Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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L'OPINIONE, TESTI & PRETESTI, DI CHE SESSO È LA PAROLA AIDS ?, IRONIA AMARA, IL FEMMINILE TRAUMATIZZATO

Post n°6973 pubblicato il 02 Dicembre 2012 da psicologiaforense

Il primo dicembre si  è celebrata  la Giornata mondiale contro l'Aids. Una malattia contro cui  quasi tutto  rimane ancora da fare. L'impegno dell'Italia  per contrastare la pandemia nei Paesi in via di sviluppo si è oggi  praticamente azzerato. Vivissime invece le polemiche: la pietra della discordia, da oltre un decennio, è quasi sempre la stessa: il termine 'preservativo'. E’ una  parola tabù e non va pronunciata……

IL MASCHILE, IL FEMMINILE E LE DEBOLEZZE UMANE

QUAL è il genere grammaticale di Aids? Femminile verrebbe da dire perché i flagelli, la  miseria, la fame, la peste… la morte... sono femminili e tutti i cicloni sono chiamati con nome di donna. Poi viene in mente un terribile morbo, il cancro, di genere maschile e la VITA che, invece,  è femminile.  Capita così di rimpiangere quelle lingue che non hanno genere grammaticale! Aids, per me è maschile. E' una sigla e come tale è registrata negli elenchi di sigle, sempre più lunghi, sempre più fastidiosi perchè fra le sigle ormai viviamo, spesso seccatissimi di non capire il loro significato. Considerare Aids maschile non dovrebbe irritare nessuno. Infatti, la parola esprime tanta tragedia che sarebbe meglio che non fosse nè maschile nè femminile e cioè che la cosa designata non esistesse affatto.

 
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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
biancorizzoleone il 02/12/12 alle 19:32 via WEB
Se si dovesse prendere in considerazione la terribilità della malattia, converrebbe dire, scherzando, che è femminile.
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Utente non iscritto alla Community di Libero
GentilePalumbo il 02/12/12 alle 19:37 via WEB
Il 30 novembre c'e' stato un vero e proprio giallo sullo spot sulla prevenzione del ministero della Salute. Nel breve video appaiono diverse coppie, fra cui alcune gay, che invitano alla prevenzione. Il testimonial della campagna, Raoul Bova, chiude lo spot con le parole "uniti contro l'Aids si vince". Ma la parola 'PROFILATTICO' O 'PRESERVATIVO' non viene pronunciata: la Lega Italiana lotta all'Aids (Lila) disconosce subito l'iniziativa.
(Rispondi)
 
 
 
Zara1115
Zara1115 il 02/12/12 alle 21:04 via WEB
Secondo le cifre comunicate dall'Oms, nel 2011 si sono infettate 2,5 milioni di persone. Ovviamente le persone del terzo mondo e quelle degli altri Paesi (anche qui in Italia) NON FANNO IL TEST HIV. Così succede che la casalinga che ha conosciuto in tutta la sua lunga vita un solo uomo -suo marito- sia sieropositiva e non lo immagini neppure. E si tratta di tanti milioni di persone in tutto il mondo.
(Rispondi)
 
 
 
 
greeninside
greeninside il 02/12/12 alle 23:27 via WEB
un po' alla volta si fa chiaro che l' AIDS e' una malattia, si prende come tutte le malattie, te le trovi addosso e non sai perche'.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 02/12/12 alle 19:49 via WEB
CARO BIANCO, come ho delineato nel post, non hai tutti i torti
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 02/12/12 alle 19:52 via WEB
CARISSIMO GENTILE, hai proprio ragione. Il profilattico o preservativo (chiamato anche con il termine inglese condom e, in alcune regioni del nord Italia, goldone) è uno strumento contraccettivo che ha anche fondamentali funzioni di protezione nei confronti di malattie sessualmente trasmissibili, ed eventualmente di raccolta del seme maschile eiaculato durante il coito.IN ITALIA E' TABU'. DA SEMPRE!
(Rispondi)
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 02/12/12 alle 19:53 via WEB
Nel 2000 Umberto Veronesi, in occasione dell'1 dicembre, scatenò memorabili e violentissime proteste del Vaticano, dicendo che i prezzi dei profilattici vanno abbassati: "Se oggi la mortalità per Aids è ridotta di un quinto in Europa e nel mondo occidentale, il merito va in gran parte alla diffusione di massa dei profilattici".
(Rispondi) (Vedi gli altri 3 commenti )
 
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 02/12/12 alle 19:54 via WEB
Sono passati 13 anni... ma stereotipi e pregiudizi sono sempre gli stessi. E la Chiesa non fa un passo in dietro....
(Rispondi)
 
 
 
 
Zara1115
Zara1115 il 02/12/12 alle 21:05 via WEB
Quasi il 90% dei bambini sieropositivi vive in appena 22 paesi, la maggior parte in Africa sub-sahariana. Chissà perchè??
(Rispondi)
 
 
 
 
greeninside
greeninside il 02/12/12 alle 23:30 via WEB
Il giorno 1 dicembre cosa si è fatto? Si è celebrata la giornata mondiale dell' AIDS, su ispirazione dell' Oms. Convegni, manifestazioni, discorsi, cerimonie in ricordo delle vittime di questa malattia, ecc. PAROLE, PAROLE, PAROLE E ANCORA PAROLE. Niente finanziamenti, niente aiuti, niente soldi, nessuna prospettiva concreta per il futuro.
(Rispondi)
 
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
pasqualegreco il 02/12/12 alle 20:45 via WEB
Nelle lingue classiche esiste una ben più razionale partizione (rispetto a quella tra femminile e maschile),la ripartizione fra un genere animato ed uno inanimato; poi, nel genere animato, si introdusse la ripartizione fra maschile e femminile
(Rispondi)
 
 
 
 
Zara1115
Zara1115 il 02/12/12 alle 21:07 via WEB
L'Africa Sub-Sahariana continua a essere la regione più colpita dall'hiv: ospita il 12% della popolazione mondiale e il 68% di quella sieropositiva, di cui il 60% sono donne.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
brunosantoro il 02/12/12 alle 19:33 via WEB
NON POSSO CREDERE CHE LA QUESTIONE RUOTI SUL PRESERVATIVO QUANDO MUOIONO IN ITALIA E NEL MONDO MILIONI DI PERSONE E NESSUNO LE CURA E IL VACCINO NON SI E' FATTO
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 02/12/12 alle 19:58 via WEB
Qui in Italia l'uso del preservativo è considerato peccaminoso dalla chiesa ma altrove non è così . Vero è, invece, che oggi, in assenza di vaccino, l'unica arma contro tutte le malattie SESSUALMEMNTE TRASMISSIBILI resta SOLO il PROFILATTICO
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 02/12/12 alle 20:01 via WEB
E' vero anche che il preservativo costa troppo e in molti Paesi del mondo, flagellati dall'AIDS, non si può pensare che la gente spenda UN EURO per UN PROFILATTICO quando guadagna 1 o due dollari al giorno.
(Rispondi)
 
 
 
greeninside
greeninside il 02/12/12 alle 23:26 via WEB
Meglio sapere la verita' L' ipocrisia non aiuta
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
CarrozzoLippolis il 02/12/12 alle 19:40 via WEB
Quella di oggi non è la prima polemica sull'informazione pubblica in occasione della Giornata del primo dicembre. La pietra della discordia, da oltre un decennio, è quasi sempre la stessa: il termine 'preservativo'. La parola tabù è stata pronunciata una sola volta prima di oggi: nel 2008, quando il messaggio del ministero della Salute è affidato ad Ambra Angiolini che pronuncia 'preservativo' prima in Italia, oltre 20 anni dopo la scoperta del virus dell'immunodeficienza. Negli anni 2000 almeno tre o quattro gli episodi che hanno fatto discutere a lungo
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 02/12/12 alle 20:05 via WEB
Sì, è partita la caccia al 'vero spot' perchè il video "incriminato" non appariva su YouTube mentre dal sito del ministero c'era una versione audio che si concludeva con la voce di Bova che raccomandava il test Hiv e invitava chiaramente ad "utilizzare il preservativo". "C'é stato un errore di caricamento del video su You tube", spiegarono al ministero. Tutto si è poi risolto con il caricamento della versione integrale del clip concordata con le associazioni.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
SaponaroIngrosso il 02/12/12 alle 20:41 via WEB
FEMMINILE? MASCHILE? Si pensi al persiano moderno o all' ungherese, ecc... che lo esprimono solo nei pronomi, come l' inglese (he, she, it ed anche his, her, its), eppure funzionano benissimo. Questo per dire che poche cose esistono al mondo di più arbitrario del genere grammaticale che solo storicamente trova una qualche ragione.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 02/12/12 alle 20:48 via WEB
Certo se in italiano sole è maschile e luna femminile, in tedesco la situazione si inverte e si ha die Sonne <sole> femminile e der Mond <luna> maschile. È stato detto da un autorevole glottologo del passato che, quando il genere grammaticale non corrisponde al sesso, è un lusso.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 02/12/12 alle 20:50 via WEB
............Tutto fu tranquillo nel genere grammaticale in italiano finchè, certe moderne femministe, senza pensare che sentinella, guardia, recluta, pur essendo femminili, hanno tradizionalmente designato dei maschi, hanno, come si dice in linguaggio sciatto, piantato una grana dalla quale si stenta ad uscire facendo perdere un mucchio di tempo per una questione, tutto sommato, di lana caprina.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 02/12/12 alle 20:51 via WEB
...............Per parole nuove o recenti dobbiamo pure metterci d' accordo, ed allora mi viene in mente la questione che sorse sulla parola automobile. Quando nacque in italiano ci fu chi la trattò come maschile e fra questi Guido Gozzano che scrisse: S' arresta un automobile fremendo e sobbalzando. Si sottintendeva carro o veicolo: di qui, probabilmente, il maschile. Ma ben presto il genere femminile prevalse ed anche in questo caso forse per influsso di un sottinteso vettura o carrozza. In verità, in italiano nasce alla fine del secolo scorso prima l' aggettivo automobile poi il sostantivo e questo può anche spiegare l' oscillazione del genere.
(Rispondi)
 
Zara1115
Zara1115 il 02/12/12 alle 21:08 via WEB
l'Italia viene bacchettata dall'Osservatorio italiano sull'azione globale contro l'aids, rete di 16 ong impegnate contro la pandemia nei Paesi del Sud del mondo. Le dichiarazioni fatte dal presidente del Consiglio, Mario Monti, e dal ministro per la Cooperazione, Andrea Riccardi, sull'intenzione dell'Italia di contribuire al Fondo Globale contro l'aids, "rimangono infatti al momento mere enunciazioni, in quanto nessuna delle amministrazioni competenti si è assunta ad oggi la responsabilità di dare loro sostanza. Il ddl Stabilità 2013 non contiene alcun riferimento al Fondo Globale, sebbene preveda il rifinanziamento di vari Fondi Multilaterali di Sviluppo".
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 02/12/12 alle 21:12 via WEB
SCUSATE COME SEMPRE LE RISPOSTE AI COMMENTI CADONO A CASACCIO!!!
(Rispondi)
 
 
VER.ONICA
VER.ONICA il 02/12/12 alle 21:20 via WEB
succede in tutti i blog
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 02/12/12 alle 21:15 via WEB
RITORNANDO AL MASCHILE E AL FEMMINILE, IN QUESTA "IRONIA AMARA"
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 02/12/12 alle 21:16 via WEB
I vocabolari mettono l'AIDS come sostantivo ma, per esempio il Garzanti, lo considera sia femminile che maschile. Il Vocabolario ragionato dell' editore D' Anna lo dà sicuramente come maschile e credo faccia bene.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 02/12/12 alle 21:18 via WEB
.................Si potrebbe obiettare che la sigla nacque dall' inglese A (cquired) I (mmuno) D (eficiency) S (yndrome) <sindrome da immunodeficienza acquisita> > e per questo c' è chi dice di dover considerare femminile la parola italiana. Credo che questa posizione non sia quella giusta. Quella parola inglese syndrome <sindrome> non è nè maschile nè femminile: sarei piuttosto portato a considerarla neutra; se in italiano sindrome è femminile non pare corretto trasferire in italiano una parola mettendola al femminile mentre nella lingua d' origine femminile non è. Meglio, dunque, usare il maschile.
(Rispondi)
 
VER.ONICA
VER.ONICA il 02/12/12 alle 21:21 via WEB
Il francese non ha avuto difficoltà. Aids si dice Sida con le iniziali di Syndrome Immuno Deficitaire acquis ma in francese syndrome è, contro ogni aspettativa, maschile: non vi è dunque problema alcuno sul genere di Sida.
(Rispondi)
 
VER.ONICA
VER.ONICA il 02/12/12 alle 21:22 via WEB
Tornando all' italiano, se qualcuno obiettasse che, traducendo il tedesco Fraulein, che è neutro, dovremmo dire <ragazza>, risponderemmo che qui interviene, con perentoria autorità, il sesso che per Fraulein è sicuramente femminile.
(Rispondi)
 
xconcetta
xconcetta il 02/12/12 alle 21:25 via WEB
Hai fatto benissimo a richiamare l'attenzione siu un problema grammaticale parlando di AIDS ad evidenziare che non si è risolta neppujre questa questione linguista sulla "peste" dei nostri tempi...
(Rispondi)
 
 
greeninside
greeninside il 02/12/12 alle 23:32 via WEB
Non ci resta che piangere
(Rispondi)
 
xconcetta
xconcetta il 02/12/12 alle 21:28 via WEB
L'AIDS come comunicazione linguistica. Un approccio pragmatico alla sigla infame
(Rispondi)
 
 
greeninside
greeninside il 02/12/12 alle 23:35 via WEB
NESSUNO CI HA SPIEGATO l' esatto impiego dei fondi stanzianti negli scorsi anni (se li sono rubati?), lo stato delle campagne di prevenzione ( se ci sono), Sula gestione dei progetti di ricerca sono invece stati chiari: NON CI SONO SOLDI!
(Rispondi)
 
xconcetta
xconcetta il 02/12/12 alle 21:32 via WEB
No Aids. Bisogna globalizzare il diritto alla salute
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 02/12/12 alle 22:03 via WEB
Sera...maschile o femminile... sempre una peste rimane..e muoiono intere generazioni in Africa...le lasciano orfani..
(Rispondi)
 
 
ferrarioretta
ferrarioretta il 02/12/12 alle 23:31 via WEB
La Liguria è una delle regioni con il più alto grado di infettati,in Italia.. E sono aumentati ultimamente,l'ho letto ieri..
(Rispondi)
 
pino.bullara
pino.bullara il 02/12/12 alle 23:31 via WEB
Dal punto di vista linguistico “Aids” si dovrebbe scrivere, come fanno correttamente i francesi, “Sida”. Sì, d’accordo che è una sigla, ma è l’abbreviazione di “ Sindrome di Immuno deficienza Acquisita” e quindi, visto che in lingua italiana non esiste, come in inglese, il genere neutro, il genere della sigla deve fare riferimento al suo soggetto; così il “ P.C.I” è maschile e la “D.C” è femminile.
Gli “ intellettualoidi” pretendono lo studio dell’inglese; e l’Italiano?
“Stanno bandendo dalle scuole l’italiano:
hanno iniziato col Politecnico di Milano.
Tutti gli esami saranno in inglese perfetto,
su indicazione del mister in doppio petto.
( Un Professore in doppio petto.
Un cordiale saluto.
(Rispondi)
 
 
ferrarioretta
ferrarioretta il 02/12/12 alle 23:32 via WEB
BUONANOTTE GIULIANA:)))))) vado a nanna..a domani..
(Rispondi)
 
diogene51
diogene51 il 02/12/12 alle 23:47 via WEB
E' bello commentare dopo tanti post perché si vede l'argomento da più punti di vista.... Io, se me lo avessero chiesto, avrei detto, senza pensarci, che l'Aids è maschile, perché mi sarebbe più facile dire "lo Aids" piuttosto che "la Aids"; però se, come è in effetti, si scioglie l'acronimo, e lo si traduce, si ha Sindrome da immunodeficienza acquisita e allora è per forza femminile. Chi fosse interessato profondamente al problema grammaticale, potrebbe andare sugli aggioramenti del Vocabolario del Battaglia (ed. UTET) che registra un sacco di acronimi e, c'è da pensare, anche questo. Se me ne ricordo, lo faccio io, ma dubito di ricordarmene. Comunque a me quello grammaticale pare l'ultimo dei problemi in argomento... Quanto alla Chiesa, si devono fare due discorsi: uno per l'occidente cosiddetto evoluto dove non ha senso chiedersi cosa pensi la Chiesa perché ognuno in generale fa giustamente come gli pare, su preservativi ed altro; quanto al parlarne basta un po' di coraggio, purtroppo i politici non l'hanno e bisogna rieducarli, dato che i voti li diamo noi; Il discorso per le sacche di occidente involuto e per le zone del Terzo Mondo dove la Chiesa è (forse) capillarmente ascoltata, bisogna dire che l'ostracismo verso il preservativo è un alleato del contagio. Però io non so se i discorsi che fa il Papa durante i viaggi siano poi sempre ripresi dal clero locale. C'è il problema dei costi, soprattutto, la gente dovrebbe essere educata e i preservativi dovrebbero essere forniti gratis, ma anche le benemerite associazioni di aiuto si guardano bene dal fare campagne del genere; ogni natale mi arriva il facsimile della bustina di latte condensato che, pagando una modica cifra, si può far avere a un bambino per tot giorni, ma non mi è arrivato mai il facsimile del preservativo...
(Rispondi)
 
asdar
asdar il 03/12/12 alle 07:56 via WEB
penso sia maschile,di sicuro è una tragedia,e allora è femminile..purtroppo non cambia la sostanza...un saluto..
(Rispondi)
 
bahkty
bahkty il 03/12/12 alle 08:11 via WEB
Il mio dubbio rimane tale, esperimento bellico b atteriologico sfuggito più o meno di proposito dal controllo, o interessi multinazionali farmacologici per medicinali costosi? Buon inizio settimana-
(Rispondi)
 
 
ferrarioretta
ferrarioretta il 03/12/12 alle 10:34 via WEB
BUONGIORNO GIULIANINA:))))))))))))
(Rispondi)
 
 
 
ferrarioretta
ferrarioretta il 03/12/12 alle 10:38 via WEB
Non importa il genere,ma il risultato..un virus che ha trovato modo di sfruttare tanta ipocrisia ,per farsi strada..
(Rispondi)
 
hastalavista1965
hastalavista1965 il 03/12/12 alle 12:20 via WEB
Viva la vita, se posso permettermi... Come diceva Machado de Assis, a certe condizioni tra vita è morte non c'è nessuna differenza.
(Rispondi)
 
diogene51
diogene51 il 06/12/12 alle 16:52 via WEB
Dunque: caso raro, me ne sono ricordato e ho davanti a me il Btataglia, che individua i generi in base alle citazioni dei testi. E dice: "sostantivo maschile e femminile, invariabile". Le citazioni sono due: una della Repubblica, che lo fa maschile perché riferito al sosttinteso "morbo" e una del poeta Dario Bellezza che, citando l'acronimo francese, dice "come dire Madame SIDA, buongiorno...". Quindi ognuno fa come vuole....
(Rispondi)
 
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