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Post n°7046 pubblicato il 25 Dicembre 2012 da psicologiaforense
IL PRANZO DI NATALE É SEMPRE PIÙ SPESSO LA CARTINA DI TORNASOLE DELLE TENSIONI NASCOSTE IN OGNI FAMIGLIA, IN OGNI GRUPPO DI PARENTI. IL NON VEDERSI MAGARI DA TROPPO TEMPO É UN'AGGRAVANTE, LA MOLLA PER SCATENARE GRANDI GAFFE E FAR EMERGERE RANCORI NASCOSTI. PER RINFACCIARSI SGARBI E PER RIVELARE INVIDIE…
NATALE CON I TUOI... IL PRANZO DELLE LITI COME COMPORTARSI CON I PARENTI CHE SI INCONTRANO UNA VOLTA L'ANNO. E IN AMERICA SPOPOLANO I MANUALI PER DIFENDERSI
![](http://i.dailymail.co.uk/i/pix/2011/12/18/article-2075769-0C925EE7000005DC-194_468x343.jpg)
L'allarme arriva come sempre dall'America, sterminato laboratorio dei guai della vita quotidiana. L'ultimo, in ordine di scoperta, é proprio il pranzo del 25 dicembre, occasione di incontro tra familiari e parenti che magari non si vedono da un anno e che tra un tacchino e l'altro, un dolce e un brindisi passano dai complimenti più amichevoli agli insulti più sfacciati. E allora che fare? Psicologi, esperti di bon ton, sociologi e opinionisti vari hanno prodotto una raffica di manuali per passare indenni l'incontro più bello - o litigioso - dell'anno. Sfogliando le pagine di questi breviari si incontrano tante cose ovvie e qualche consiglio che va diritto al problema. Eccoli, alla rinfusa: 1) Premettere che sarà una visita breve, che si limiterà ad un piccolo scambio di auguri. 2) Mantenere la conversazione nei termini più generici possibile, evitando di toccare argomenti come carriera, soldi, beni, eredità, ecc.: il pericolo di gaffe é sempre in agguato. E da una gaffe possono nascere scontri che diventano faide. 3) Portarsi amici (se possibile, persone sole o bisognose) che facciano da parafulmine e che creino un certo imbarazzo, che costringa i commensali a mantenersi sul generico. L'ultimo? Se non si è sicuri di realizzare un incontro conviviale felice evitare il pranzo di Natale. Andare in vacanza, fuggire, nascondersi in un'isola lontana. Se il Natale é una festa, perché rovinarla con un pranzo?
Commenti al Post:
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mariellamuraglia il 25/12/12 alle 17:29 via WEB
IN AMERICA, OGGI... . Psicologi ed esperti di bon ton, sociologi e rubrichisti vari hanno invaso gli scaffali delle librerie con una raffica di manuali, piccole <Bibbie> per passare indenni l'incontro più bello - o litigioso - dell'anno. MA NON AVEVANO NULLA DI MEGLIO DA FARE?
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marinobonasia il 25/12/12 alle 17:38 via WEB
QUESTI “MANUALI DELLE GIOVANI MARMOTTE” APPLICATI AL PRANZO DI NATALE SUSCITANO UNA RISATA NON SONO TRADUCIBILI IN ITALIA. PERCHÉ NON SERVONO PROPRIO. IL LITIGIO DURANTE IL PRANZO DI NATALE E"'PATRIMONIO" ESCLUSIVAMENTE AMERICANO.
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psicologiaforense il 25/12/12 alle 17:48 via WEB
E' VERISSIMO! In America i rapporti familiari sono resi difficili dalle grande distanze, dall'impossibilità di comunicare, di vedersi, conoscersi. L'America sterminata uccide un certo tipo di familiarità. Che cerca di ricrearsi nel giorno di Natale, che può ricongiungersi soltanto in questa occasione di festa.
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psicologiaforense il 25/12/12 alle 17:51 via WEB
..... In Italia accade il contrario. Si litiga sempre, si litiga quasi ogni giorno. Perché i rapporti interpersonali sono più facili, le famiglie, le grandi famiglie solitamente non si frantumano con la complicità delle distanze. E A NATALE C'É UN IMPERATIVO: METTERE LA SORDINA A QUESTE TENSIONI, UN FRENO A QUESTA VOGLIA CONTINUA DI BISTICCIO.
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tilliprisco il 25/12/12 alle 17:34 via WEB
Per chi comunque teme di incorrere nelle ire furibonde di suocere e zii, di mariti e sorelle visti dopo 12 mesi, ecco un consiglio tutto italiano: andare al ristorante per il pranzo di Natale. In pubblico é più difficile litigare.
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psicologiaforense il 25/12/12 alle 17:56 via WEB
Mi sembra un consiglio molto ragionevole. Io ne proporrei un altro. INCONTRARSI PIU' SPESSO. RIPETERE CON PIÙ FREQUENZA IL "PRANZO DI NATALE"
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valentinapalladino il 25/12/12 alle 17:36 via WEB
Secondo me é meglio litigare. Almeno si mette fine all'IPOCRISIA del Natale.
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psicologiaforense il 25/12/12 alle 18:11 via WEB
Eheheheh non hai tutti i torti. Il pranzo di Natale spesso può essere una delle più grosse ipocrisie inventate dall'uomo d'oggi. E' un nascondere, nello zucchero della bontà a tutti i costi, il fiele delle invidie, dei rancori, delle sopportazioni.
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psicologiaforense il 25/12/12 alle 18:13 via WEB
…. in altre occasioni il pranzo di Natale diventa “una tortura”. Lo dimostra il comportamento abituale dei giovani: cercano di andare via il più presto possibile, cercano di uscire di casa per evitare di cadere nella trappola dell'ipocrisia e della litigiosità camuffata.
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psicologiaforense il 25/12/12 alle 18:15 via WEB
PIU’ IN GENERALE: IL PRANZO É SEMPRE STATO PER L'UOMO LA VALVOLA DI SFOGO DELLA PROPRIA AGGRESSIVITÀ. UNA VALVOLA CHE SPESSO É DIFETTOSA, NON FUNZIONA. ED ESPLODE. E FA DANNI.
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sabinacarli il 25/12/12 alle 18:21 via WEB
Hai notato che dopo le festività aumentano i conflitti, le separazioni tra coniugi, le contese dei figli?
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brunorussolongo il 25/12/12 alle 18:25 via WEB
In America c'è un manuale per tutto è una specie di sport nazionale: come essere felici, come vincere al gioco, come sposare il principe azzurro, come dimagrire di 7 Kg in sette giorni, come vivere in armonia, come evitare che il marito vada al bar alla sera, etc.
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Zara1115 il 25/12/12 alle 18:32 via WEB
Qui, adesso, in pochi giorni si sono consumati decine di delitti dentro le mura FAMILIARI mettendo a nudo la verità che tutti conosciamo: una famiglia divenuta un semplice concentrato di interessi e di convenienze non è più una famiglia. Una cultura ed un'educazione fatta di telefilm americani e di quiz idioti, non è più una cultura e non è più educazione. La tv replica se stessa nelle nostre vite quotidiane, prive di significato e di affettività. Si comincia raccontando le LITI FAMILIARI ad una platea di beoti e si finisce cercando di rimuovere dalla propria vita a coltellate una famiglia che si ritiene "inadeguata" alle proprie aspettative.
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ugobasso il 25/12/12 alle 18:37 via WEB
LO ZIO MICHELE INSEGNA. Il delitto di Avetrana la dice lunga in termini di famiglie di sangue, parenti serpenti, ecc.
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VER.ONICA il 25/12/12 alle 18:53 via WEB
Ci sono due miti che non tramontano mai: quello di CRONOS (il padre che uccideva tutti i suoi figli) e quello di MEDEA ( che assassinò i due figli per vendetta)
Sono miti che si ripetono: il delitto contro natura è sempre attualissimo e i giorni di Festa sono quelli più a rischio
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ennioloporcaro. il 25/12/12 alle 18:41 via WEB
Avremmo voglia di dire no a tutto questo, anche se non possiamo che prendere atto del fatto che non ne abbiamo la forza; non abbiamo la forza di resistere a questa marea montante di follia collettiva. La ragazzina di Avetrana, SABRINA, non è un mostro, è il prodotto più "adeguato" di una società divenuta mostruosa
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giampi1966 il 25/12/12 alle 19:22 via WEB
non sono un estimatore del natale.
Però di faccio dei fantastici AUGURI!!!
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giumor54 il 25/12/12 alle 19:47 via WEB
Tutti felici finchè non si toccano i tasti d'interesse della famiglia ^_^..Grazie di cuore Giuliana,ti Auguro buone feste che ti accompagnino dolcemente alla fine di questo anno per iniziare il nuovo come piu lo desideri di più ^_^ ...
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muscalanz54 il 25/12/12 alle 20:52 via WEB
sarà come dici tu -.-..-ma nella mia n è cosi-.-.buon natale
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maraciccia il 26/12/12 alle 23:08 via WEB
ahahah..son partita senza leggerlo....mi è andata bene però..*__*
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