mobilizzare la volontà politica.......
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 23/11/12 alle 23:32 via WEB
mi sembra che anche da noi non si scherza...già pensano a un'assicurazione contro cataclismi naturali...così siamo a posto
(Rispondi)
 
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